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Il Morolo è scatenato sul mercato calciatori. Il sodalizio lepino dopo aver messo a segno alcuni importanti acquisti con Carnevali, Marongiù, Coccia e Paris, in queste ore ha ufficializzato gli acquisti di Alessio Carlini e Federico Federici (nella foto). Carlini, ceccanese doc, classe 1981, è senza dubbio un “lusso” per questa categoria. Il calciatore ha disputato sempre campionati di serie D, come nell’ultima stagione quando ha giocato nelle file dello Zagarolo siglando ben 20 reti. Dal 97 ha disputato sempre campionati di primissimo livello, tanto che dal 2003 ad oggi ha sempre raggiunto la doppia cifra per quanto concerne le reti siglate in stagione. Anche Federici, seppur più giovane di dieci anni, visto che è del 1991, si è fatto conoscere per le sue doti di attaccante d’area di rigore, grazie al suo fisico imponente, che gli permette di farsi largo fra le difese avversarie. L’attaccante romano ha vestito le casacche del Casale, del Novara, del Salerno, prima di passare allo Zagarolo ed infine al Lariano, dove ha siglato sette reti e da dove il Morolo lo ha acquistato.  

Entrambi gli attaccanti vanno a completare un lotto d’acquisti di primissimo livello. A confermarci l’arrivo di questi due ulteriori innesti è il direttore sportivo Salvatore Casapulla, che insieme al presidente Angelo Costantini ed al tecnico Fabrizio Perrotti è riuscito ad accaparrarsi le prestazioni sportive di questi due validi attaccanti: “Abbiamo perfezionato  l’acquisto degli attaccanti Alessio Carlini e Federico Federici – esordisce Casapulla -. Sono due elementi che non hanno bisogno di particolari presentazioni, visti i loro trascorsi sportivi e che rientrano nella politica societaria del Morolo, che punta ad allestire una squadra competitiva per la prossima stagione agonistica, rispettando dei budget prefissati sin da subito con il presidente e con l’allenatore”.

Quella del Morolo sinora è una campagna acquisti sontuosa, che sta dando un volto nuovo alla squadra. Ci saranno ulteriori arrivi?

“Dopo essermi consultato con il presidente e con l’allenatore  - dice il diesse morolano – abbiamo deciso di orientare le nostre attenzioni su calciatori che avessero determinate caratteristiche, soprattutto giocatori vogliosi di sposare il progetto che abbiamo in mente di qui in avanti per il sodalizio lepino. Dopo alcuni anni è stato necessario cambiare qualcosa nella rosa, che aveva obiettivamente concluso un ciclo vincente a Morolo e che noi tutti ringraziamo. La voglia di rilanciare il progetto e la necessità di costruire una squadra diversa anche tatticamente, ci ha spinto a rivolgere le nostre attenzioni su calciatori funzionali al progetto Morolo ed al modulo che andrà ad adottare mister Perrotti, con il quale sin da subito abbiamo trovato la massima sintonia. In merito ad altri acquisti,  posso confermare che ci stiamo muovendo per completare la rosa che affronterà il prossimo campionato, che vedrà anche la valorizzazione dei giovani del nostro vivaio”.

A proposito di settore giovanile, ci sono delle novità importanti, può dirci qualcosa?

“La volontà della società nella persona del presidente, del sottoscritto e del tecnico Perrotti, è quella di valorizzare al massimo il settore giovanile che dovrà essere il serbatoio per la nostra prima squadra. Da questa stagione la dirigenza del Morolo – dice Casapulla – ha preso in gestione la struttura sportiva della Valeo. Quello sarà il quartier generale del settore giovanile e verrà utilizzato dalla prima squadra per gli allenamenti settimanali. Tutto ciò è stato necessario per una maggiore elasticità degli allenamenti per tutte le squadre del settore giovanile e soprattutto per dare un impronta fondamentale per il futuro del Morolo calcio. Quindi bisognerà confermarci su certi livelli e magari migliorare dove sarà possibile farlo”.

Tornando alla prima squadra, state cercando di provincializzare una rosa che fino a qualche tempo fa vedeva nel suo interno giocatori anche di fuori regione: “Per una scelta di carattere societario e per dare continuità ad un progetto partito già da qualche stagione, abbiamo cercato di valorizzare quei calciatori della provincia di Frosinone, al massimo di Roma per evitare di dover acquistare calciatori di fuori regione che avevano dei costi superiori a quello che era il nostro tetto ingaggi. Inoltre la politica societaria è quella di dare maggiore spazio ai ragazzi del settore giovanile che andranno a completare la rosa della prima squadra. Un lavoro che siamo certi darà i suoi frutti”.

Davide Mancini