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Il Mimo

Immobile, lì a bordo strada e non proferisce parola.

-E' un mimo con i controfiocchi, uno che non sbatte neppure le palpebre se non casca la moneta nel cestino.
Sarà sicuramente discepolo di qualche grande artista, in giro per il mondo a "farsi le ossa"-

E con questi pensieri, piuttosto che altri, la gente passava all'incrocio dove il mimo, fronte alla strada, faceva il suo lavoro.
Non penso che in una città come questa dovesse raccogliere molti soldi, ma il lenzuolo bianco, il cerone sul volto, dovevano costargli almeno quanto l'incasso della giornata.

Era fermo; immobile.
Ad un certo punto... tlin... una moneta cadde nel cesto.
Il mimo subitaneamente si mosse e assunse una nuova posizione, ottimo lavoro, applauso del pubblico.

-L'applauso del pubblico poco conta. Tanto più che arriva sempre nel momento più facile di tutta la giornata.
Dovrebbero stare un'ora nella stessa posizione, senza muoversi; dovrebbero davvero provarci.
Non mi muovo da qui per niente al mondo, sennò che razza di mimo sono?

Nel mentre la strada, convulsamente trafficata, sputa un incidente.
Uno scooterista scivola nel mezzo dell'incrocio.
Una macchina frena.
I pedoni si voltano tutti, tutti tranne il mimo.
Una seconda macchina giunge ad alta velocità, schiva la prima, schiva lo scooterista ma si dirige fuori strada.

Il mimo ora la vede. Davanti a lui.
Una voce dentro lui gli urla "scappa!!"
Un'altra gli dice "che mimo saresti?"

Una frazione di secondo dopo, soltanto un attimo, una terza voce disse "sono un mimo con i fiocchi"...

SBAM!!!