Odio la superficialità della gente...stiamo cadendo sempre più in basso, la gente è sempre più piatta, nessuno sa più apprezzare le VERE bellezze della vita
Questo blog è stato aperto il?
da DeaDelleOmbreScure il 28/03/2012
"Così come siamo, senza strani
accorgimenti, né ombre né contorni.
Nella pura essenzialità dei nostri naturali gesti.
La trasparenza necessaria affinché le nostre piccole
imperfezioni vengano finalmente fuori e si facciano valere.
Le essenze profumate, nascondono ingiustamente
la nostra naturale traspirazione,
il profumo di una pelle, fortunatamente dissimile,
da persona a persona, da carattere a carattere.
Perché tradire il nostro odore?
L'unico vero richiamo per essere riconoscibili da chi va a caccia di sincerità.
Donarsi alla fine è l'unica valida attitudine
in questo già fin troppo abusato mercato.
Donarsi non vendersi, concedersi non barattarsi,
avere la forza di annullarsi per riemergere
nell'anima di qualcun altro in grado di comprendere
e apprezzare i nostri intenti, la nostra incontenibile generosità.
Ogni mio lavoro è un dono, che dedico anche a me stesso.
Mi premio così! E più la vita mi toglie
e più sento il bisogno di gratificarla.
Perché qui o altrove, so che ogni mio piccolo sforzo fa sorridere gli angeli?...
e rende azzurra la mia tolleranza.
E oggi, disadorno di tutti gli orpelli, e delle vanità accessorie,
ho cinquantadue buone ragioni per non sentirmi nudo.
Legato a un respiro...» .
(Renato Zero, dalle note di copertina dell'album)
« © copia autori | [*_*] » |
Post n°37 pubblicato il 11 Maggio 2015 da DeaDelleOmbreScure
Ti ho vista.. ritagliata nello specchio della finestra.. illuminata dall'ultimo lampione che, sornione, ancora sfidava le prime luci dell'alba... quando hai voltato la testa verso di me, fermandola sopra la spalla, c'era una luce vivida nei tuoi occhi, indecifrabile, di sfida, di invito e di curiosità nel vedere cosa avrei fatto. Ho sentito il tuo odore mentre mi avvicinato a te, ho sentito la tua pelle liscia e delicata quando le mie mani hanno artigliato con forza i tuoi fianchi fino a conficcarci le unghie, ti ho vista piegarti in avanti quasi a voler nascondere, pudica, il volto alla luce di quel lampione, lasciando che i capelli scendessero liberi ai lati del viso, ho sentito le tue carni aprirsi mentre, lentamente, centimetro dopo centimetro, entravo in te e la tua schiena si piegava all'indietro facendoti risollevare la testa di scatto mentre i tuoi capelli, come lingue nere, cercavano il mio viso, ho visto le tue braccia alzarsi in alto e poi ripiegarsi all'indietro fino a poggiare le mani dietro la mia nuca e tirarla con forza per impedirmi di uscire da te. Così mentre ti prendevo venivo preso, mentre ti possedevo venivo posseduto.. in una fusione totale, inscindibile dove non era più possibile capire dove finiva il mio corpo e iniziava il tuo.. in un'unica spirale di emozioni e passioni dove quelle di ognuno di noi erano il nutrimento per l'altro.. di una sete che non dissetava e una fame che non saziava...© G.
|
|
|