Odio la superficialità della gente...stiamo cadendo sempre più in basso, la gente è sempre più piatta, nessuno sa più apprezzare le VERE bellezze della vita
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da DeaDelleOmbreScure il 28/03/2012
"Così come siamo, senza strani
accorgimenti, né ombre né contorni.
Nella pura essenzialità dei nostri naturali gesti.
La trasparenza necessaria affinché le nostre piccole
imperfezioni vengano finalmente fuori e si facciano valere.
Le essenze profumate, nascondono ingiustamente
la nostra naturale traspirazione,
il profumo di una pelle, fortunatamente dissimile,
da persona a persona, da carattere a carattere.
Perché tradire il nostro odore?
L'unico vero richiamo per essere riconoscibili da chi va a caccia di sincerità.
Donarsi alla fine è l'unica valida attitudine
in questo già fin troppo abusato mercato.
Donarsi non vendersi, concedersi non barattarsi,
avere la forza di annullarsi per riemergere
nell'anima di qualcun altro in grado di comprendere
e apprezzare i nostri intenti, la nostra incontenibile generosità.
Ogni mio lavoro è un dono, che dedico anche a me stesso.
Mi premio così! E più la vita mi toglie
e più sento il bisogno di gratificarla.
Perché qui o altrove, so che ogni mio piccolo sforzo fa sorridere gli angeli?...
e rende azzurra la mia tolleranza.
E oggi, disadorno di tutti gli orpelli, e delle vanità accessorie,
ho cinquantadue buone ragioni per non sentirmi nudo.
Legato a un respiro...» .
(Renato Zero, dalle note di copertina dell'album)
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Post n°80 pubblicato il 20 Maggio 2018 da DeaDelleOmbreScure
A volte le storie prendono vita, mutano mentre le scrivi e sono ispirate da piccoli dettagli, in notti che non sono mai esistite, e bische che esistono solo in un mondo cartaceo. La stanza è buia, con le luci a metano tipiche delle sale da gioco notturne in cui centinaia di anime sono cullate da note strappate dal più profondo. Non è un locale molto grande, e non è pieno, conserva il fascino di altri tempi, di musica dal vivo, strappato da una gola che gratta le note, e una tromba che accarezza il jazz. Le piace immergersi in lui di tanto in tanto, nel suo fumo e nell'ombra, lasciandosi trasportare dalla carezza di un blues che sembra vecchio. Senti la musica che scorre sotto i pori, producendo quella sensazione di sempre, nel corpo assume una vita propria e si muove ritmicamente alla melodia che risuona nella testa mentre chiude gli occhi ... A lei piaceva sempre ballare così, con gli occhi chiusi sentendo ogni corda vibrare nel profondo, gli piaceva sempre ballare, come se la vita fosse quella, una danza in cui improvvisavamo i passi mentre sentiva la musica, ma oggi sembra diversa.©
E come usa dire la mia insegnante, Continua? certo che si!
La Storia.
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