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Paura
Post n°14 pubblicato il 01 Giugno 2012 da ArboreaRes
I punti di sutura ornano il mio viso come una trina su di un abito. Le mie mani giocherellano con un cuore di pietra che ho appena dipinto di nero, attingendo al fondo viscoso di una boccetta di smalto. Ieri notte mi sono allontanata silenziosamente per poter piangere senza rispondere a nessuna domanda. Il volto tra le mani e lacrime tracimanti tra i sussulti. Anni fa, mi domandai quante volte si potesse spezzare un cuore, ma credo che tu me l'abbia asportato e ti stia gingillando rinfacciandomene assenza mentre scruti la mia gabbia toracica. Hai preso ogni mia parola leggendovi quel che volevi trovare. Mi hai chiesto cosa pensassi dell'amore mentre credevo di averti persa e hai deciso che il mio rispondere amaro volesse dire che non vi nutro alcuna fede. Sei causa delle mie lacrime e mi accusi di freddezza. Solo chi non ha mai amato può aspettarsi di sentirsi rispondere che l'amore sia lieto: pura energia, violenta gioia, straziante dolore. Intensità selvatica, violenta e delicata. I colori pastello li mastica e li sputa. Credo tu abbia più paura di me. Stai scegliendo di non credere: inventa pure le favole che preferisci, nutri le tue paure e mascherale di coerenza e razionalità. Io mi sento talmente avvilita che parole ed azioni mi muoiono in grembo. |