Ma'pe iabbu

Si si è il caso di meditare.

Temo che i politici, i pubblici funzionari ecc. siano solo l'espressione del paese. Non siamo granchè, esprimiamo ciò che siamo...

o ciò che vorremmo essere.

Dagli Stipendi d'oro agli scandali in Parlamento e del jet set pare che aneliamo ad essere una massa di drogati e privilegiati.
La questione, che torna di attualità anche sulla base di una visione lucida dei problemi della società italiana oggi, e che era comune alla parte più consapevole dei gruppi dirigenti dei due grandi partiti della nostra storia repubblicana la DC e il PCI, e cioè il tema della 'democrazia difficile'. La storia nostra di questi anni ci induce per forza a ripensare la questione di questa comune preoccupazione di Moro e di Berlinguer sul carattere incompiuto dalla nostra democrazia. Io credo che abbiamo ancora molto da studiare, molto resta da fare per comprendere una vicenda complessa ed ancora oscura sia sul piano interno che sul piano internazionale, soprattutto se non vogliamo restare prigionieri di modalità dilettantesche o a letture di superficie, politologiche della lotta politica in Italia. Come quella, ad esempio, che legge anche il fenomeno Berlusconi quasi come un fenomeno, un accidente in sé isolato, e irripetibile; un fenomeno macchiettistico: per cui c'è il Cavaliere, il suo sistema mediatico, il suo sistema di potere, gli affari di famiglia e della sua banda, e non si va oltre ad una vicenda (politica, economica ed istituzionale) che, appunto è invece molto più complessa. A noi è rimasto come grande cimento il compito di comprendere il senso, le finalità e i limiti del tentativo che queste due personalità, Moro e Berlinguer, hanno compiuto. Moro ci ha lasciato la vita.

vero meditiamo meditiamo...

La questione morale, e su questo termino il mio intervento, nasce secondo me qui, nell'urgenza di questa grande indicazione di futuro. Ed è questione che passa solo attraverso un autentico processo di rigenerazione politica, morale e intellettuale che ripensi i fondamenti della politica. Che recuperi alla loro missione le grandi tradizioni politiche italiane: comunisti, socialisti, cattolici, il pensiero laico azionista espressione ed erede della migliore cultura liberale che si è fatta democratica nel nostro paese. Berlinguer ha questa grande intuizione che ancora oggi a noi serve e ci indica una strada. Quella che noi, credo, con grande coerenza e con grande fermezza, pur nella difficoltà, perseguiamo. Purtroppo Berlinguer si ritrovò molto solo, forse anche per errori suoi, non so, altri su questo potrebbero aprirci squarci di verità storica utile; credo che rimase solo a capire che non sarebbero state le ingegnerie istituzionali, i riformismi nominalistici, la riscrittura della Costituzione, la legge maggioritaria, l'abbandono del terreno della politica a cambiare il paese, ma soltanto questo grande sforzo morale e intellettuale di rigenerazione.

BUONA SERATA BELLA!!!!!!!!!!!KISS GIANNI

Già. Mentre La Casta, il fortunato libro di Rizzo e Stella continua a spopolare nelle librerie, l'onda lunga del V-day condiziona ancora la classe politica italiana; sui suoi costi astronomici, sulle sue insufficienze e sulle sue contraddizioni continua ad avvitarsi su sè stessa, a barcamenarsi sulla deriva delle istituzioni ed a tentare ad esorcizzare i problemi con le formule

ciao, ben ritrovata e scusa se vengo a "risponderti in casa", mi spiacerebbe se tu lo prendessi come uno sgarbo. mi spiacerebbe, dicevo, almeno quanto mi è dispiaciuta la definizione di drastico anarchismo; la mia anima anarchica è, fra le svariate che compongono la mia essenza, indubbiamente fra le più forti, e ne sono contento. tuttavia nel mio post trovo ci sia poco di anarchico, o almeno, se pure c'è, io non avrei voluto che ci fosse. in quelle righe non sostengo la necessità di vivere al di fuori di ogni legge, ne ripudio lo stato italiano in quanto tale o minimamente suggerisco la possibilità di vivere al di fuori dello stato. l' anarchia per me è una punto di vista sentimentale più che un ideologia politica vera e propria, una sorta di romanticismo se vogliamo, ma certamente non può essere la base intorno cui costruire un vivere comune. certo io sono fra quelli che sostiene che non si può legiferare su tutto, che è meglio educare che obbligare, e che ad un aumento delle leggi corrisponde un proporzionale aumento delle infrazioni; ma nemmeno di questo tratta il mio post: reagire piuttosto che resistere è proclamare a gran voce il reale stato delle cose anzicchè perseverare nella superstizione della democrazia. quello che intendo dire è semplicemente che, se si arriva a riconoscere la forte reciprocità che esiste fra stato e mafia, e proprio noi uomini e donne del sud sappiamo bene quanto tali rapporti siano profondi perchè li abbiamo sotto i nostri occhi quotidianamente, non si può legittimare l' adeguatezza dell' attuale forma statale, democratica, sia perchè così facendo legittimiamo l' esistenza e l' influenza stessa delle mafie nella nostro vivere comune sia perchè facendo questo, vanifichiamo il senso della lotta di certi uomini che sono morti lottando contro la mafia e, per quanto mi possa dolere dirlo, contro questo stato. perchè è questo il punto cruciale della questione, a mio modestissimo parere, che colui che voglia combattere la mafia deve combattere inanzitutto le istituzioni, perchè sono la faccia buona della stessa medaglia, perchè è questo che io credo, e non è facile dirlo senza rischiare di cadere nel patetico o peggio ancora di essere accusato di strumentalizzare, quel grande uomo, non solo, o non prima di tutto, di legge, che fu falcone quando alludeva al famoso terzo livello. per quanto riguarda la mia città, taranto, ancora di più mi ha ferito quanto hai scritto, e, per altro, non ti rende onore. sembrava sinceramente una frase da tifoso della curva, più che da raffinata intelletuale quale tu reputo che sia. voglio comunque spiegarti che, ed è piuttosto evidente in verità, ciò che ha rovinato la mia città non è tanto la drastica anarchia, che qui da me non sanno nemmeno cosa sia, credimi, non esiste città più conformista in italia; a rovinare, penso oramai senza rimedio, taranto è stata proprio la continua interferenza della malavita nei fatti della città attraverso vent' anni di dirigenze politiche mafiose, a partire da cito, passando per de cosmo e la di bello, ed arrivando, contrariamente a quanto si pensi, agli attuali dirigenti politici. del resto i governi della città cambiano ma i "padroni" di taranto rimangono sempre gli stessi, e questo purtroppo, è sotto gli occhi di tutti qui da me. è stato in particolare il disinteresse della maggior parte dei miei concittadini in merito a questi meccanismi a distruggere taranto così come, alla lunga, distruggerà l' italia. per finire vorrei sottolineare che mi rendo conto di come probabilmente tu utilizzi la parola anarchia nell' accezione più comune del termine, da vocabolario:la mancanza dell'autorità statale; l'assenza delle stesse istituzioni dello Stato.con sign. est., disordine, confusione. dottrina politica libertaria, la quale sostiene l'abolizione di ogni potere centrale e la libera manifestazione della volontà individuale. tuttavia questa parola per me ha un altro significato e ci tengo a fartelo conoscere, anche se magari non ti interesserà: la speranza che una comunità sappia convivere civilmente senza fondare il principio della propria socialità su un insieme di norme, o leggi che dir si voglia, ma sull' educazione e su un largamente riconosciuto e condiviso spiccato senso civico.

IN effetti a volte i post, come i commenti (ma non questo:) non rendono giustizia nell'espressione sintetica. Non voglio apparire quella che non sono, mi sforzo di pensare, Ho io stessa cancellato i miei due blog di ladymiss e quello di cynderella (erotico?) perché avevo bruciato fin troppi sughi e cipolle :)
Mi piace la gente che come te e te pensa, normalmente e cerca di dirlo, nonostante la mancanza di tempo, per crescere e magari confrontarsi.Questo è un libro che mi piacerebbe leggessimo, e penso che racchiuda il sentimento romantico che non solo io e te abbiamo, credo, Ciao e torna.
Salutami Taranto e i tarantini: salentini veri,socievoli e intransigenti vs i loro stessi ideali e sentimenti, come già Winspeare nel suo film Il Miracolo aveva colto in diverse scene e personaggi.:)

Grazie per essere passata e per aver commentato il post di Jimi. Per quanto riguarda Grillo, è uno dei pochi che denuncia lo schifo della politica ITALIANA.. tutta!!.. Sinistra,destra, centro, e chi più ne ha,più ne metta. un salutone mafico ;-D

Ciao e grazie a te. Riguardo a Grillo, meglio lui di certi spettacolini televisivi falsamente satirici e compiacenti. L'italiano medio se non si lamenta è solo perché vorrebbe rientrare nel rango de La Casta, dei privilegiati, Ci stiamo chiedendo tutti, cosa ci possa essere oltre il Vaffanculo, poco consolante e falsamente liberatorio

La cittadinanza attiva, chiaro che non dovrebbe essere solo in una legge,o centomila, ma un passo, una svolta culturale, oltre il virtuale, naturalmente!

Si, come no.. i politici sono tutti uguali, la pizza e' buona, gli spaghetti pure, il mandolino suona bene e l'arbitro e' cornuto. Ah, dimenticavo: piove, governo ladro.

P.S. Il commento e' rivolto a Mafico1

Piove governo ladro. si e speriamo che smetta!
Un pensiero per i siciliani che hanno avuto problemi di allagamento, ciao McR

Ciao MacRaiser ESATTO !!confermo !! Alla prossima ;-D

Grazie un abbraccione mafico ;-)))