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foto: Paolo Margari
Confusa ed incerta l'origine del nome attuale che, nell'arco dei secoli, è stato modificato almeno una decina di volte. Un codice greco del '300 (l' Ambrosinus C7 Sup.) lo segnala, naturalmente scritto in greco. Sternatia potrebbe derivare dalla forma bizantina medioevale "sterna dia chora" interpretata come "terreno", luogo dissodato, sterrato, da ricondurre alle campagne di dissodamento intraprese dai monaci nell'alto Medio Evo. Secondo il Rohlfs deriva dal greco dialettale "sterna" (cisterna) e lo dimostrerebbero le quattro grandissime cisterne dalle quali si approvvigionavano anche i paesi vicini. Altri studiosi suggeriscono "sterna-teia" (cisterna, fonte sacra). Le tracce di centuriazione segnalate nelle immediate vicinanze di Sternatia ed i rinvenimenti di ceramiche e cocci di anfore databili dal III sec. a.C., proverebbero un' organizzazione del territorio in epoca romana. Allo sviluppo di Sternatia contribuì l' Abbazia di San Zaccaria, importante centro monastico greco sternatese, sede dello scrittorio in cui probabilmente si formò il copista Angelo Costantino, autore di numerosi codici greci conservati in importanti biblioteche europee. Nel periodo normanno (1100) fu casale ed anche sotto gli svevi ne11256. Ebbe una certa importanza sotto gli Angioini e nel 1334 venne fortificata con solide mura. Un inventario del 1431 la registra tra i possedimenti di Giovanni Antonio Del Balzo Orsini. In questo periodo la sua storia si intreccia con quella della Contea di Soleto. Dal castello di Sternatia, sede delle truppe aragonesi comandate da Giulio Antonio Acquaviva, partì la spedizione che liberò Otranto dall'assedio dei Turchi avvenuto nel 1480.
fonte : salento.com
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