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[…] molto spesso una crisi è tutt'altro che folle Siediti nella zona scomoda e mettiti a tuo agio Ci troviamo in crisi quando la realtà che sperimentiamo, o che intendiamo sperimentare, contraddice l' opinione che abbiamo della realtà che sperimentiamo, o che intendiamo sperimentare. A che scopo entrare in crisi? Perchè essere così masochisti? Non faccio prima ad evitare la crisi, evitando le situazioni che me la provocano? Il bello è proprio qui, stupido lettore che non sei altro, la crisi porta cambiamento perchè quando sarà terminata, riuscirai a sentirti a tuo agio nelle stesse situazioni che prima mettevano in crisi. La zona che ti era apparsa scomoda è ora confortevole. Allora che aspetti brutto idiota, buttati nella zona scomoda e mettiti a tuo agio! “Prego signore, si scomodi pure!” Come gestire una crisi quando sei, metaforicamente, su una zattera in mare aperto durante una tempesta senza cibo né acqua e ti scappa pure la cacca Essere in crisi è un po’ come essere un marinaio che abbandona la propria nave che sta affondando, costretto ad affrontare il mare in tempesta con una misera scialuppa di salvataggio. 1 - La visione distorta Per prima cosa è necessario tenere presente che, nel corso di una crisi, la visione della realtà è distorta; essa ti appare come segretamente complottante nei tuoi confronti. 2 - Evitare di fare qualcosa Durante una crisi è meglio evitare di fare qualcosa. Con questo non intendo evitare di fare esperienze, tutto l’opposto, fai esperienza con la consapevolezza che sei in crisi e per il momento è necessario che accetti i tuoi limiti. Bisogna tenere bene presente che si è in crisi proprio perché si sta cambiando. Quando restiamo dentro i nostri sicuri confini già sperimentati mille volte, non accade nulla. Ma se mettiamo il piede oltre la linea di confine, succede un disastro. Prova a pensare per un momento di buttarti con il paracadute; ti balzeranno alla mente pensieri come “Oddio, potrei rischiare la vita e morire, meglio evitare!”. 3 – La realtà è quello che pensi L’insicurezza di chi va oltre i propri confini è normale, è la paura dell’ignoto. “Sono sulla linea di confine, e sto per affrontare l’ignoto. Ho messo il piede oltre la linea di confine, sto per iniziare una nuova esperienza, ho già i brividi, ce la farò? Oddio, non ce la faccio è troppo doloroso!”. 4 - Diventerò un ottimo chirurgo Puoi diventare un ottimo chirurgo anche se hai paura del sangue. La cosa da fare è prendere confidenza con il sangue. Vai dal macellaio, acquista una bistecca cruda ed invece di mangiarla, prendila in mano, toccala, spremila e spalmatela in faccia, lasciando che il sangue ti sporchi tutto il viso. Non è un rito satanico, stai solo prendendo confidenza con il sangue. Dopo un po’ constaterai che non c’è poi tanta differenza tra la carne di vitello e la carne umana e che non è poi così male tutto questo sangue che sgorga. 5 - Fallire è bello In passato, quante volte sei stato costretto a fare una esperienza che inizialmente ti sembrava dolorosa ma che poi si è rivelata, mano a mano piacevole? Pensa al primo giorno di scuola, probabilmente avevi mal di pancia, eri titubante all’idea di conoscere nuove persone, ti veniva da vomitare. Inutile dire che la paura che avevi era infondata, visto che hai terminato gli studi ed hai deciso di intraprendere la carriera universitaria. Nel caso tu abbia abbandonato gli studi proprio perchè avevi paura, fatti tuoi, avresti potuto affrontarla, cagasotto che non sei altro! La vita è magica, e la magia della vita consiste proprio in questo, decidi tu se un’esperienza sarà positiva o no. Tieni presente una cosa: sia nel fallimento che nel successo c’è una lezione da apprendere. |
nar|ci|sì|smo Io sono uno specchio Lo specchio riflette la tua immagine facendoti apparire per quello che sei; tuttavia guardando la tua immagine riflessa nello specchio, il tuo pensiero obiettivo potrebbe essere condizionato e portarti in uno stato allucinatorio: puoi avere un corpo da top model ma giudicarti grassa, puoi essere effettivamente grassa ma nella erronea convinzione di potere morire di fame se salti un pasto. Potresti inoltre basare le tue convinzioni su quelli che sono i canoni imposti dai mass media e vederti brutto, pelato e con il pisello piccolo oppure le tette piccole e le coscie grosse. Lo specchio riflette ciò che sei, ma tu, sei pronto a vedere quello che sei veramente e ad accettare la tua visione distorta? Questo blog è per te, riflette la tua inadeguatezza, la stupidità del tuo modo di pensare, qualsiasi esso sia, le tue malattie mentali. Questo blog è come me, perché io stesso per te, sono malato di mente. […] Se due persone pensano reciprocamente che l’altra sia pazza, quale delle due è pazza? Prendendo un gruppo di 7 persone, se 6 pensano una cosa ed 1 sostiene esattamente il contrario, di chi sarà la verità? Nel caso di persone e di relatività del pensare, si può parlare di assolutezza di pensiero in riferimento al gruppo di 6, semplicemente perché aggrega un numero maggiore di persone? Oppure parliamo di regime totalitario? Se sì, è fascista o comunista? […] Lascia tutto ciò che pensi della realtà, le tue preoccupazioni, i tuoi pensieri sull’amore, l’odio che provi nei confronti dei tuoi genitori, il tuo karma con il sorriso di Buddha e tutti i dogmi con la collera di Dio. Lascia inoltre tutto quello che ti va di lasciare. Quello che ti accadrà non ti piacerà. Il dispiacere sarà identico al dispiacere che provi per te stesso. Ricordi lo specchio? |