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MONTI CONVINTO SOSTENITORE DELL' EURO DIFENDE LA MONETA UNICA.


La crisi dell'Eurozona ha riportato a galla "vecchi fantasmi sui pregiudizi" all'interno del Vecchio Continente. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti durante un'intervista a NewsHours, programma di approfondimento di Pbs, la tv pubblica americana. "La crisi dell'Eurozona ha sicuramente rispolverato una buona dose di incomprensioni, ha fatto riemergere vecchi fantasmi su pregiudizi tra Nord e Sud Europa e molto reciproco risentimento", ha detto Monti, che il prossimo 9 e 10 febbraio sarà in visita negli Stati Uniti, prima a Washington (dove vedrà il presidente americano Barack Obama) e poi a New York (dove tra l'altro incontrerà il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon).Secondo il presidente del Consiglio "è molto, molto importante che questo si tenga in grande considerazione per evitare che quello che era pensato per essere l'apice della costruzione europea - ovvero, la moneta unica - diventi un elemento di disgregazione attraverso un effetto psicologico negativo". Per quanto riguarda l'Italia, Monti ha cercato di calmare le dure reazioni ai cambiamenti che saranno apportati alla vita degli italiani: "i sacrifici necessari che gli italiani devono fare non sono un'imposizione di Bruxelles, della Germania o dell'Unione Europea, ma piuttosto un passo necessario da compiere su suggerimento dell'Europa e nel loro stesso interesse. Nell'interesse nostro e delle future generazioni di italiani".Secondo Monti, l'euro ha dimostrato di "essere una valuta solida", nonostante la crisi di debito che ha investito il Vecchio Continente. Durante un'intervista al Wall Street Journal, ha detto di prevedere che più Paesi la adotteranno nei prossimi cinque anni. "Prevedo che nel 2017 l'euro ci sarà ancora e continuerà a essere una valuta fondamentalmente solida, come lo è stata dalla sua introduzione e durante la crisi finanziaria e fiscale", ha detto. Il presidente del Consiglio ha inoltre sottolineato che la crisi "non ha scalfito minimamente la forza e la credibilità dell'euro" e si è detto dell'opinione che "molti altri Paesi che non fatto ancora parte dell'Eurozona adotteranno la valuta unica entro cinque anni". Monti ha per esempio fatto riferimento alla Polonia, sottolineando che la Gran Bretagna probabilmente non sarà uno di questi. Monti, ex commissario europeo e acceso sostenitore dell'unione economica, ha messo in guardia sul fatto che la crisi di debito "ha riportato a galla alcuni nazionalismi economici".In particolare, le banche hanno ridotto in modo significativo la loro esposizione agli altri Paesi, esacerbando le pressioni sui mercati di debito nonostante la valuta comune. "Le banche hanno avuto la tendenza a riavvicinarsi ai loro padri e madri, c'è stata una certa disintegrazione statistica di un singolo mercato dei servizi finanziari", ha detto Monti, sottolineando di non prevedere "un ritorno di ostacoli istituzionali ai flussi finanziari internazionali".Tratto dal web e Pubblicato da Staff Radio DgVoice, Rossella.