Appunti disordinati
Di tutto un pò« 15.07 Lanzarote, i vulcani | 17.07 alla scoperta del sud » |
Ore 10: ci alziamo ancora in tempo per fare colazione, il buffet è aperto fino alle 10.30, siamo pur sempre in Spagna con orari molto più allargati di quelli italiani.
Usciti dall'albergo con l'auto ci dirigiamo verso nord cercando di non sbagliare strada in quanto qui ci sono delle rotonde ben curate ed un asfalto perfetto, ma i cartelli lasciano piuttosto a desiderare (avranno speso tutto per acquistare le piante da mettere nelle aiuole). Destinazione costa Teguise, altro centro turistico completamente colonizzato da inglesi, nemmeno nei locali ti parlano in spagnolo!
Prima tappa Playa Cucharas dove ci sono molte famiglie (per la maggior parte anglosassoni) e parecchi wind surfer, grazie al vento forte e costante per loro è un vero paradiso. Qui la sabbia è più chiara, non più lavica come sulla spiaggia vista il primo giono. A causa delle fitte nuvole anche l'oceano è cupo, però un bagno lo merita comunque.
Dopo aver mangiato,ovviamente in un beach bar gestito da inglesi, ci spositamo più a sud a Playa Jabillo: un piccolo golfo, sembra sottovento dove non si contano le scuole di sub. La conformazione di questo arco sabbioso crea quasi una laguna con acque turchesi e con al massimo 2,50 metri di profondità, riparato da rocce nere che non fanno passare le onde sempre più alte al largo.
Non posso fare a meno di pinne, maschera e boccaglio e vado in avanscopera trovando con meraviglia molti pesci nonostante sia una spiaggia molto popolata. L'acqua è un pò fredda però e sono costretta ad uscire dopo aver finito il giro della laguna e aver incontrato anche qualche sub più attrezzato di me.
Ci siamo rifugiati dentro quei piccoli crateri creati con pietra a secco simili ai ripari per le vigne ma il vento e la sabbia fine riescono comunque a penetrare impannandoci come delle bistecche.
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Ogni uomo vorrebbe essere donna, mentre ogni donna sa già di essere un uomo migliore.
Le amicizie vere sono quelle che si fondano sul sentimento; L'AMICO NON GIUDICA, COMPRENDE. Aldo Fegatelli.
Ciò che rende l'esistenza preziosa e piacevole sono solo i nostri sentimenti e la nostra sensibilità. Hermann Hesse.
Prima di amare, io non ho mai vissuto pienamente. Emily Dickinson.
Più è difficile avere una cosa, più la si ama.
L'amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo. L'amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso. Allora non sarà più trascinato ma trascinerà.
Chi ama nell'unico modo in cui si dovrebbe amare diventa un poeta e un eroe per un sorriso, per un cenno, per una parola di colei che ame. Se le sue poesie non sono belle, almeno sono ardenti e piene d'amore.
L'amore lo si patisce, ma più lo si patisce con dedizione, più ci rende forti.
Non far ch'io mi disfaccia nelle tenebre, fà ch'io muoia nel cuore della fiamma!
Hermann Hesse - Sull'amore-
If I dream I have you and it's all but fantastical
El dinero no da la felicidad, pero procura una sensaciòn tan parecida, que necesita un especialista muy avanzado para verifricar la diferencia.
FIORE D'AGOSTO
Agosto mese di solarità e calore vitale
ma che più d'altro regalò alla vita ed al suo vate
il fiore più bello ed ambito,
ora da ammirare nella pienezza delle sue qualità,
sogno ed incantesimo d'amore e di magia
dove esso stesso è fulcro e scaro vaticinio,
meritevole d'ode ed innalzamento.
Tu, di femminiltà essenza, fresca, ammaliante e sensauale
come orchidea da dagli sgargianti colori.
Velluto è la pelle tua come rosa purpurea di bellezza incomparabile,
profumata come viola di montagna tra gli steli e le rocce.
Viso semplice e fiero di girasole al suo apice di fulgore
spirito tenace come ginestra di balza
che l'inverno più gelido non riesce a spezzare
e neppure il rovente sole d'alta quota può appassire
Tuttavia fragile come mughetto di monte appena fiorito,
vivo di luce e silenziosa maestosità
avidamente custodita dagli occhi altrui.
Vate
IL BUONGIORNO
... Se mai bellezza io vidi, che desiderai
e ottenni, non fu che un sogno di te...
...Il mio volto nel tuo occhio, il tuo nel mio appare,
e cuori semplici e sinceri riposano nei volti;
dove possiamo trovare due migliori emisferi,
senza tagliente Nord, senza Ovest declinante?
Tutto ciò che muore non fu mischiato ugualmente;
se i nostri due amori sono uno, o tu e io amiamo
così parimenti che nessuno vien meno, nessuno può morire.
J. Donne tratto dal sonetto IL BUONGIORNO (The Good-morrow)
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