Creato da Difesambiente il 11/01/2008

DIFESA AMBIENTE

Diffondere la cultura del rispetto della natura

 

 

TERREMOTO IN ABRUZZO è EMERGENZA: lo sciame sismico che sta scuotendo L'Aquila e dintorni

Post n°48 pubblicato il 07 Aprile 2009 da Difesambiente
 

A due giorni dalla scossa principale della sequenza, la Rete Sismica Nazionale ha localizzato alcune centinaia di repliche. Le più forti sono avvenute alle 01:15, alle 11:26 e alle 19:47 del 7 aprile 2009, con magnitudo Richter pari a 4.8, 4.7 e 5.3, rispettivamente.

La distribuzione in pianta delle repliche evidenzia molto bene l'area interessata dalla sequenza sismica, che si estende per circa 20 km in direzione NordOvest-SudEst, parallelamente all'asse della catena appenninica. La replica più forte, registrata alle 19:47 del 7 aprile, ha interessato il settore più meridionale dell'area, in prossimità dei centri di San Martino d'Ocre, Fossa, San Felice d'Ocre, dove erano state localizzate piccole scosse nella giornata del 7 aprile.

La direzione dell'allineamento è consistente con la direzione delle principali faglie note nella zona. Anche i meccanismi focali delle scosse principali indicano che le faglie attivate sono di tipo estensionale con direzione NordOvest-SudEst e asse di estensione NordEst-SudOvest.

I terremoti della sequenza sono avvenuti tutti nella crosta superiore, entro 10-12 km. Soltanto gli eventi più recenti, compreso quello di ML=5.3, sono leggermente più profondi, intorno ai 15 km.

La faglia responsabile della scossa principale si estende per circa 15 km lungo la catena appenninica e presenta una immersione da NordEst verso SudOvest. La città dell'Aquila risulta quindi ubicata direttamente sopra la faglia.

dai dati rilevati dall'INGV

 
 
 

L'AUTO RIPARTE DALL'AMBIENTE

Post n°47 pubblicato il 11 Marzo 2009 da Difesambiente
 

Su segnalazione da autonuovadimensione.it:

Una manifestazione dedicata ai motori a basso consumo, basso costo e basso impatto ambientale, nella logica di sensibilizzare ed indirizzare verso un nuovo mercato dell'auto che sia in linea con le nuove filosofie mondiali e con le opportunità che ecoincentivi e nuove formule studiate dalle case automobilistiche stanno proponendo.
Questo è il momento per una svolta "verde" del mercato mondiale e per investire nella progettazione e produzione di automobili molto più efficienti sotto il profilo energetico.
Sono infatti aumentati i finanziamenti per l'acquisto di autovetture che generino un minore impatto ambientale; nel 2009 saranno molte le novità disponibili sul mercato, con i produttori che hanno deciso di ampliare la gamma di alcuni dei loro modelli con motorizzazioni ibride, elettriche, gpl, metano o doppia alimentazione, per ottenere una mobilità più sostenibile sia da un punto di vista ambientale che economico. Si pensi che a parità di chilometri percorsi, il metano consente un risparmio del 65% rispetto alla benzina e del 45% rispetto al gasolio, inoltre l'utilizzazione di un motore più "pulito" comporta un allungamento nei tempi di sostituzione di candele o dell'olio del motore, portando ad un ulteriore risparmio economico. Se nel 2007 le vendite delle autovetture alimentate da benzina/metano contavano 49.385 unità, nel settembre del 2008 erano quasi 63.000, registrando quindi un aumento parziale gennaio-settembre 2008 di più del 27%.
Comprare un auto a metano comporta un investimento economico iniziale maggiore, è vero, ma questo investimento è facilmente ammortizzabile nel medio periodo, inoltre c'è la presenza di ecoincentivi del Governo, che ha stanziato 102 milioni per il 2009 ed è allo studio un futuro stanziamento di 100 milioni di euro annui per il 2010-2011.
Fino a tutto il 2009 con immatricolazione entro il 31 marzo 2010 è previsto un incentivo di 1500 euro per l'acquisto di auto omologate a gas (esclusivamente a gas oppure bifuel benzina/metano o benzina/Gpl). L'incentivo sale a 2000 euro nel caso in cui la nuova auto abbia emissioni di anidride carbonica (CO2) inferiori a 120 g/km.

La fiera AUTO NUOVADIMENSIONE, procedendo in quest'ottica, si pone quindi come obiettivo di mettere in contatto il mondo della mobilità sostenibile con un pubblico sempre più esigente ed attento al risparmio: gli operatori metteranno in campo le loro migliori offerte in termini di prodotti a basso consumo e basso costo e di accessori e servizi annessi al mondo dell'auto ecologicamente intesa. Momenti di dibattito e di cultura saranno presenti nell'area convegni del Museo dei Campionissimi adiacente la fiera e permetteranno di conoscere esperti, amministratori pubblici e relatori che illustreranno progetti ed esperienze che hanno contribuito a migliorare l'economia e l'ambiente.
Per ulteriori informazioni visitate il sito www.autonuovadimensione.it , dove potrete trovare le news sulla manifestazione e curiosità ed approfondimenti relativi all'auto ecologica.

 
 
 

PETIZIONE CONTRO DECRETO DELLE ATROCITA'

Post n°46 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da Difesambiente

Dal Senato della Repubblica parte in questi giorni uno dei più gravi attacchi alla Natura, agli animali selvatici, ai parchi, alla nostra stessa sicurezza: una bozza di disegno di legge di totale liberalizzazione della caccia.

La bozza di Disegno di Legge del senatore Franco Orsi: una lista di vergogne senza fine

Dal Senato della Repubblica parte in questi giorni uno dei più gravi attacchi alla Natura, agli animali selvatici, ai parchi, alla nostra stessa sicurezza: una bozza di disegno di legge di totale liberalizzazione della caccia.

E’ firmato dal senatore Franco Orsi, relatore incaricato di predisporre un testo base unificato, in seno alla Commissione Territorio/Ambiente del Senato di una dozzina di altri ddl "spara-tutto", già depositati l’anno scorso , prevalentemente da parlamentari del PDL e della Lega.

Animali usati come zimbelli, caccia nei parchi, riduzione delle aree protette, possibili abbattimenti di orsi, lupi, cani e gatti vaganti e tante altre nefandezze.La legge 157/1992, l’unica legge che in parte tutela direttamente la fauna selvatica nel nostro Paese, sta per essere fatta a pezzi.

Fermiamoli!!!

firma la petizione anche tu, vai su http://www.baseverde.org/petizioni/petizione-bozza-legge-orsi-caccia/

Ecco la lista degli orrori:

sparisce l’interesse della comunità nazionale e internazionale per la tutela della fauna. L’Italia ha un patrimonio indisponibile, che è quello degli animali selvatici, della cui tutela non sarebbe più compartecipe

scompare la definizione di specie particolarmente protette. Animali come il Lupo, l’Orso, le aquile, i fenicotteri, i cigni, le cicogne e tanti altri, in Italia non godranno più delle particolari protezioni previste dalla normativa comunitaria e internazionale

si apre la caccia a molte specie lungo le rotte di migrazione. Un fatto che arrecherà grande disturbo e incentiverà il bracconaggio, in aree molto importanti per il delicatissimo viaggio e la sosta degli uccelli migratori, come i valichi montani

totale liberalizzazione dei richiami vivi! Sapete cosa sono i richiami vivi? Gli uccelli tenuti “prigionieri” in piccolissime gabbie per attirarne altri. Già oggi questa pessima pratica è consentita, seppure con limitazioni. Ma il senatore Orsi vuole liberalizzarla totalmente. Sarà possibile detenerne e utilizzarne un numero illimitato

spariranno gli anelli di riconoscimento per i richiami vivi. Sarà sufficiente un certificato (con possibilità illimitate di falssi e riciclaggi) . Uno per tutti!!! Tutte le specie di uccelli, cacciabili o non cacciabili, potranno essere usate come richiami vivi. Anche le peppole, i fringuelli,…

700 mila potenziali imbalsamatori. I cacciatori diventeranno automaticamente tassidermisti, senza dover rispettare alcuna procedura. Animali uccisi e imbalsamati senza regole. Quanti bracconieri entreranno in azione per catturare illegalmente animali selvatici e imbalsamarli?

mortificata la ricerca scientifica. L’Autorità scientifica di riferimento per lo Sato (l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, oggi ISPRA) rischia di essere completamente sostituta da istituti regionali. Gli istituti regionali rilasceranno pareri su materie di rilevanza nazionale e comunitaria. Potenziale impossibilità di effettuare studi, ricerche e individuazione di standard uniformi sul territorio nazionale

si apre la caccia nei parchi a specie non cacciabili. Un’incredibile formulazione del testo Orsi rende possibile la caccia in deroga (cioè la caccia alle specie non cacciabili) addirittura nei Parchi e nelle altre aree protette !

saranno punite le regioni che proteggono oltre il 30% del territorio regionale! Norma offensiva! Chi protegge "troppa" natura sarà punito. Come se creare parchi dove la gente e gli animali possano vivere e muoversi sereni, fosse un dramma

licenza di caccia possibile a 16 anni. Invece che educare i ragazzi al rispetto, ecco a voi i fucili !

liberalizzato lo sterminio di lupi, orsi, cervi, cani e gatti vaganti eccetera! Un articolo incredibile, che dà a i sindaci poteri di autorizzare interventi di abbattimenti e eradicazione degli animali, in barba alle più elementari norme europee. Basterà che un singolo animale “dia fastidio”. Un vero e proprio Far West naturalistico.

leggi regionali per cacciare specie non cacciabili. Non sono bastate quattro procedure di infrazione dell’Unione europea, non sono bastate due sentenze della Corte Costituzionale.

Il senatore Orsi regalerà alle regioni Veneto e Lombardia, ovvero agli ultrà della caccia, la possibilità di continuare a cacciare specie non cacciabili, e di farlo con leggi regionali. E le multe per le ripetute infrazioni europee le pagheremmo noi!

caccia con neve e ghiaccio. Si potrà cacciare anche in presenza di neve, o acque con superfici ghiacciate , cioè in momenti di grandi difficoltà per gli animali a reperire cibo, rifugio, riparo.

ritorno all’utilizzo degli uccelli come zimbelli! Puro medioevo! Le civette legate per zampe e ali e utilizzate come esca!

ridotta la vigilanza venatoria. Le guardie ecologiche e zoofile non potranno più svolgere vigilanza! Nel Paese con il tasso di bracconaggio tra i più alti d’Europa, cosa fa il Senatore Orsi? Riduce la vigilanza !

cancellato l’Ente Nazionale Protezione Animali dal Comitato tecnico nazionale. Le associazioni ambientaliste presenti nel Comitato sulla 157 saranno ridotte da quattro a tre. L’ENPA, storica associazione animalista italiana, viene del tutto estromessa

e altro, tanto altro ancora.

Fermiamoli!!!

Diffondete questo documento, iscrivetevi alle liste in difesa degli animali selvatici che stanno nascendo sui blog, su Facebook, scrivete ai senatori della Commissione Territorio e Ambiente www.senato.it ,partecipate alle iniziative che saranno organizzate!

Evitiamo che l’Italia precipiti in questa forma di barbarie. La natura è la nostra vita.

Fermiamoli!!!

Leggete voi stessi i punti del decreto e se lo ritenete assurdo firmate la petizione:

http://www.baseverde.org/petizioni/petizione-bozza-legge-orsi-caccia/

 
 
 

In Cina la centrale solare più grande del mondo

Post n°45 pubblicato il 02 Febbraio 2009 da Difesambiente
 

Nel 2014 erogherà 1000 Megawatt

La Cina ci stupisce ancora una volta: il più grande produttore mondiale di gas serra si attiva per riparare ai danni causati all’ambiente, e lo fa ovviamente in maniera proporzionale. A Dunhuang City sorgerà infatti la centrale solare fotovoltaica più grande del mondo. L’ambizioso progetto sarà realizzato da due gruppi imprenditoriali cinesi, il China Technology Development Group e il Qinghai New Energy Group, che prevedono un tempo massimo per la messa in funzione della centrale di 5 anni a partire dall’inizio del 2009.

La centrale, situata ad un altitudine di 2500-3000 metri, nel bacino di Qaidam, sorgerà nella provincia di Quingha, una zona nota in particolare per le sue enormi risorse naturali (sale, petrolio, piombo e borace), da cui prende il nome di Treasure Basin. Proprio per questo, secondo la China Technology Development Group, il deserto del Qaidam Basin è il luogo ideale per la costruzione di una grande centrale fotovoltaica grazie al clima asciutto e soleggiato. La provincia Qinghai inoltre è una zona molto industrializzata, con un forte bisogno di energia elettrica.

La centrale verrà costruita a tappe: inizialmente il primo step prevede un investimento di 150 milioni di dollari, che sarà necessario per raggiungere una potenza di 30 MW, nella seconda parte del progetto la centrale verrà ingrandita per arrivare alla copertura di 1 Gigawatt di energia.

Subito dopo l’annuncio del progetto cinese sono salite le azioni di gruppi aziendali legati al solare: i titoli della China Technology Development Group del 29% (Nasdaq), quelli di GT Solar International (Usa) del 25%.

Al momento, le due più grandi centrali fotovoltaiche al mondo sono in Germania: quella di Lipsia con una potenza di 5 MW (33.500 moduli) e quella di Arnstein, vicino a Wuerzburg, con una potenza di 12 MW.
Ma attualmente in costruzione vi sono centrali solari che, nonostante prevedano una grandissima produzione di energia pulita, non si avvicinano minimamente al progetto cinese.

Ecco un breve elenco delle centrali attualmente in costruzione:

  1. centrale fotovoltaica da 500 MW (in futuro 850) prevista nel deserto di Mojave, nella California meridionale. Questa dovrebbe essere pronta nel 2011; se ne occupano Energy Systems e Southern California Edison.
  2. centrale di Tres Cantos, in Spagna. PB Solar intende portare entro il 2010 la centrale dagli attuali 50 a 300 MW.
  3. centrale di Deming, New Mexico, da 300 MW. Il completamento del progetto è atteso per il 2011.
  4. centrale di Gila Bend, Arizona, da 280 MW. Anche qui, progetto completo atteso per il 2011; se ne occupano Abengoa Sola e Arizona Public Service Company.

fonte: buonenotizie.it

 
 
 

SPECIE ESTINTE O RELITTI?

Post n°44 pubblicato il 06 Gennaio 2009 da Difesambiente
 

Vengono dette anche "specie Lazzaro": specie che erano considerate estinte e che in realtà sono ancora presenti, riapparse.

In tutto le specie finora riavvistate sono sette, sei animali e una vegetale. Il loro valore naturalistico è inestimabile e per questo vengono protetti da équipe di studiosi che pur di osservarli sono disposti a rischiare la vita. I luoghi in cui queste specie sopravvivono vengono tenuti segreti: l'essere umano, si sa, è abilissimo a distruggere ciò che la natura conserva.

  • Wollemi Pine: Questo pino gigantesco era considerato estinto, noto soltanto grazie al ritrovamento di fossili risalenti a 90 milioni di anni fa. Scienziati australiani hanno però individuato nel 1994 alcuni esemplari ad ovest di Sydney, in una gola piovosa all'interno dei 200mila ettari del Wollemi National Park, nelle Blue Mountains.
  • Formica dinosauro: questa specie, rimasta pressoché invariata per 60 milioni di anni e fino alla prima metà del '900 considerata estinta, venne avvistata nel 1931 in una foresta di eucalipti dell'Australia occidentale.
  • Celacanto: è un pesce blu che vive a decine di metri di profondità nelle caverne sottomarine dell'Indonesia. Apparso circa 390 milioni di anni fa si considerava estinto, fino a che un esemplare venne pescato in Sudafrica qualche decina di anni fa.
  • Takahe: un buffo uccello dal becco rosso, incapace di volare ma dotato di un piumaggio sgargiante, che oscilla dal verde al blu elettrico. Un tempo questo animale era diffuso in tutta la Nuova Zelanda ma la caccia spietata dei bracconieri lo ridusse all'estinzione agli inizi del secolo scorso. Fu riavvistato nel 1948.
  • Picchio dal becco d'avorio: uno degli uccelli più appariscenti degli Stati Uniti, nella prima metà del '900 questo splendido animale ha conosciuto l'estinzione a causa della deforestazione selvaggia. In un'oasi dell'Arkansas nel 2004 è stato riavvistato.
  • Insetto stecco dell'isola di Lord Howe: si pensava invece fosse estinto dal 1930, ma è stato riscoperto nel 2001. E' oggi considerato il più raro insetto del mondo: ne esistono solo trenta esemplari che vivono nella Piramide di Ball.
  • solenodonte di Cuba o almiqui: un mammifero appartenente alla famiglia dei solenodontidi. Considerata estinta varie volte nel secolo scorso, la specie è "risorta" grazie al ritrovamento di alcuni esemplari negli anni '70 e di recente nel 2003

Fonte: Repubblica.it

per approfondimenti: http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/ambiente/riavvistati/riavvistati/riavvistati.html

 
 
 

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