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PERLE DI SAGGEZZA

Ci vogliono il tuo nemico e il tuo amico insieme per colpirti al cuore, il primo per calunniarti, il secondo per venirtelo a dire. (Marrk Twain)

Colui che sorride quando le cose vanno male, ha già trovato qualcuno a cui dare la colpa. (Arthur Block)

 
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I 37 giorni II* PARTE

Post n°38 pubblicato il 19 Agosto 2010 da diogene1_2009

I 37 giorni

Mercoledì' 10 Settembre, primo giorno

Rottura delle trattative a Torino. Annibaldi annuncia che in giornata, al massimo domani, saranno aperte le procedure per 12/15.000 licenziamenti.

A Rivalta, al secondo turno, gli operai - già in sciopero per i ritmi - bloccano la fabbrica e fanno un corteo fino alla Indesit inneggiando a Danzica.

Alla Lancia di Chivasso il Consiglio di fabbrica proclama il blocco e il presidio dei cancelli.

A Mirafiori gli operai delle Carrozzerie, dopo la mensa, scendono in sciopero e bloccano i cancelli.

All'esecutivo della UIL, Raggerò Ravenna dichiara che è impossibile la difesa dello status quo nell'occupazione.

Incontrandosi con un redattore della Repubblica, Pierre Carniti afferma che l'apparato sindacale è conservatore, burocratico, quindi tende a esortare alle lotte frontali. Invece la strada è quella di gestire lo 0,50 per cento perché questo permetterà di gestire una parte, sia pur piccola, dell'economia.

Giovedì 11 Settembre, secondo giorno

Tre ore di sciopero proclamate dalla FLM. con assemblea.

A Lingotto passa la proposta di prolungare lo sciopero fino alla fine del turno e di andare in corteo a Mirafiori. Il "nazionale" Regazzi non è d'accordo e tenta maldestramente una contro-assemblea che naufraga sul nascere. A Mirafiori ci va un grosso corteo. Il secondo turno mantiene la forma di lotta delle 8 ore di sciopero.

A Rivalta, scioperi di 3 ore con assemblee nei settori; corteo in Meccanica, partecipazione eccezionale specie nella Verniciatura (oltre il 90 per cento partecipa al corteo).

A Mirafiori, primo turno, si decide lo sciopero di 8 ore. Assemblea alla porta 5. Parlano quelli di Mirafiori e parlano quelli di Lingotto. Angelo Caforio, dei 61 licenziati, lancia un appello a tutte le fabbriche italiane per l'immediata unità della lotta contro un attacco che non è solo alla classe operaia FIAT ma a tutta la classe operaia italiana. Secondo turno. Presse. Si lavora mezz'ora, poi tutti in sciopero. L'eccezionale partecipazione femminile dice già che le donne saranno tra le protagoniste assolute di questa lotta. Un grande corteo. E qui appare Carlo Marx. Al termine del corteo, quando si vanno a presidiare i cancelli, Marx sarà appeso a una porta. Si riprodurrà, si moltiplicherà, riapparirà in piccoli quadri e in giganteschi teloni. Fino alla fine, Marx sarà alle porte con la classe operaia in lotta.

Foschi incontra la FLM e poi la delegazione FIAT.

L'Unione industriali piemontese "scopre" che nell'area di Torino sono 15/16.000 i posti di lavoro vacanti.

Dalla Lombardia arriva la notizia che sono scese in lotta l'Autobianchi di Desio e la OM a Milano e a Broscia. Da Mantova, l'annuncio di un grande corteo a Suzzara. Da Termoli, che la FIAT si è fermata per tutto il giorno. Cosi' a Cassino e Termini Imerese. Ferma a Modena la FIAT trattori.

Per la direzione del PCI Chiaromonte afferma che è accettabile la mobilità, purché sotto controllo sindacale e indirizzata alla difesa del lavoro.

Al festival bolognese dell'Unità, Lama dichiara che le proposte del sindacato consentivano un alleggerimento di manodopera superiore a quello chiesto dalla FIAT.

Il sindaco Novelli si dice convinto che esistono tutte le condizioni per trovare una via d'uscita.

Venerdì 12 Settembre, terzo giorno

Quattro ore di sciopero proclamate dalla FLM. con manifestazione davanti alla prefettura.

Lingotto. Si decide subito, all'entrata, per le 8 ore. Alcuni lavoratori restano a discutere in fabbrica con pochi gruppi che non vorrebbero scioperare: un forte dibattito, per convincerli della portata dello scontro. Il secondo turno andrà in corteo alla RAI: si chiede la diffusione, su reti nazionali e locale, di un appello allo sciopero generale nazionale Si articolano questi punti: no ai licenziamenti, no alla mobilità, no alla cassa integrazione, correttezza dell'informazione, a Torino le trattative. La RAI si lmpegna a diffondere il testo dell'appello. Ma non lo farà.

La sera, un buon numero di lavoratori si trova spontaneamente ai cancelli. Minacciosa uscita in gruppo, alle 23 di un folto gruppo, inquadrato, di capi.

A Mirafiori, primo turno, organizzazione del corteo per la manifestazione di piazza castello: tutti chiedono trattativa a Torino. Secondo turno, la Carrozzeria continua con le modali tà di sciopero del giorno precedente. Alle Presse un grosso corteo interno spazza i crumiri. Ci si unisce alle Meccaniche e si va in giro per il quartiere a popolarizzare i contenuti della lotta

A Chivasso i lavoratori della Lancia bloccano l'autostrada Rivalta: 4 ore di sciopero e grandi cortei. Materferro: anche qui, dopo lo sciopero, picchetti nella notte.

Notizie da fuori: a Crescenzago ha scioperato la Magneti Marelli al 98 per cento- A sesto ha scioperato l'Ercole Marelli, che non è FIAT. AII'Alfa Romeo di Arese il CdF ha votato un ordine del giorno di solidarietà. Continuano le mobilitazioni e le assemblee a Desio, a Suzzara, a Brescia.

 
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