Creato da amici.disabili il 15/02/2012
AMICI DISABILI DI NICOLA PAPAGNA
 

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 

Amicizia

AMICIZIA

L'amicizia è un sentimento unico che rende la vita degna di essere vissuta; l'amicizia insegna a vivere la vita con serenità e gioia; l'amicizia aiuta a scalare la montagna della paura, della tristezza, delle difficoltà, della solitudine... senza l'amicizia una persona si perde nei meandri della vita.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

saverio.carmelam.fazio63P0lverelittletinoamorino11antropoeticoSky_Eagleacer.250enza.1956amici.disabilisterlygipsy.mmoscardellestelleclaudio2012s
 
 

Bambini

 

HELP BAMBINI DISABILI E MALTRATTATI

I bambini disabili, come suggerisce il titolo, nascono due volte:
la prima li vede  impreparati al mondo, la seconda è una
rinascita affidata all'amore e alla intelligenza degli altri. Coloro
che nascono con un handicap devono conquistarsi giorno per giorno,
più degli altri il proprio diritto alla felicità.

Questa foto dovrà comparire in TUTTI i blog
per dare alle persone diversamente abili un
sostegno morale.
Copia la foto e mettila in un box
personalizzato.
MI RACCOMANDO RAGAZZI!!!!!!

 

 

Nuove norme su trenitalia

Post n°38 pubblicato il 04 Gennaio 2015 da amici.disabili

Disabili: nuove norme Ue per il settore ferroviario. Più spazioPercorsi podotattili nelle stazioni e maggiori ampiezze sui treni. Le misure in vigore da gennaio. Il commento di Rfi e Trenitaliadi Michela Trigarishadow Arrivano i nuovi requisiti tecnici per migliorare l’accessibilità e l’uniformità del sistema ferroviario europeo. Per i non vedenti, ad esempio, sono previsti percorsi podotattili a terra e informazioni in rilievo o in Braille nelle stazioni. Sui treni, invece, aumento dell’illuminazione minima per facilitare le persone ipovedenti e maggiori ampiezze per i passeggeri in sedia a ruote. Sono alcune delle misure che entreranno in vigore in tutta Europa a partire da gennaio 2015, così come previsto da un regolamento adottato dalla Commissione europea che stabilisce le specifiche tecniche per l’interoperabilità a cui il settore ferroviario dovrà attenersi per perfezionare le condizioni di viaggio dei passeggeri disabili o a mobilità ridotta. Il provvedimento riguarderà però solo le nuove stazioni (o i lavori di ristrutturazione di quelle esistenti) e le nuove carrozze. Gli Stati membri, inoltre, dovranno poi redigere un piano nazionale di attuazione del regolamento, indicando come intendono procedere per abbattere progressivamente le barriere in essere. Questi miglioramenti sono in linea sia con gli obiettivi del regolamento CE 1371/2007 sui diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario sia con le precedenti misure di interoperabilità.Rfi e Trenitalia sono a buon puntoPer quanto riguarda l’Italia, questi requisiti «sono in buona parte già rispettati, soprattutto nelle nuove stazioni, e ci daremo da fare per adeguare quello che invece non rispecchia il nuovo regolamento», dice Umberto Lebruto, direttore produzione di Rfi (Rete ferroviaria italiana). Non molto dissimile il commento di Marco Caposciutti, direttore tecnico di Trenitalia: «Migliorare l’accesso sulle carrozze significa agire sulla larghezza dei corridoi, sulle toilette e riservare alle persone disabili o a mobilità ridotta almeno il 10% dei posti vicino alle porte. I treni fabbricati negli ultimi 10 anni rispettano già queste specifiche. Il problema sono i convogli più vecchi, per i quali l’adeguamento è previsto solo in occasione di interventi strutturali». Rfi assicura, in oltre 260 stazioni distribuite su tutto il territorio nazionale, il servizio di assistenza per l’accessibilità del trasporto dei passeggeri disabili o a mobilità ridotta e gestisce 14 Sale blu (centri di organizzazione e riferimento dei servizi offerti). Da parte sua, Trenitalia dispone di un un elenco dei treni attrezzati.L’insoddisfazione dei passeggeri europeiMa le specifiche tecniche evidentemente non bastano. Secondo un sondaggio pubblicato da Eurobarometro a fine 2013, e in linea con i risultati di due anni prima, solo il 37% dei passeggeri disabili o a mobilità ridotta è soddisfatto dell’accessibilità globale delle stazioni. «Questo non è sufficiente», aveva dichiarato l’allora vicepresidente della Commissione Siim Kallas. Il grado di soddisfazione è più alto nel Regno Unito (61%), in Irlanda (56%) e Francia (52%), mentre al di sotto della media si trovano Germania, Svezia, Italia ed Europa dell’Est. E se piattaforme e carrozze ottengono una valutazione accettabile, non altrettanto si può dire per le informazioni prima del viaggio e l’assistenza alle persone. Ma c’è anche un 34% di intervistati che non utilizza il treno a causa di almeno un problema di accessibilità di carrozze o stazioni. A fronte di questo dato, si stima che il sistema ferroviario europeo non riesca a raggiungere circa il 19% della popolazione con disabilità residente nell’Unione europea. A ciò si deve aggiungere il giudizio su puntualità e l’affidabilità: buono in Irlanda, Lettonia, Austria e Regno Unito (oltre il 73%), scarso in Italia (con il 44% di insoddisfatti).

 
 
 

Una battaglia da vincere

Post n°37 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da amici.disabili

In questo blog dei disabili non ce bisogno di cliccare ti piace se volete fatelo pure, vogliamo solo che leggete le notizie e commentatele, facciamo sentire la nostra voce alle istituzioni, sperando che facciano dei cambiamenti. Purtroppo sono tanti le associazioni che si occupano dei disabili ma alla fine rimangono solo sulla carta, dobbiamo noi tutti gridare e scrivere a questo governo che noi ci siamo. Le proposte le inviamo a questi governi, ora affidiamo i nostri problemi al Presidente Renzi.

 
 
 

Senza fondi e lavoro per i disabili

Post n°36 pubblicato il 16 Dicembre 2014 da amici.disabili

"Il fondo per il diritto al lavoro delle persone disabili, previsto dalla legge 68/99, non è stato rifinanziato per l'anno 2015. Questo significa che non ci saranno più soldi né per dare contributi ai datori di lavoro che assumono lavoratori disabili a tempo indeterminato attraverso le convenzioni né per concedere i rimborsi parziali delle spese sostenute dalle aziende per l'adattamento del posto di lavoro". A rilanciare l'allarme è la responsabile Cgil per le politiche della disabilità, Nina Daita, intervenendo al convegno 'La sfida per l'inclusione. Il futuro delle persone con disabilità', che si è svolto a Palazzo Chigi in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità e che ha visto la presenza del premier Matteo Renzi e dei ministri Beatrice Lorenzin e Stefania Giannini.Secondo Daita, "Nella legge di stabilità deve essere subito rifinanziato il fondo per l'inserimento lavorativo di persone con disabilità. Il perdurare della crisi economica e occupazionale che attanaglia il nostro Paese, infatti, si ripercuote maggiormente proprio sui più deboli, che sono messi a dura prova da questo periodo di grandi difficoltà. Basti pensare che il numero delle persone con disabilità iscritte al collocamento obbligatorio, e dunque in cerca di occupazione, è di circa 700mila unità".La responsabile dell'Ufficio politiche disabilità del sindacato guidato da Susanna Camusso, ricorda, infine, che il fondo previsto dalla legge 68/99, partito con oltre 51 milioni di euro, "Ha subito dal 2011 un drastico ridimensionamento fin quasi all'azzeramento, ma che poi, anche per effetto di una decisione della Corte di Giustizia europea che nel luglio 2013 richiamò l'Italia per l'inadempienza del nostro Paese nel garantire ai lavoratori disabili un effettivo inserimento, ha fatto registrare primi segnali di ripresa con una dotazione di quasi 13 milioni per il 2013 e di oltre 21 milioni per il 2014".

 
 
 

NON TOCCATE I DISABILI

Post n°35 pubblicato il 14 Dicembre 2014 da amici.disabili

Nembro, Renzi promette
di aiutare i disabili:
il video de Le Iene

Iene
Versione stampabileSend by email

La nuova promessa sui disabili fatta da Matteo Renzi a Le Iene è andata in scena a Nembro. Nella puntata della trasmissione di Italia 1 di mercoledì 15 ottobre è andato in onda un servizio girato al congresso di Confindustria di lunedì in cui Filippo Roma intervista il Premier Matteo Renzi. Oggetto è l’aggiornamento del nomenclatore tariffario, una questione molto importante che riguarda due milioni e mezzo di disabili in tutta Italia.

Guarda il video qui: http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/488582/roma-renzi-e-la-p...

In Italia esiste un documento del Ministero della Salute che si chiama, appunto, “nomenclatore tariffario”, che consiste nell’elenco dei dispositivi medici e delle protesi che le Asl forniscono gratuitamente ai disabili. Questo documento è stato introdotto nel 1999 e, nonostante la legge preveda che venga aggiornato al massimo ogni tre anni, questo non è mai accaduto.

Questo vuol dire che l’elenco di tutti i dispositivi che lo Stato passa gratis ai disabili italiani non prevede i dispositivi più avanzati che la tecnologia ha sviluppato negli ultimi anni, come il puntatore oculare, uno strumento che consente di comunicare con il mondo esterno con il solo movimento degli occhi.

Tre settimane fa la Iena si è recata dal Premier Matteo Renzi che ai microfoni di Filippo Roma ha dichiarato che si sarebbe occupato dell’avvio delle procedure per l’aggiornamento del nomenclatore tariffario, che ne avrebbe parlato con il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e che entro venti giorni sarebbe stato in grado di dare una risposta in merito.

La Iena aveva, inoltre, proposto al Presidente del Consiglio di scambiare il suo moderno smart phone con un cellulare obsoleto del ‘99 ma Renzi non aveva accettato. Dopo venti giorni, però, non solo le Iene non hanno ricevuto aggiornamenti da Matteo Renzi, ma il consigliere comunale Pd Marco Gentili, malato di Sla così come suo fratello, rivela alle Iene come il mancato aggiornamento del nomenclatore tariffario consentirebbe una truffa legalizzata ai danni dello Stato. Questo perché alcuni dispositivi medici costerebbero allo Stato il doppio di quanto vengono a costare ai disabili privatamente.

La Iena verifica, quindi, quanto detto da Marco recandosi in alcuni negozi che vendono ausili medici. Filippo Roma mostra come una carrozzina pieghevole, con delle caratteristiche ben precise, che secondo il nomenclatore costerebbe all’Asl, cioè allo Stato, 737,87 euro, al privato cittadino costa circa 400 euro. La Iena torna, quindi, da Matteo Renzi per avere spiegazioni in merito.

 
 
 

Cambiamo l'Italia

Post n°34 pubblicato il 14 Dicembre 2014 da amici.disabili

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963