Femminile&Maschile
Provo ad immaginare, un mondo " liberato " dove ci si possa predere per mano, guardarsi negli occhi, arricchendosi con le " differenze " incominciando da quelle femminili e maschili.
Creato da jarilo il 19/12/2009La realtà é illusoria, osserva la figura!
È proprio ancora così?
sessualità maschile spettacolo di Michel Lebb
Questo link rimanda ad uno spettacolo divertente sulla sessualità maschile, è in francese e vi assicuro che chi lo comprende si diverte davvero come i presenti in sala.
QU'CE QUE SEXE - par MICHEL LEBB (attore e cantante) http://youtu.be/tafCHeJe-6g
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Post n°17 pubblicato il 25 Marzo 2015 da jarilo
Durante il simposio, prende la parola anche il commediografo Aristofane e dà la sua opinione sull'amore narrando un mito. Un tempo - egli dice - gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v'era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all'antica perfezione. mi sembra che gli uomini non si rendano assolutamente conto della potenza dell'Eros. Se se ne rendessero conto, certamente avrebbero elevato templi e altari a questo dio, e dei più magnifici, e gli offrirebbero i più splendidi sacrifici. Non sarebbe affatto come è oggi, quando nessuno di questi omaggi gli viene reso. E invece niente sarebbe più importante, perché è il dio più amico degli uomini: viene in loro soccorso, porta rimedio ai mali la cui guarigione è forse per gli uomini la più grande felicità. Dunque cercherò di mostrarvi la sua potenza, e voi fate altrettanto con gli altri. Ma innanzitutto bisogna che conosciate la natura della specie umana e quali prove essa ha dovuto attraversare. Nei tempi andati, infatti, la nostra natura non era quella che è oggi, ma molto differente. Allora c'erano tra gli uomini tre generi, e non due come adesso, il maschio e la femmina. Ne esisteva un terzo, che aveva entrambi i caratteri degli altri. Il nome si è conservato sino a noi, ma il genere, quello è scomparso. Era l'ermafrodito, un essere che per la forma e il nome aveva caratteristiche sia del maschio che della femmina. Oggi non ci sono più persone di questo genere. Quanto al nome, ha tra noi un significato poco onorevole. Questi ermafroditi erano molto compatti a vedersi, e il dorso e i fianchi formavano un insieme molto arrotondato. Avevano quattro mani, quattro gambe, due volti su un collo perfettamente rotondo, ai due lati dell'unica testa. Avevano quattro orecchie, due organi per la generazione, e il resto come potete immaginare. Si muovevano camminando in posizione eretta, come noi, nel senso che volevano. E quando si mettevano a correre, facevano un po' come gli acrobati che gettano in aria le gambe e fan le capriole: avendo otto arti su cui far leva, avanzavano rapidamente facendo la ruota. La ragione per cui c'erano tre generi è questa, che il maschio aveva la sua origine dal Sole, la femmina dalla Terra e il genere che aveva i caratteri d'entrambi dalla Luna, visto che la Luna ha i caratteri sia del Sole che della Terra. La loro forma e il loro modo di muoversi era circolare, proprio perché somigliavano ai loro genitori. Per questo finivano con l'essere terribilmente forti e vigorosi e il loro orgoglio era immenso. Così attaccarono gli dèi e quel che narra Omero di Efialte e di Oto, riguarda gli uomini di quei tempi: tentarono di dar la scalata al cielo, per combattere gli dèi. Allora Zeus e gli altri dèi si domandarono quale partito prendere. Erano infatti in grave imbarazzo: non potevano certo ucciderli tutti e distruggerne la specie con i fulmini come avevano fatto con i Giganti, perché questo avrebbe significato perdere completamente gli onori e le offerte che venivano loro dagli uomini; ma neppure potevano tollerare oltre la loro arroganza. Dopo aver laboriosamente riflettuto, Zeus ebbe un'idea. "lo credo - disse - che abbiamo un mezzo per far sì che la specie umana sopravviva e allo stesso tempo che rinunci alla propria arroganza: dobbiamo renderli più deboli. Adesso - disse - io taglierò ciascuno di essi in due, così ciascuna delle due parti sarà più debole. Ne avremo anche un altro vantaggio, che il loro numero sarà più grande. Essi si muoveranno dritti su due gambe, ma se si mostreranno ancora arroganti e non vorranno stare tranquilli, ebbene io li taglierò ancora in due, in modo che andranno su una gamba sola, come nel gioco degli otri." per continuare a leggere: http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaP/platone7867434.htm |
Post n°16 pubblicato il 20 Marzo 2015 da jarilo
ENERGIA MASCHILE ED ENERGIA FEMMINILE UN INCONTRO POSSIBILE? http://www.monicaintrona.it/energia%20maschile%20e%20energia%20femminile.pdf |
Les différences fondamentales qui séparent les deux sexes
Aujourd’hui, la différence entre l’homme et la femme est une réalité indéniable. Pour autant, elle ne semble pas aussi grande qu’on l’imaginait il y a quelques années. Orientation dans l’espace, aptitudes aux langages, performances en mathématiques, émotivité, etc. La liste est longue de ces prétendues disparités entre les sexes, érigées par certains en arguments irréfutables contre l’égalité homme-femme. Ces différences ont-elles été prouvées ? Les femmes sont-elles vraiment plus émotives que les hommes ? Les hommes sont-ils plus doués en maths que les femmes ? A quoi ces différences sont-elles liées ? PasseportSanté vous emmène à la recherche des mécanismes de différenciation sexuelle.
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Post n°14 pubblicato il 27 Luglio 2014 da jarilo
Principio maschile e Principio femminile La trasformazione in Uomo Reale L'antica sapienza dell'India così parla dell'Uno nelle Upanishad: Si guardò intorno e nulla vide di diverso da se medesimo "QUESTO SONO IO - Furono le prime parole che pronunciò. Egli ebbe paura. Perciò ha paura chi è solo. Ma poi pensò: "Di chi dunque ho paura, se nulla vi è all'infuori di me". Quindi gli passò la paura. Egli non era contento. Perciò non è contento chi è solo. Egli sentì il desiderio di un altro. La sua grossezza era allora quella di un uomo e di una donna abbracciati. Egli si scisse in due parti. Così ebbero origine il Principio Maschile ed il Principio Femminile>> . Nella cultura cinese l’Uno si identifica con il Dao.La più chiara definizione del Dao ci viene da Lao Tze: << Il Dao produce l’Uno.L’Uno produce il due (Yin Yang).Il due si manifesta come tre. Il tre produce i diecimila esseri>>. Quindi la manifestazione,il tre,è possibile solo se l’energia dell’Uno si trasforma in due : Yin Yang,le due forze complementari ed opposte che permettono l’apparizione della vita. Ogni manifestazione della realtà,compreso l’essere umano, è determinata dalla contemporanea e contestuale presenza di queste due forze (yin yang). Non esistono yin e yang assoluti.
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Post n°13 pubblicato il 21 Luglio 2014 da jarilo
L’amitié entre homme et femme est-elle possible ? La question soulève encore et toujours les passions. Non, affirment certains, pour qui l’attirance sexuelle ne peut jamais être totalement évacuée. Oui, soutiennent d’autres, qui entretiennent des liens sans ambiguïté. Enquête sur les rapports délicats entre désir et mixité. Bernadette Costa-Prades Un homme et une femme amis ? L’idée fut longtemps inconcevable, les deux sexes vivant dans des univers séparés, sans vraiment se connaître hors des liens du couple. La généralisation du travail des femmes puis la mixité à l’école ont bousculé ces rapports distants. Les périodes de célibat, bien plus nombreuses au cours de la vie qu’autrefois, laissent le champ libre à la naissance d’amitiés solides entre hommes et femmes, et à toutes leurs ambiguïtés. Quand Anna, 22 ans, m’a gentiment demandé sur quel sujet je travaillais, ma réponse l’a laissée un brin interrogative : « Euh, c’est quoi le problème ? » Une réaction qui n’étonne guère le psychiatre et psychanalyste Serge Hefez, auteur de Scènes de la vie conjugale (Fayard, 2010) : « La génération actuelle a vécu la mixité comme une évidence, analyse-t-il. Mais, au-delà de ça, garçons et filles ont été pris en considération de la même façon, dans le respect de leur part féminine et masculine. Depuis qu’ils sont petits, ils se comprennent, sont proches émotionnellement, il n’est pas rare que la meilleure amie d’une fille soit un garçon. » Ceux-là ne se posent jamais la question du désir sexuel, car « il naît de la différence, tandis que l’amitié se nourrit de similitudes, remarque la psychanalyste Sophie Cadalen, auteure avec Sophie Guillou de Tout pour plaire… et toujours célibataire (Albin Michel, 2009). La complicité amicale ne laisse pas assez de place à l’altérité pour que le désir survienne ». Un ami, c’est quelqu’un qui nous connaît par coeur, à qui nous nous livrons sans fard. Le désir a besoin de mystère, ce dont l’amitié se passe volontiers : « Désirer l’autre, c’est percevoir que sa construction psychique n’a rien à voir avec la mienne, explique Catherine Blanc, sexologue, psychanalyste et auteure de La sexualité des femmes n’est pas celle des magazines (Pocket, “Évolution”, 2009). Cette différence crée un vide entre l’autre et moi, que je vais chercher à combler grâce à la sexualité. Avec un ami, les enjeux relèvent d’un autre ordre : nous tentons de rejouer la tendresse, la proximité que nous avons vécues avec papa, maman, nos frères et soeurs. Nous sortons du champ du sexuel pour ne pas risquer de convoquer une situation incestueuse. » PER CONTINUARE A LEGGERE ED APPROFONDIRE: |
Post n°12 pubblicato il 09 Luglio 2014 da jarilo
IL MASCHILE E IL FEMMINILE: ARMONIA DELLE DIFFERENZE Aspetti teologici e antropologici Angela Ales Bello La riflessione sul maschile e sul femminile si presenta, a mio avviso, come urgente, anche se, per alcuni versi, ancora «inattuale», iniziando a delinearsi solo ora, alla fine di un percorso teorico- pratico che caratterizza gli ultimi due secoli dell'Occidente e che riguarda, in realtà, il fenomeno del femminismo; infatti, solo la riflessione sul femminile ha suscitato l'interesse più ampio sull'essere umano nella sua doppia connotazione di maschile e femminile. È importante, pertanto, iniziare proprio dalla nascita del femminismo e, più in generale, della questione femminile e chiedersi perché tale nascita avvenga proprio nella cultura occidentale... link all'articolo completo: |
Post n°11 pubblicato il 06 Luglio 2014 da jarilo
Perceptions du féminin et du masculin dans le monde du travail, par l’Association La cellule Question de Genre de l'école AGROPARISTECH Petit rappel d’ordre scientifique... Un mâle: individu qui fait des petits gamètes Une femelle: individu qui fait des gros gamètes Qu’est-ce que les types sexuels ? Il est question de types sexuels à partir du moment où il peut exister une complémentarité génétique, donc l'existence d'une cellule vivante qui peut fusionner avec une autre qui lui serait complémentaire. Il peut y avoir deux types sexuels (Anisogamie), et dans ce cas les petits gamètes ne peuvent fusionner qu'avec les gros gamètes et vice et versa. Qu’est-ce que les genres sexuels ? Quand un individu n’est que mâle ou que femelle, et non plus hermaphrodite. PER LEGGERE IL SAGGIO COMPLETO: |
Amore non è una cosa tranquilla, non è delicatezza, confidenza, conforto. Amore non è comprensione, condivisione, gentilezza, rispetto, passione che tocca l’anima o che contamina i corpi. Amore non è silenzio, domanda, risposta, suggello di fede eterna, lacerazione di intenzioni un tempo congiunte, tradimento di promesse mancate, naufragio di sogni svegliati. Amore è toccare con mano il limite dell’uomo. Scrive Platone: «Gli amanti che passano la vita insieme non sanno dire che cosa vogliono l’uno dall’altro. Non si può certo credere che solo per il commercio dei piaceri carnali essi provano una passione così ardente a essere insieme. E’ allora evidente che l’anima di ciascuno vuole altra cosa che non è capace di dire, e perciò la esprime con vari presagi, come divinando da un fondo enigmatico e buio». Non bisogna leggere Platone in modo “platonico”, cioè ascetico, edificante, cristiano. Non bisogna intendere la mortificazione del corpo come mortificazione dei piaceri, delle passioni, della sessualità. Platone guarda più in alto, i problemi che gli stanno a cuore sono quelli della dicibilità della indicibilità, quindi le regole della ragione e gli abissi della follia. Guardando “le cose d’amore” o, come dice il testo greco, ta aphrodisia, Platone si chiede che cosa con esse l’anima riesce o non riesce adire. E dove il dire si interrompe e la regola non basta a portare la parola ad espressione si apre lo sfondo buio del presagio e dell’enigma. Amore appartiene all’enigma e l’enigma alla follia. L’amore porta fuori dal luogo dove solitamente si svolge la vita, crea uno stato di sospensione in cui spazio e tempo perdono estensione e durata. Estraneo all’ordinato scorrere della quotidianità, l’amore èatopos, è fuori luogo. Le cose d’amore, infatti, non appartengono al racconto dell’anima razionale perché, in loro presenza, l’anima subisce una dislocazione (atopia) che, spostando il regime delle sue regole, indebolisce il possesso di sé. La sua trama viene interrotta da qualcosa di troppo che, spezzando la continuità del dire e l’ordine del discorso, porta verso itinerari di fuga che l’anima non riesce a inseguire. Pulsioni e desideri, infatti, irrompendo come significanti incontrollati nell’ordine dei significati statuiti, producono nel senso quel controsenso che fa ruotare i discorsi senza immobilizzarli intorno a un dispositivo ideale che l’anima ha faticosamente raggiunto come sua connessione. da UMBERTO GALIMBERTI, Gli equivoci dell’anima
VIDEO: http://youtu.be/Xhzh1GWSkTg |
Post n°9 pubblicato il 06 Ottobre 2012 da jarilo
Universo femminile e universo maschile: due modi differenti di pensare, di relazionarsi, di vedere il mondo e di vivere le emozioni. Uomini e donne concepiscono la vita in maniera diversa e la affrontano basandosi su schemi mentali diversi. A parità di vissuti le risposte non sono le stesse. Questa diversità si evidenzia in qualsiasi relazione tra donna e uomo con:
Uno dei presupposti per una buona intesa tra universo femminile e maschile risiede quindi nella conoscenza di queste differenze, cioè dei codici maschili e femminili. Ecco i principali. I codici primari
Per leggere lo studio completo: http://simonaoberhammer.com/3196-femminile-e-maschile-confronto-le-differenze-tra-uomo-e-donna/
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Inviato da: creazioniuniche0
il 26/06/2012 alle 15:30
Inviato da: luli.11
il 29/09/2011 alle 14:57
Inviato da: luli.11
il 16/09/2011 alle 17:33
Inviato da: emma.64
il 25/04/2011 alle 17:13
Inviato da: jarilo
il 17/05/2010 alle 10:58