DONNE BOTERIANE

Oh solitudine

ogni tanto sei vòto immenso

che riveli la mia mancanza

e inizia la gioiosa danza,

sei cibo dello spirito verso l'ignoto

e mi porti nell'ultramondo non noto,

sei acqua di fiumi interiori

e di oceani immensi e invisibili,

di spazi siderali sconfinati

nati e mai nati,

sei bellezza infinita

e timore mancante indefinito

da cui far leva per ottenere l'ardito...........

Oh solitudine a volte mi sento cosi solo,

su chèsta via non nota verso il vòto cosmico

timoroso e pauroso di fronte alla mia fragilità,

alla mia umana umanità,

fragile e mancante nella mia mancanza,

mi riveli debole nel mio essere vela verso l'orizzonte sconosciuto,

lo sconfinato indefinito e innato,

e li perso in un orizzonte interstellare

mentre la stanchezza e il timore sale,

li desolato e perso,

sconfortato,

li a terra nella mia debolezza

nel DNA della mia umanità,

inizia il pensiero verso l'infinità,

come una forza che non vole mollare,

e andare nell'oltremare,

nell'ignoto sconosciuto

in una sorta di non tempo immanente 

nell'eterno assoluto presente...........

Oh solitudine sei a volte un peso nella mia umana umanità,

ma sei eterno sconosciuto nello spirito

e mi porti in onirico

a essere nel presente il futuro della mia rinascita

nella vita illimitata universale,

nell'unità totale,

nell'illimitato amore,

nella creazione illimitata,

di assoluto non tempo ammantata,

di dono verso l'eternità 

perchè tutti siamo l'eternità..............

Oh solitudine che dalla fragilità

mi porti all'infinita e indefinita vastità..............