Creato da teneramente_sara il 10/06/2007
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Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 11 Giugno 2007 da teneramente_sara

LE REGOLE DELL’AMORE

Prima regola
- L’amore non è una scelta.

- La scelta dell’altro non è casuale, anche quando sembra tale. E’ l’incontro con qualcuno già conosciuto, già presente in noi. Chi si innamora, in fondo, non si sceglie, come non si sceglie chi si guarda allo specchio. Si riflette.
- L’altro rappresenta il nostro Sé profondo, la proiezione di uno schema mentale costruito in base a modelli umani interiorizzati: figure genitoriali, insegnanti, amici, compagni, divi dello spettacolo... Su ogni relazione che nasce aleggia sempre una domanda: “Perché, fra tanti, ho scelto proprio te?”.
- E allora? Come afferma Gibran, “Quando l’amore vi fa cenno, seguitelo, benché le sue strade siano aspre e scoscese”. Se segui l'istinto profondo sei nel giusto. Se segui invece stereotipi di moda o criteri eteronomi al sentimento amoroso (la persona ricca, la bellezza iperbolica, la preda da mostrare...) hai molte probabilità di sbagliare.


Seconda regola
Non bruciare l’amore verde.

- C’è una fase dell’amore che coincide con l’idealizzazione dell’amato. Solo l’innamorato può cogliere l’identità profonda dell’altro. E’ un’operazione che ha molto dell’invenzione, della creazione. C’è qualcosa di divino in questa rivelazione all’altro del suo mistero nascosto, della sua immagine immanente. Né il padre o la madre, né l’amico più intimo, possiedono tale potere.
- Si tratta di una fase entusiastica, o “statu nascenti”, che fa vibrare l’anima, prima ancora che il corpo. Ciò rende forte il desiderio di dialogare, di raccontarsi, di esplorare l’universo interiore dell’altro.
- Occorre, però, non mortificare tale dinamica, non stroncarla con frettolosi desideri di linguaggi fisici intensi o di sessualità agita e totale, in base a stereotipi di moda. Per questa fase, infatti, vale la regola: insisti sulla gioia, che è vibrazione dello spirito, ed avrai anche il piacere, che è vibrazione del corpo.


Terza regola
Ama l’altro, non l’amore.

- Uno dei rischi degli innamorati, specie delle ragazze, è di amare un sogno più che una persona concreta. Poi quando il sogno si attenua si scopre l’altro con tutti i suoi limiti, spesso pesanti e deludenti.
- Un amore può dirsi collaudato quando ha il coraggio di confrontarsi, fin dall’inizio, con la realtà particolare, limitata e quotidiana dell’amato.


Quarta regola
L’amore è un frutto che matura lentamente (Aristotele).

- L’amore non è mai qualcosa di definito e compiuto. E’ un processo non un prodotto. L’amore non è un edificio già ultimato ma un cantiere in perenne costruzione. Non è nemmeno solo questione di sentimento dal momento che l’emozione è instabile.
- L’amore è la volontà di camminare insieme verso una meta, la consapevolezza di costruire un edificio, forse modesto, ma in due, pietra su pietra. Ed è la percezione di una simpatia di fondo che permane nonostante tutto.


Quinta regola
Impara a vivere in due.

- Vivere in due significa passare dall’Io al Noi. Ciò richiede una formazione paziente e coraggiosa che induce a superare stili di vita anche buoni ma che escludono l’altro, ad andare oltre segretezze eccessive e mutismi, calcoli e progetti egoistici.
- Paradossalmente, per molti può essere più facile spendersi in modo anche eroico per un altro (“vivere per”) che condividerne sentimenti ed esperienze (“vivere con”).
- Questo perché noi difendiamo la nostra intimità, le nostre abitudini. E non è semplice trovare un punto di equilibrio fra conservazione degli spazi personali e spinta a fonderci, a legarci.
- Ma l’amore non esige l’annullamento della personalità ma l’apertura interattiva dei due mondi, l’ammissione serena di diversità immodificabili e di limiti da rispettare. La parola chiave non è identificazione (diventare l’altro) ma immedesimazione (condivisione di stati d’animo).
-“Amatevi vicendevolmente, - scrive Gibran – ma il vostro amore non sia una prigione. Lasciate piuttosto un mare ondoso tra le due sponde delle vostre anime. Poiché le colonne del tempio sono distanziate”.


. Sesta regola
Metti al centro l’altro.

- Quando sei con la persona amata, chiediti se stai sviluppando un atteggiamento "captativo" o "oblativo".
- L'attegiamento "captativo" ci porta ad usare l'altro come una preda da conquista, un oggetto libidico, un supporto della nostra identità... In questo caso tendiamo a prendere, ad esigere, a sfruttare la situazione. Senza rispetto per le esigenze dell'altro e senza assecondare la gruadulità evolutiva della relazione, ma forzandola secondo modelli artificiosi ed estranei a noi stessi.
- L'atteggiamento "oblativo" consiste, invece, nel metterci di fronte all'altro non come chi "prende" ma come chi "dona". L'altro non è uno strumento, in questo caso, ma un fine, un soggetto autonomo e compiuto, da rispettare come valore assoluto. Seguendo questo atteggiamento non siamo solo attratti, non vogliamo solo "bene", ma vogliamo anche "il bene" dell'altro, cioè la sua intima e coerente evoluzione. Solo questo è uno stile d'amore emotivamente libero e liberante. Costa vigilanza e controllo continuo ma dà molte soddisfazioni.
- Semplificando, quando sei con la tua ragazza/o, chiediti due cose:
Primo. Qual è lo stato psichico di lei. Come posso condividerlo?
Secondo. Di che cosa ha bisogno. Come posso farla contenta?

Settima regola
L’amore non è una tecnica.

- Il sentimento amoroso è una relazione viva, mutevole, dinamica. Non può essere ridotto a tipologie di linguaggio fisico, a posizioni particolari, a ricette erotiche. Non è la tecnica a creare Michelangelo ma il genio di Michelangelo a scoprire le tecniche adeguate.
- La cultura moderna più che liberarci, riguardo al sesso, ci ha ossessionati. Siamo passati dal tabù al feticcio, dimenticando che la sessualità non è l’obiettivo ma il mezzo, non è l’amore ma il linguaggio per comunicarlo. Al di fuori della persona, la sessualità rischia di diventare una variabile impazzita.
- Un rapporto che punta solo sul sesso, alla lunga, genera vuoto interiore, nausea, nevrosi e molto spesso inibizione da soprainvestimento. Molti impotenti sono tali per essersi fissati sullo strumento come un autista che guarda al volante anziché alla strada.
- Attento a non subire la scuola di una certa cultura mediatica che miscela sesso e violenza, creando emozioni sottilmente nevrotiche e difficilmente gestibili dalla nostra mente. Infatti se il sesso è simbiosi, tenerezza, come può essere sopruso, malintesa ostentazione di forza virile?
- Proprio Freud ha messo in luce che dentro il sentimento amoroso è presente non solo la spinta fusionale (libido) ma anche quella distruttiva (destruo). Ora, mentre una mente armonica, nella relazione amorosa, riesce tranquillamente a marginalizzare impulsi aggressivi, un individuo nevrotizzato, invece, vi soggiace. Ha scritto Erich Fromm che solo il nevrotico riesce a separare il sesso dall’amore.
- Educa il tuo cuore a sentimenti di dolcezza, poesia, delicatezza. Infatti, per la donna che non abbia subito iniziazioni particolari, gran parte dell’emozione sessuale risiede proprio nella tenerezza, nel sentirsi contenuta, protetta, sicura.



 

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UN SORRISO

Un sorriso

Un sorriso non costa niente e produce molto arrichisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo da.
Dura un solo istante,
ma talvolta il suo ricordo è eterno.
Nessuno è così ricco da poter farne a meno,
nessuno è abbastanza povero da non meritarlo.
Crea la felicità in casa,
è il segno tangibile dell'amicizia,
un sorriso da riposo a chi è stanco,
rende coraggio ai più scoraggiati,
non può essere comprato, ne prestato, ne rubato,
perchè è qualcosa di valore solo nel momento in cui viene dato.
E se qualche volta incontrate qualcuno
che non sa più sorridere,
siate generoso,dategli il vostro,
perchè nessuno ha mai bisogno di un sorriso
quanto colui che non può regalarne ad altri.

 

POESIA

Desiderata
Procedi con calma
tra il frastuono e la fretta
e ricorda quale pace possa
esservi nel silenzio.
Per quanto puoi, senza cedimenti,
mantieniti in buoni rapporti con tutti.
Esponi la tua opinione,
con tranquilla chiarezza,
e ascolta gli altri: pur se noiosi e incolti,
hanno anch'essi una loro storia.
Evita le persone volgari e prepotenti:
costituiscono un tormento per lo spirito.
Se insisti nel confrontarti con gli altri,
rischi di diventare borioso e amaro,
perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te.
Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti.
Mantieni interesse per la tua professione,
per quanto umile: essa costituisce,
un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo.
Usa prudenza nei tuoi affari,
perché il mondo è pieno d'inganni.
Ma questo non ti renda cieco a quanto vi è di virtù:
molti sono coloro che
perseguono alti ideali
e dovunque la vita è colma di eroismo.
Sii te stesso.
Soprattutto non fingere negli affetti.
Non ostentare cinismo verso l'amore,
perché,
pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità,
esso resta perenne come il sempreverde.
Accetta docile la saggezza dell'età,
lasciando con serenità le cose della giovinezza.
Coltiva la forza la forza d'animo,
per difenderti nelle calamità improvvise.
Ma non tormentarti con delle fantasie:
molte paure nascono da stanchezza e
solitudine.
Al di là di una sana disciplina,
sii tollerante con te stesso.
Tu sei figlio dell'universo
non meno degli alberi e delle stelle,
ed hai pieno
diritto d'esistere.
E, convinto o non convinto che tu ne sia,
non v'è dubbio che l'universo
si stia evolvendo a dovere.
Perciò sta' in pace con Dio,
qualunque sia il concetto che hai di Lui.
E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni,
nella chiassosa confusione dell'esistenza,
mantieniti in pace col tuo spirito.
Nonostante i tuoi inganni,
travagli e sogni infranti,
questo è pur sempre
un mondo meraviglioso.
Sii prudente.
Sforzati d'essere felice.

 

Per Lui
1. Parlale di te, sii spontaneo e sincero, lei lo capirà.
2. Chiedile di lei, cerca di capire cosa cerca.
3. Falla ridere!!!
4. Falle capire che ti piace, con piccoli gesti e parole gentili.
5. Alterna presenza a momenti di "sparizione", le farai notare la differenza e niente sarà scontato
6. Prendila in giro con dolcezza, le piacerà.
7. Sii galante: al di là dell’autonomia e delle dichirazioni d'indipendenza delle donne di oggi, amano sempre la galanteria.
8. Rassicurala nei momenti di intimità.
9. Accettala per quella che è, senza cercare di trasformarla a tuo piacimento
10. Falle sentire che sei fiero di lei.

NON fare mai:
1. Non aggredirla mai verbalmente.
2. Non essere volgare, né a parole né a gesti.
3. Non fare confronti fra lei e le tue ex.
4. Non dirle "ti amo" dopo pochi giorni.
5. Non essere possessivo, lei non è un oggetto.
6. Non guardare altre donne mentre parli con lei.
7. Non mentirle, se ne accorgerà.
8. Non impedirle di vedere i suoi amici.
9. Non cercare di cambiare i suoi ritmi e le sue abitudini.
10. Non impedirle di coltivare amicizie nuove, evita le critiche ai suoi vecchi amici.

Per Lei

1. Sii dolce.
2. Sappi stargli vicino nei momenti di crisi, dimostragli la tua forza.
3. Accetta le sue insicurezze, fagli capire che ti piacciono anche le sue debolezze.
4. Ascoltalo, ricevi le sue confidenze, devi essere la sua amica prima di ogni altra cosa.
5. Fallo ridere.
6. Alterna la donna alla bambina, lo confonderai, ma gli piacerà.
7. Stupiscilo con idee ed iniziative originali.
8. Lasciati guidare, ma sii anche decisa nelle tue scelte.
9. Sii indipendente, per che non ti consideri un peso ma un valore nella sua vita.
10. Fagli sentire che per te è il migliore.

NON fare mai:
1. Non chiedergli cosa sta pensando ogni volta che sta in silenzio per un pò..
2. Non pretendere che ti accompagni a fare acquisti.
3. Non lamentarti di tutto solo per essere consolata.
4. Non imporgli i tuoi gusti, lui ha una personalità.
5. Non parlargli dell’intimità vissuta con altri uomini.
6. Non essere volgare, mai.
7. Non contraddirlo con arroganza in pubblico.
8. Non criticarlo gratuitamente.
9. Non parlare male dei suoi amici.
10. Non esserci sempre e comunque, fagli sentire anche la tua mancanza.
 

 
 
 

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