Creato da teneramente_sara il 10/06/2007
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Post N° 11

Post n°11 pubblicato il 12 Giugno 2007 da teneramente_sara

Dolcissima Serata a Tutti...............

 
 
 

Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 12 Giugno 2007 da teneramente_sara

COME MIGLIORARE IL RAPPORTO DI COPPIA

Dolci, teneri, arroganti, insopportabili, un po’ orsi, a volte infantili. Lunatici, libertini, narcisisti e insicuri, insomma bisogna prendere atto che l’universo maschile è abbastanza complicato e al contrario di  quello che comunemente si pensa anche le donne devono faticare molto per capire cosa un uomo possa gradire…

Certo conquistare un uomo è già una grande impresa, ma riuscire a mantenere viva la passione dei primi periodi e conservare sempre lo stesso immutato interesse per l’altro diventa ancora più difficile e richiede molto impegno da parte di entrambi..

Prima di tutto è indispensabile cercare sempre di mantenere vivo il rapporto con iniziative che portino vivacità, novità nella vita di coppia. Porsi nell’ottica del cambiamento può essere un ottimo antidoto contro la routine e la noia, che fanno deteriorare un rapporto impoverendolo giorno dopo giorno. Non solo stupire ma anche accettare di modificare alcuni comportamenti o atteggiamenti per il bene o per piacere del partner, possono risultare benefici, e necessari per sviluppare capacità di adattamento reciproco e trovare l’armonia.

Intuire i bisogni reciproci e soddisfarli è una tattica da attuare, poiché crea una sorta di circolo per cui il partner che nota il comportamento dell’altro volto a dargli piacere a sua volta si sente più bendisposto nei suoi confronti a ricontracambiare.

La chiarezza è una carta vincente da giocare: importantissimo è fornire sempre informazioni precise su come vorremmo che il partner si comportasse nei nostri confronti e gratificarlo sempre quando assume comportamenti corretti, questo aumenterà le probabilità che l’atteggiamento si ripeta.

Manifestare affetto, sollecitudine, calore, senza dare mai niente per scontato; essere sensibili ed empatici,  attenti ai timori e alle difficoltà dell’altro è essenziale per assicurare all’altro attenzione, protezione e  presenza, facendogli sentire la nostra presenza.

Coltivare l’intimità ovviamente non deve essere un aspetto trascurabile….non solo rivelarsi segreti, confidenze, fare insieme le piccole cose di ogni giorno, ma anche vivere la vostra sessualità

Da un sondaggio svolto dalla società “Arché” su un campione di 500 uomini, dai 18 ai 35 anni, pubblicata sul mensile Cosmopolitan si è evinto quello che l’uomo ama fare, vedere e sentire sotto le lenzuola.

Per la posizione preferita: il 40% dei ventenni e il 38% dei trentenni ha rivelato di prediligere quella del “missionario”. Al secondo posto nella speciale classifica di gradimento c’è quella con lei sopra..

La durata del rapporto per il 45% dei ventenni, meno di 20 minuti; per il 53,3% dei trentenni, dai 30 ai 60 minuti.

L’indumento intimo che fa impazzire gli uomini: il 34% degli intervistati ha ammesso di eccitarsi alla vista di un tanga, mentre il 26,7% ha votato per un baby-doll trasparente. I trentenni perdono facilmente la testa al cospetto di una calza autoreggente.

Quello che proprio non sopportano gli uomini è che la partner accenda la tv o la sigaretta subito dopo aver fatto l’amore.

Comunque sia l’importante è fare in modo che anche la passione non si esaurisca nella prima volta, ma continui sempre ad essere alimentata.

L’obiettivo primario che tutte le coppie dovrebbero porsi è quello di vivacizzare e variare l’attività sessuale a mano a mano che aumenta l’esperienza dell’altro, migliora la conoscenza del corpo, delle emozioni e dell’energia della persona amata.

Per mantenere vivo il desiderio e la passione, bisogna imparare a tenere accesa IN NOI l’energia sessuale amare e metterci tanto impegno!

 
 
 

Post N° 9

Post n°9 pubblicato il 11 Giugno 2007 da teneramente_sara

LE REGOLE DELL’AMORE

Prima regola
- L’amore non è una scelta.

- La scelta dell’altro non è casuale, anche quando sembra tale. E’ l’incontro con qualcuno già conosciuto, già presente in noi. Chi si innamora, in fondo, non si sceglie, come non si sceglie chi si guarda allo specchio. Si riflette.
- L’altro rappresenta il nostro Sé profondo, la proiezione di uno schema mentale costruito in base a modelli umani interiorizzati: figure genitoriali, insegnanti, amici, compagni, divi dello spettacolo... Su ogni relazione che nasce aleggia sempre una domanda: “Perché, fra tanti, ho scelto proprio te?”.
- E allora? Come afferma Gibran, “Quando l’amore vi fa cenno, seguitelo, benché le sue strade siano aspre e scoscese”. Se segui l'istinto profondo sei nel giusto. Se segui invece stereotipi di moda o criteri eteronomi al sentimento amoroso (la persona ricca, la bellezza iperbolica, la preda da mostrare...) hai molte probabilità di sbagliare.


Seconda regola
Non bruciare l’amore verde.

- C’è una fase dell’amore che coincide con l’idealizzazione dell’amato. Solo l’innamorato può cogliere l’identità profonda dell’altro. E’ un’operazione che ha molto dell’invenzione, della creazione. C’è qualcosa di divino in questa rivelazione all’altro del suo mistero nascosto, della sua immagine immanente. Né il padre o la madre, né l’amico più intimo, possiedono tale potere.
- Si tratta di una fase entusiastica, o “statu nascenti”, che fa vibrare l’anima, prima ancora che il corpo. Ciò rende forte il desiderio di dialogare, di raccontarsi, di esplorare l’universo interiore dell’altro.
- Occorre, però, non mortificare tale dinamica, non stroncarla con frettolosi desideri di linguaggi fisici intensi o di sessualità agita e totale, in base a stereotipi di moda. Per questa fase, infatti, vale la regola: insisti sulla gioia, che è vibrazione dello spirito, ed avrai anche il piacere, che è vibrazione del corpo.


Terza regola
Ama l’altro, non l’amore.

- Uno dei rischi degli innamorati, specie delle ragazze, è di amare un sogno più che una persona concreta. Poi quando il sogno si attenua si scopre l’altro con tutti i suoi limiti, spesso pesanti e deludenti.
- Un amore può dirsi collaudato quando ha il coraggio di confrontarsi, fin dall’inizio, con la realtà particolare, limitata e quotidiana dell’amato.


Quarta regola
L’amore è un frutto che matura lentamente (Aristotele).

- L’amore non è mai qualcosa di definito e compiuto. E’ un processo non un prodotto. L’amore non è un edificio già ultimato ma un cantiere in perenne costruzione. Non è nemmeno solo questione di sentimento dal momento che l’emozione è instabile.
- L’amore è la volontà di camminare insieme verso una meta, la consapevolezza di costruire un edificio, forse modesto, ma in due, pietra su pietra. Ed è la percezione di una simpatia di fondo che permane nonostante tutto.


Quinta regola
Impara a vivere in due.

- Vivere in due significa passare dall’Io al Noi. Ciò richiede una formazione paziente e coraggiosa che induce a superare stili di vita anche buoni ma che escludono l’altro, ad andare oltre segretezze eccessive e mutismi, calcoli e progetti egoistici.
- Paradossalmente, per molti può essere più facile spendersi in modo anche eroico per un altro (“vivere per”) che condividerne sentimenti ed esperienze (“vivere con”).
- Questo perché noi difendiamo la nostra intimità, le nostre abitudini. E non è semplice trovare un punto di equilibrio fra conservazione degli spazi personali e spinta a fonderci, a legarci.
- Ma l’amore non esige l’annullamento della personalità ma l’apertura interattiva dei due mondi, l’ammissione serena di diversità immodificabili e di limiti da rispettare. La parola chiave non è identificazione (diventare l’altro) ma immedesimazione (condivisione di stati d’animo).
-“Amatevi vicendevolmente, - scrive Gibran – ma il vostro amore non sia una prigione. Lasciate piuttosto un mare ondoso tra le due sponde delle vostre anime. Poiché le colonne del tempio sono distanziate”.


. Sesta regola
Metti al centro l’altro.

- Quando sei con la persona amata, chiediti se stai sviluppando un atteggiamento "captativo" o "oblativo".
- L'attegiamento "captativo" ci porta ad usare l'altro come una preda da conquista, un oggetto libidico, un supporto della nostra identità... In questo caso tendiamo a prendere, ad esigere, a sfruttare la situazione. Senza rispetto per le esigenze dell'altro e senza assecondare la gruadulità evolutiva della relazione, ma forzandola secondo modelli artificiosi ed estranei a noi stessi.
- L'atteggiamento "oblativo" consiste, invece, nel metterci di fronte all'altro non come chi "prende" ma come chi "dona". L'altro non è uno strumento, in questo caso, ma un fine, un soggetto autonomo e compiuto, da rispettare come valore assoluto. Seguendo questo atteggiamento non siamo solo attratti, non vogliamo solo "bene", ma vogliamo anche "il bene" dell'altro, cioè la sua intima e coerente evoluzione. Solo questo è uno stile d'amore emotivamente libero e liberante. Costa vigilanza e controllo continuo ma dà molte soddisfazioni.
- Semplificando, quando sei con la tua ragazza/o, chiediti due cose:
Primo. Qual è lo stato psichico di lei. Come posso condividerlo?
Secondo. Di che cosa ha bisogno. Come posso farla contenta?

Settima regola
L’amore non è una tecnica.

- Il sentimento amoroso è una relazione viva, mutevole, dinamica. Non può essere ridotto a tipologie di linguaggio fisico, a posizioni particolari, a ricette erotiche. Non è la tecnica a creare Michelangelo ma il genio di Michelangelo a scoprire le tecniche adeguate.
- La cultura moderna più che liberarci, riguardo al sesso, ci ha ossessionati. Siamo passati dal tabù al feticcio, dimenticando che la sessualità non è l’obiettivo ma il mezzo, non è l’amore ma il linguaggio per comunicarlo. Al di fuori della persona, la sessualità rischia di diventare una variabile impazzita.
- Un rapporto che punta solo sul sesso, alla lunga, genera vuoto interiore, nausea, nevrosi e molto spesso inibizione da soprainvestimento. Molti impotenti sono tali per essersi fissati sullo strumento come un autista che guarda al volante anziché alla strada.
- Attento a non subire la scuola di una certa cultura mediatica che miscela sesso e violenza, creando emozioni sottilmente nevrotiche e difficilmente gestibili dalla nostra mente. Infatti se il sesso è simbiosi, tenerezza, come può essere sopruso, malintesa ostentazione di forza virile?
- Proprio Freud ha messo in luce che dentro il sentimento amoroso è presente non solo la spinta fusionale (libido) ma anche quella distruttiva (destruo). Ora, mentre una mente armonica, nella relazione amorosa, riesce tranquillamente a marginalizzare impulsi aggressivi, un individuo nevrotizzato, invece, vi soggiace. Ha scritto Erich Fromm che solo il nevrotico riesce a separare il sesso dall’amore.
- Educa il tuo cuore a sentimenti di dolcezza, poesia, delicatezza. Infatti, per la donna che non abbia subito iniziazioni particolari, gran parte dell’emozione sessuale risiede proprio nella tenerezza, nel sentirsi contenuta, protetta, sicura.



 

 
 
 

Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 11 Giugno 2007 da teneramente_sara

“Sesso e amore tra un drink e in caffè portami a …….cena”

 

Nella civiltà greca così come in quella romana si riteneva che alcune pietanze fossero in grado di aumentare le virtù amorose.

Il termine “Afrodisiaco” prende il nome da “Afrodite” ,dea dell’amore,e sta ad indicare quella sostanza capace di eccitare o esaltare lo stimolo sessuale.
I greci a tale scopo consigliavano : tartufo,miele,pesce,crostacei,uova,storione,cipolle.

Il modo con cui tutti questi cibi e spezie vengono associati e preparati è fondamentale per conservare il loro potere afrodisiaco. Per conquistare il partner è quindi molto importante curare, oltre agli ingredienti, anche la presentazione del piatto ed i suoi aromi

 

Ogni cena può essere quella giusta, non occorre aspettare San Valentino per far vivere appieno il connubio cibo e passione.

Sui cibi afrodisiaci, su cui si è sviluppata, tra leggenda e realtà, una letteratura vasta e antichissima: il termine afrodisiaco fu coniato dai greci già nel V secolo avanti Cristo, dal nome della Dea dell’amore Afrodite, per indicare le sostanze capaci di esaltare lo stimolo e il potere sessuale.

Questo aggettivo è stato attribuito, nel corso dei secoli, alle sostanze più disparate: radici di mandragola, cipolle, tartufi, miele, uova, pesci e crostacei, perfino organi genitali di lupo e di cervo. Alcuni alimenti, poi, sono stati considerati afrodisiaci solo per la loro provenienza esotica, come il corno di rinoceronte, le pinne di pescecane e i testicoli di tigre.

Inutile partire per lo zoo armati di coltello, molte di queste sono credenze popolari. Ma se stavate progettando una cenetta di San Valentino a lume di candela non scoraggiatevi: le proprietà afrodisiache di alcuni alimenti sono riconosciute anche da studi medici e scientifici.

«Ci sono alimenti», spiega la sessuologa Ava Cadell, «che contengono sostanze in grado di agire psicologicamente sul corpo. Non tutti, però, producono le stesse reazioni, quindi bisogna saperli associare correttamente a fasi diverse».

Insomma, ogni afrodisiaco ha il suo momento.
Per un primo appuntamento a effetto ci sono i cibi da flirt, che contengono sostanze chimiche e ormoni in grado di stimolare la sicurezza di sé e di abbassare le inibizioni.

L’ ideale è il peperoncino, afrodisiaco per antonomasia: stimola la circolazione ed è ricco di vitamina E, responsabile della fecondità e della potenza sessuale. La banana contiene invece sostanze chimiche che compiono un effetto stimolante sul cervello, predisponendo alle relazioni interpersonali.

Se la serata veleggia nella direzione giusta, si può passare alla fase successiva con i cibi da seduzione, come le ostriche e il cioccolato, che rilasciano testosterone e aumentano l’afflusso di sangue ai genitali.
In questi alimenti, oltre al contenuto, agisce anche la funzione visiva e di richiamo esercitata dalla forma e dal colore.
ANICE

 

L'anice è un afrodisiaco molto popolare e dai mille usi. Fu utilizzato come cibo afrodisiaco già dai Greci e dai Romani che gli attribuirono speciali poteri. Masticare i semi di anice dovrebbe quindi contribuire a rinvigorire i propri desideri sessuali.

 

PIETANZE AFRODISIACHE

 

ASPARAGI

 Grazie anche al suo aspetto, l'asparago è da sempre considerato un alimento afrodisiaco

 

AVOCADO

 Gli antichi Atzechi chiamavano l'avocado "l'albero testicolo", anche a causa della forma del frutto.

 

CAVIALE

 E' un cibo ricco di zinco, un minerale essenziale per la formazione dello sperma.

 

CHAMPAGNE

 La fama ed il prestigio di questo vino, associato all'azione inibitoria ed eccitante dell'alcol, è ciò che serve per dare un tocco di romanticità e sensualità alla serata

 

CACAO e CIOCCOLATO

 Per gli Atzechi era il cibo degli dei. Il cioccolato, quello buono, è ricco di antiossidanti e sostanze eccitanti come la teobromina e la feniletilamina

 

FICO

 Utilizzato dagli antichi Greci per celebrare i raccolti durante un rito propiziatorio a sfondo sessuale

 

MANDORLA

 Forma e ricchezza in nutrienti fanno della mandorla un altro cibo dalle presunte proprietà afrodisiache

 

PEPERONCINO

 Spezia molto conosciuta ed apprezzata grazie anche alle sue presunte proprietà afrodisiache. Grazie ad alcune sostanze in esso contenute il peperoncino stimola la vasodilatazione periferica aumentando l'afflusso di sangue  agli organi genitali. Per questo motivo il peperoncino è con tutta probabilità l'alimento che più di ogni altro possiede delle reali basi scientifiche sui cui si fondano le sue proprietà afrodisiache.

Un consumo eccessivo di peperoncino è controindicato a chi soffre di acidità di stomaco, ulcera e gastroenteriti

 

OSTRICHE E MOLLUSCHI

 Conosciuti ed apprezzati sin dai romani per le loro proprietà afrodisiache, sono inoltre molto ricchi di nutrienti e minerali. Possono essere consumati con una certa tranquillità anche da chi soffre di colesterolo alto (stando comunque attenti a non esagerare).

 

ZAFFERANO

 Ingrediente classico del risotto alla Milanese è conosciuto come alimento sedativo ed emmenagogo (indicato in caso di dolori mestruali). Alcuni attribuiscono a questa pianta originaria dell'Asia anche spiccate proprietà afrodisiache

 

A questo punto una felice conclusione della serata dovrebbe essere assicurata… ma attenti agli errori: zucchine e altri cibi ricchi di potassio hanno un effetto miorilassante da evitare, mentre cibi in scatola, selvaggina, carni rosse e formaggi grassi richiedono una digestione laboriosa, che ostacola la vascolarizzazione e l’irrorazione dei vasi sanguigni essenziali nell’atto sessuale.
Pasta al pesto e mele cotte hanno invece proprietà sedative.
Uomo avvisato…


 
 
 

Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 11 Giugno 2007 da teneramente_sara

I bambini imparano ciò che vivono

I bambini imparano ciò che vivono.

Se un bambino vive nella critica impara a condannare.

Se un bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire.

Se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido.

Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole.

Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente.

Se un bambino vive nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia.

Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia.

Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede.

Se un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi.

Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo.

Doret's Law Nolte

 
 
 

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UN SORRISO

Un sorriso

Un sorriso non costa niente e produce molto arrichisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo da.
Dura un solo istante,
ma talvolta il suo ricordo è eterno.
Nessuno è così ricco da poter farne a meno,
nessuno è abbastanza povero da non meritarlo.
Crea la felicità in casa,
è il segno tangibile dell'amicizia,
un sorriso da riposo a chi è stanco,
rende coraggio ai più scoraggiati,
non può essere comprato, ne prestato, ne rubato,
perchè è qualcosa di valore solo nel momento in cui viene dato.
E se qualche volta incontrate qualcuno
che non sa più sorridere,
siate generoso,dategli il vostro,
perchè nessuno ha mai bisogno di un sorriso
quanto colui che non può regalarne ad altri.

 

POESIA

Desiderata
Procedi con calma
tra il frastuono e la fretta
e ricorda quale pace possa
esservi nel silenzio.
Per quanto puoi, senza cedimenti,
mantieniti in buoni rapporti con tutti.
Esponi la tua opinione,
con tranquilla chiarezza,
e ascolta gli altri: pur se noiosi e incolti,
hanno anch'essi una loro storia.
Evita le persone volgari e prepotenti:
costituiscono un tormento per lo spirito.
Se insisti nel confrontarti con gli altri,
rischi di diventare borioso e amaro,
perché sempre esisteranno individui migliori e peggiori di te.
Godi dei tuoi successi e anche dei tuoi progetti.
Mantieni interesse per la tua professione,
per quanto umile: essa costituisce,
un vero patrimonio nella mutevole fortuna del tempo.
Usa prudenza nei tuoi affari,
perché il mondo è pieno d'inganni.
Ma questo non ti renda cieco a quanto vi è di virtù:
molti sono coloro che
perseguono alti ideali
e dovunque la vita è colma di eroismo.
Sii te stesso.
Soprattutto non fingere negli affetti.
Non ostentare cinismo verso l'amore,
perché,
pur di fronte a qualsiasi delusione e aridità,
esso resta perenne come il sempreverde.
Accetta docile la saggezza dell'età,
lasciando con serenità le cose della giovinezza.
Coltiva la forza la forza d'animo,
per difenderti nelle calamità improvvise.
Ma non tormentarti con delle fantasie:
molte paure nascono da stanchezza e
solitudine.
Al di là di una sana disciplina,
sii tollerante con te stesso.
Tu sei figlio dell'universo
non meno degli alberi e delle stelle,
ed hai pieno
diritto d'esistere.
E, convinto o non convinto che tu ne sia,
non v'è dubbio che l'universo
si stia evolvendo a dovere.
Perciò sta' in pace con Dio,
qualunque sia il concetto che hai di Lui.
E quali che siano i tuoi affanni e aspirazioni,
nella chiassosa confusione dell'esistenza,
mantieniti in pace col tuo spirito.
Nonostante i tuoi inganni,
travagli e sogni infranti,
questo è pur sempre
un mondo meraviglioso.
Sii prudente.
Sforzati d'essere felice.

 

Per Lui
1. Parlale di te, sii spontaneo e sincero, lei lo capirà.
2. Chiedile di lei, cerca di capire cosa cerca.
3. Falla ridere!!!
4. Falle capire che ti piace, con piccoli gesti e parole gentili.
5. Alterna presenza a momenti di "sparizione", le farai notare la differenza e niente sarà scontato
6. Prendila in giro con dolcezza, le piacerà.
7. Sii galante: al di là dell’autonomia e delle dichirazioni d'indipendenza delle donne di oggi, amano sempre la galanteria.
8. Rassicurala nei momenti di intimità.
9. Accettala per quella che è, senza cercare di trasformarla a tuo piacimento
10. Falle sentire che sei fiero di lei.

NON fare mai:
1. Non aggredirla mai verbalmente.
2. Non essere volgare, né a parole né a gesti.
3. Non fare confronti fra lei e le tue ex.
4. Non dirle "ti amo" dopo pochi giorni.
5. Non essere possessivo, lei non è un oggetto.
6. Non guardare altre donne mentre parli con lei.
7. Non mentirle, se ne accorgerà.
8. Non impedirle di vedere i suoi amici.
9. Non cercare di cambiare i suoi ritmi e le sue abitudini.
10. Non impedirle di coltivare amicizie nuove, evita le critiche ai suoi vecchi amici.

Per Lei

1. Sii dolce.
2. Sappi stargli vicino nei momenti di crisi, dimostragli la tua forza.
3. Accetta le sue insicurezze, fagli capire che ti piacciono anche le sue debolezze.
4. Ascoltalo, ricevi le sue confidenze, devi essere la sua amica prima di ogni altra cosa.
5. Fallo ridere.
6. Alterna la donna alla bambina, lo confonderai, ma gli piacerà.
7. Stupiscilo con idee ed iniziative originali.
8. Lasciati guidare, ma sii anche decisa nelle tue scelte.
9. Sii indipendente, per che non ti consideri un peso ma un valore nella sua vita.
10. Fagli sentire che per te è il migliore.

NON fare mai:
1. Non chiedergli cosa sta pensando ogni volta che sta in silenzio per un pò..
2. Non pretendere che ti accompagni a fare acquisti.
3. Non lamentarti di tutto solo per essere consolata.
4. Non imporgli i tuoi gusti, lui ha una personalità.
5. Non parlargli dell’intimità vissuta con altri uomini.
6. Non essere volgare, mai.
7. Non contraddirlo con arroganza in pubblico.
8. Non criticarlo gratuitamente.
9. Non parlare male dei suoi amici.
10. Non esserci sempre e comunque, fagli sentire anche la tua mancanza.
 

 
 
 

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