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12)Nuove strategie? – Pantano

Post n°68 pubblicato il 29 Marzo 2013 da daleggere

12)Nuove  strategie? – Pantano

Venerdì santo poi Pasqua e Napolitano consulta nuovamente tutte le forze politiche, questo perché Bersani non ha i numeri per andare avanti o meglio le formazioni che lo potevano “fiduciare” gli hanno imposto condizioni “inacettabili”. M5S ha detto no e questo è il dato importante nella logica della formazione del governo perché di quei voti Bersani ne ha assoluto bisogno per, a suo dire, attuare  la riforma della legge elettorale, il taglio dei costi della politica ecc. e tenere lontano Berlusconi e un’alleanza con il Pdl. La risposta è stata, con la diretta streaming forse anche perché così Grillo poteva “controllare” i suoi, “no”. Ora noi siamo immersi nella peggior crisi recessiva dal dopoguerra ad oggi e assistiamo ad un balletto (se non fosse per il dramma dell’Italia) anche divertente, una Commedia all’italiana con finale  ancora a sorpresa.

In realtà una spiegazione di quello che vuole Beppe Grillo non c’è, il rifiuto a titolo definitivo non spiega dove vuole portare il paese, come se volesse ignorare le inevitabili conseguenze delle sue parole. Ci sarà anche una responsabilità oggettiva del “Movimento  5 stelle” di ciò che sarà dell’Italia, è inevitabile. Se Bersani ha spinto noi tutti nel pantano delle consultazioni senza reali possibilità è altrettanto vero che non si possono prospettare soluzioni altrettanto impraticabili sapendo che non saranno mai percorribili. Ignorare le conseguenze esponenziali di ogni atto non è più possibile.

Napolitano a parer mio, data l’emergenza, dopo il fallimento delle elezioni il cui esito non ha dato una soluzione di governo chiaro, doveva affidare l’incarico esplorativo ad altro esponente del PD, era possibile farlo? Era possibile fare dieci giorni fa ciò che si appresta a fare ora? O meglio, altra persona poteva avere più chances senza cadere nelle "condizioni inaccettabili" a cui ha fatto riferimento Bersani? Noi cittadini ora siamo costretti a pensare di essere merce di scambio e che sulla nostra testa si giochi una partita che va dal “Legittimo impedimento” all’insulto via web alle eterne consultazioni e, dio non voglia,  che ci chiedano di tornare a votare. Siamo sicuri che non si affacci sulla scena italiana altra forza politica ancora più devastante di quelle già esistenti, e allora cosa si farà?

Napolitano oggi alle 11 inizierà le consultazioni, aspettiamoci di tutto o almeno la primavera che tarda ad arrivare.

Franco Negro

 
 
 

BEPPE FENOGLIO NELL’ARTE

Post n°67 pubblicato il 27 Marzo 2013 da daleggere

Comunicato stampa        26 marzo 2013 

BEPPE FENOGLIO NELL’ARTE

Inaugurazione mercoledì 27 marzo alle ore 16,30 negli spazi di “Casa Fenoglio”

 

Continuano le iniziative dell’Associazione Centro Studi di Letteratura, Storia, Arte e Cultura Beppe Fenoglio  e del Centro di Documentazione “Beppe Fenoglio” della Fondazione Ferrero per ricordare lo scrittore partigiano.

 

Nell’anno in cui ricorre il cinquantenario della sua morte prematura, l’Associazione, riprendendo un’idea iniziale del Centro di Documentazione “Beppe Fenoglio” della Fondazione Ferrero, ha deciso di istituire il Progetto Fenoglio nell’arte invitando periodicamente artisti ad esprimere la propria creatività - utilizzando la pittura o la scultura - sul tema Ritratto di Beppe Fenoglio. L’occasione dell’incarico ad un artista potrà essere un anniversario, una ricorrenza o un’occasione particolare riguardante la vita e l’opera di Beppe Fenoglio.

 

“L’intenzione - spiega Giulio Parusso, direttore del Centro Studi - è quella di avviare in collaborazione con il Centro di Documentazione “Beppe Fenoglio” della Fondazione Ferrero una riflessione sul concetto di ritratto inteso come rappresentazione figurativa di Beppe Fenoglio, ma anche il suo rapporto con luoghi e spazi fisici, senza sottovalutare una dimensione introspettiva emersa dal suo lavoro di scrittore”.

 

Per la prima edizione l’artista è stato individuato dal Consiglio direttivo del Centro Studi “Beppe Fenoglio”, ma dal momento in cui sarà avviato il “Progetto Fenoglio nell’arte” enti, associazioni e privati potranno segnalare al Centro Studi Beppe Fenoglio uno o più artisti allegando un curriculum che ne dimostri l’idoneità al regolamento. La scelta fra i candidati proposti sarà effettuata da una Commissione composta da un rappresentante del Centro Studi “Beppe Fenoglio” e dagli artisti che hanno partecipato alle precedenti edizioni. L’artista prescelto per la realizzazione dell’opera sarà premiato con l’edizione speciale di un’opera di Fenoglio e 24 bottiglie di Barolo DOCG di annate particolari scelte dal Consorzio di Tutela.

 

L’inaugurazione del progetto artistico è stata affidata all’albese Valerio Berruti. Classe 1977, nel 2009 era il più giovane artista invitato alla 53a Biennale di Venezia, dove ha presentato una video animazione, composta da 600 disegni affrescati con la musica di Paolo Conte. Recentemente ha tenuto una mostra personale al Pola Museum di Tokyo dal titolo Kizuna con una colonna sonora appositamente scritta da Ryuichi Sakamoto. Kizuna è diventato un progetto benefico per la ricostruzione del Giappone dopo la sua devastazione dal terremoto. Nel 2012 Berruti ha vinto il premio internazionale Luci d'artista e ha realizzato un’opera permanente di land art alla Nirox Foundation di Johannesburg.

 

L’opera di Berruti - insieme ad una piccola mostra di ritratti di Beppe Fenoglio realizzati da artisti quali Libero Nada, Flavio Costantini, Edmondo Maneglia, Giuseppe Braghiroli, Massimo Ricci, Rossella Vaerini e le opera di Piero Simondo e Tullio Pericoli di proprietà del Centro di Documentazione “Beppe Fenoglio” della Fondazione Ferrero - sarà inaugurata mercoledì 27 marzo alle ore 16,30 negli spazi di “Casa Fenoglio” al secondo piano del Centro Studi. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 30 maggio dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, il sabato dalle 9 alle 12. Potranno essere prenotate visite negli altri giorni.

 

L’iniziativa fa parte degli eventi della Primavera di Bellezza promossa dalla città di Alba in collaborazione con vari enti tra cui il Centro Studi Beppe Fenoglio ed il Centro di Documentazione “Beppe Fenoglio” della Fondazione Ferrero.

 

 

Centro Studi Beppe Fenoglio

tel. 0173  364623

info@centrostudibeppefenoglio.it

www.centrostudibeppefenoglio.it

 

 

Ufficio Stampa

tel. 0173  292248 - 333 8727763

alba@comune.alba.cn.it

info.cultura@comune.alba.cn.it

 
 
 

Politica italiana

Post n°66 pubblicato il 26 Marzo 2013 da daleggere

10) Nuove strategie

Forse da questa sera si capirà se esiste una via d’uscita per evitare le elezioni anticipate che non ci possiamo permettere. Una via di uscita che tolga il paese dallo stallo in cui ci troviamo ma quello che servirebbe è un governo forte con un forte mandato popolare che lavori sui cambiamenti radicali di cui abbiamo bisogno ma che difficilmente avremo in questa prima fase della legislatura. Il lavoro, nuovi accordi fiscali con i partner dell’eurozona, la riforma del fisco, leggi contro la corruzione, la legge elettorale, i conflitti di interesse . In queste ore stiamo constatando che in democrazia , viva la democrazia, quando si prospettano novità sostanziali i tempi sembrano dilatarsi ma i principi fondativi dell’Italia e anche dell’Unione Europea impongono passaggi e procedure di garanzia. In questi momenti, in cui stare a fianco dell’Italia sembra un’impresa, bisogna a parer mio responsabilmente e idealmente accompagnare la forza delle istituzioni e dei passaggi democratici.

franco negro

 
 
 

7) La guerra dei Volenterosi

Post n°65 pubblicato il 21 Marzo 2013 da daleggere

7) Nuove strategie - estero -

Ieri 20 marzo iniziava la guerra dei “Volenterosi” era il 2003: Guerra all’Iraq di Saddam!

George Bush con l’esercito degli Stati Uniti insieme all’Australia, la Polonia, la Spagna, l’Italia e altri,  invade l’Iraq giustificando la cosiddetta “guerra preventiva” con il cercare armi, peraltro mai trovate, di distruzione di massa. L’imperativo era “Esportare la democrazia”. Bush diceva che “per proteggere la libertà in America bisogna proteggere la libertà ovunque”, e che non si poteva più “barattare la stabilità con la libertà”.

La risoluzione che approvò l’intervento militare fu votata da tutti i repubblicani e da metà dei democratici. Altro “grande” a decidere l’intervento fu Tony Blair primo ministro britannico, e nonostante la mancanza di un’autorizzazione formale da parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, 200.000 soldati vennero mandati in Iraq. Oggi il paese non pare “pacificato” e le scarse notizie e la poca voglia da parte dei media di tornare sull’argomento non ci informano sui quasi quotidiani attentati che avvengono nel paese.

Questo in Italia; diverso è negli Stati Uniti dove i giornali hanno dedicato ampi approfondimenti sui 10 anni di guerra in Iraq. L’invasione dell’Iraq, che si proponeva di rafforzare il ruolo delle imprese, comprese quelle  irachene, con la realizzazione dei piani di ricostruzione, ha fallito anche questo obiettivo, ora le imprese devono appoggiarsi a ditte iraniane rafforzando così il ruolo dell’Iran nella regione del Golfo Persico, piuttosto che indebolirlo

Franco Negro

 
 
 

Cipro

Post n°64 pubblicato il 20 Marzo 2013 da daleggere

 

6) Nuove strategie –estero-

Cipro ha deciso di respingere il piano per il salvataggio europeo che consisteva nel prelievo forzoso sui conti correnti. La notizia  aveva spinto gli investitori stranieri a recarsi sull’isola per ritirare i propri denari. L’isola di Cipro ha due soli aspetti sui quali regge l’economia: il turismo e quello bancario. Sarebbe fatale e nessuno dei 56 deputati ha votato a favore ma ora per la piccola isola rischia il fallimento, prima all’interno dell’unione monetaria.

I ciprioti hanno vissuto come una umiliazione le condizioni poste dalla Germania per il prestito ma giovedì alla riapertura delle banche è quasi sicuro la fuga dei depositi e questo è motivo di ulteriore preoccupazione. Ora l’Europa dovrebbe ripensare se accettare rinegoziare ciò che ieri sembrava non negoziabile. Cipro potrebbe votare un'altra proposta accettabile per la zona euro. Se tutto il resto fallisce, si apre la strada per bancarotta il paese e , l'uscita dell'euro. C'è ancora un'altra alternativa: un last-minute prestito dalla Russia. Appena atterrato ieri il ministro delle Finanze, Michael Sarris, nel tentativo di allentare le condizioni di credito che Mosca 2.500 milioni concesso a Nicosia nel 2011. Potrebbe godere il vostro soggiorno a negoziare aiuti disperatamente in rubli.

Fr. Ne.

 
 
 

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