Siamo nati alla fine di una (presunta) rivoluzione e ne abbiamo sancito il fallimento...Siamo cresciuti in una guerra di cui non avevamo coscienza, ne' ragione, ne' tantomeno meriti o colpe, comprendendo che di piombo potevano essere non solo gli anni, ma anche le idee, i modi, le parole... Molti sono rimasti sull'asfalto davanti ai nostri occhi di bambini...Ci hanno fatto credere che l'edonismo reaganiano e l'effimero a portata di mano sarebbero stati il nostro futuro... E noi magari ci abbiamo pure creduto... Ma al momento di toccarlo, quell'effimero, nel momento esatto in cui toccava a noi il turno... Tutto e' svanito...Ci hanno parlato di Prima Repubblica e di una seconda, migliore, a venire... Ci hanno messo sulle spalle cose come recessione, contrazione dei mercati, guerre... Parole roboanti che significavano solo che quello che c'era stato, non ci sarebbe stato mai piu', che eravamo arrivati tardi...Abbiamo pensato e concepito i nostri figli sotto la minaccia del precariato, del terrorismo, del nuovo feudalesimo che ci circonda e ci annienta... Ci hanno preso per il culo sfruttando le "bolle" del mercato, oppure fregandoci quel poco che avevamo col miraggio di un domani migliore... Noi che ormai avremmo dovuto imparare che la parola "domani" deve essere cancellata dai nostri vocabolari... Semplicemente perche' non ha significato, per noi non esiste...Gaber cantava "la mia generazione ha perso"... Io dico che la mia generazione non ha neanche cominciato a giocare, non ce l'hanno permesso... La vita si e' presa i tre punti a tavolino...