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UNA STORIA COME TANTE …

Post n°1 pubblicato il 01 Aprile 2009 da GeppettoPinocchio
 

UNA STORIA COME TANTE …. come tanti sono gli Italiani .

Vi voglio raccontare una storia come tante come tanti sono gli Italiani .Poiché le origini degli italiani possono andare indietro nei secoli sino alla Fondazione di Roma e più indietro , non voglio annoiarvi a lungo, parto quindi dal 1748 con la persona di Giuseppe della famiglia De Martino di Montegiordano la quale diede personaggi di toga e militari, infeudata della città di Montegiordano (Calabria) e Raffaele capitano del 15° Reggimento Fanteria Linea “Messapia” il quale partecipò alla difesa del Regno delle Due Sicilie nella campagna del 1860/61; Nicola maggiore generale di stanza presso la cittadella di Messina e suo strenuo difensore, insieme al comandate Maresciallo Fergola, contro le truppe piemontesi che la strinsero d'assedio, capitolò con la guarnigione il 13 marzo 1861.

Con un piccolo salto d’epoca arriviamo a Domenico ,avvocato e Consigliere di Prefettura in BN e Raffaele ,mio Nonno, avvocato e viceQuestore poi a Napoli ,morto a seguito di incidente da tumulto politico nel 1924; lasciando giovane moglie e 6 figli di cui Domenico poi avvocato, mio padre Luigi in Guardia di Finanza e Vittorio poi laureato in lettere e Filosofia e nel periodo bellico Ufficiale di leva nella Acqui,33° artiglieria, in teatri di Grecia,Albania e per fortuna non di Cefalonia perché in convalescenza .Questo breve excursus, per poter chiarire da quale formazione proveniva mio zio Domenico , formazione che lo indirizzò a futura morte violenta .

Orfano e “maschio di casa” prosegue gli studi e si laurea in legge per esercitare la professione di avvocato prima a Napoli poi a Roma; sposa Ada De Paolis –famiglia di Notai- a 31 anni .

Vive il periodo Fascista ad i margini della politica , lo scoppio della guerra riduce la Sua attività di avvocato e quindi decide un arruolamento nella Polizia; nel contesto del governo Badoglio si ritrova Funzionario di Questura a Milano, ma nella RSI , visto che l’Italia si è divisa in DUE .

Quale funzionario dello Ufficio Politico, segue tutti quei casi legati alle azioni partigiane che a causa di attentati producono morti e distruzioni; poiché la natura di un uomo non può essere repressa, egli mantiene medesimi comportamenti umani e civili quali quelli mantenuti dal Padre , tipo quello tenuto a Cerignola allorché ospitava presso di se il sindacalista Di Vittorio invece di porlo ristretto in eventi festivi di stato , ma fermamente deciso, tipo in Sicilia, a supporto del Prefetto Mori nella lotta alla mafia .

Questa formazione ricevuta dal Padre, certamente lo rese pericoloso sia per le Brigate GAP che per quei Fascisti di varie Bande che lo vedevano scomodo ;nel mese di agosto 1944 indagava sulle cause note ed occulte che portarono alla fucilazione 15 cittadini per mano Nazista comandati dal Capitano Saevecke , Pietro/Otto  Koch (banda Koch) e Walter Di Franco di criminalità innata il quale trovava espressioni di particolare ferocia che era accompagnata dalla viltà viscida propria del ladro e del ricattatore.Circa l’attività del Koch nulla di preciso è stato possibile accertare. Il Koch, dopo la liberazione del Nord, sembra sia riuscito a sfuggire alla cattura e che abbia avuta la possibilità di consegnarsi alla Polizia Militare Alleata per essere internato quale cittadino tedesco.cart. 1, vol. 15,Oggetto: Koch Otto Rinaldo, accertamenti,15giugno 1945(Koch cart.lla 1 e 2).

Esistono molte relazioni e scritti sui fatti e personaggi di quel periodo a Nord Italia, scritti postumi sia di scrittori vicini a partigiani che vicini a Fascisti ; sia gli uni che gli altri denunciano omicidi efferati ; i primi di partigiani uccisi da fascisti, i secondi di ex Fascisti e non (anche i cosiddetti BIANCHI = partigiani laici, possidenti terrieri ) decimati a centinaia dai ROSSI nel TRIANGOLO ROSSO( Bassa padana – Bologna - Ferrara);fatti del genere avvenivano anche nel periodo 1944 a Milano e su quei fatti indagava il Commissario Ausiliario avv. Domenico De Martino . Di quel periodo furono bruciati  a Milano tutti i documenti di Questura, quindi non è possibile definire chi armò la mano del 3° GAP (Giovanni Pesce,Norina Brambilla e 2 sicari), forse Brigata partigiana o come è ipotizzabile da Fascisti vicini a al Capitano Saevecke(SS) e a Koch Otto Rinaldo(banda Koch) , i quali dettero una polpetta avvelenata alla Brigata Partigiana perché l’omicidio del Commissario avv. Domenico De Martino annullasse tutte le indagini in corso sullo strano attentato al camion Tedesco ( sembra,senza  vittime) che portò alla fucilazione di 15 cittadini Milanesi .

Dichiara nel suo libro “la Guerra dei GAP” Giovanni Pesce, al capitolo 10 “come fu da Lui ucciso l’avvocato De Martino, con l’ausilio di “Sandra” (Norina Brambilla) e di 2 sicari; ucciso perché Agente della Polizia Segreta OVRA .

Circa le Vittime di p.zza Loreto del 10 agosto 1944,con l’omicidio del Commissario avv. Domenico De Martino si arrivò ad un rimpasto delle dirigenze di Questura, il 16 settembre il Reparto riceve istruzioni da Bettini ;nel documento viene annunciata la costituzione di un Ufficio «Coordinamento atti Polizia Politica», diretto dal vice questore, Ghisleni, e presso il quale saranno distaccati permanentemente un funzionario dell’Ufficio Politico della Questura, un funzionario della 2a divisione di polizia giudiziaria, e infine un funzionario del Reparto di Koch. Quindi un uomo di Koch, e nessuno della Muti o della Resega (!). Cart. 1, vol. 1, Questura di Milano, Oggetto: Coordinazione attività polizia politica .

Lo sfratto Il Reparto Speciale di Polizia (dott. Koch) ed il Centro Informativo Politico (dott. Finizio) attualmente aventi sede in Milano, sono organi di Polizia a carattere nazionale, dipendenti direttamente dal Capo della Polizia. La sede centrale dei loro reparti, dovrà essere immediatamente trasferita in altra località fuori della Provincia di Milano entro il più breve termine possibile e comunque non oltre il 10 ottobre. Le operazioni di polizia che il reparto ed il Centro (…) dovessero eventualmente svolgere nella provincia di Milano a mezzo dei propri elementi s’intendono totalmente sottoposte al preventivo consenso direttivo e controllo del Capo della Provincia e del Questore alle cui dirette ed esclusive dipendenze passeranno altresì gli organi provinciali che il reparto ed il Centro in parola dovessero costituire in Milano. I beni mobili e immobili dei suddetti reparti di polizia verranno presi in consegna dalla Questura di Milano. (…) Il Questore prenderà immediati contatti con i dirigenti del Reparto Speciale di Polizia, e del Centro Informativo Politico al fine di: definire immediatamente e comunque non oltre il giorno 5 ottobre p.v. tutte le pratiche connesse alle operazioni di polizia già svolte e in corso di svolgi mento da parte degli organi suddetti. A tal fine i dirigenti degli organi in questione disporranno perché tutti gli incartamenti relativi siano passati al Questore e perché a sua disposizione siano posti tutti gli arrestati e fermati. Cart. 1, vol. 1, Servizi di polizia Provincia di Milano, Il prefetto M. Bassi, 25 settembre 1944 .

Da queste decisioni si evince che si tentò di porre rimedio, come possibile negli organi di Questura; ma i tempi incalzavano e presto si giungerà al fatidico omicidio Mussolini e Claretta Petacci a Dongo e successiva messa in sospensione in piazza Loreto delle Loro salme turpemente violentate .

Sul Corriere della Sera, stranamente è riportata la notizia dell’omicidio e il funerale di mio Zio , con uno stringato articolo di fondo pagina, per limitarne l’eclatanza, dopo 2 giorni .

Dopo 65 anni, dopo mie approfondite ricerche presso gli archivi di stato, nulla risulta di mio zio; solo un <"Bollettino delle azioni partigiane" a cura del Corpo volontari della libertà, n. 9, 15 settembre 1944, pag. 14 30/8 : A Milano il distaccamento "Capettini" compie una brillante azione contro l'Avvocato De Martino, anima nera dell'OVRA, che si distingueva per il suo zelo. Benchè egli avesse sempre al suo seguito una squadra di poliziotti, il piombo dei patrioti lo ha raggiunto e giustiziato proprio nei pressi della sua casa, dove più forte era la sorveglianza, in pieno giorno e in una località dove risiedono comandi tedeschi e fascisti">, notizia rintracciata grazie alla disponibilità del prof. Luigi Borgomaneri , storico del periodo della Fondazione ISEC e del Presidente ing. Arturo Conti della Fondazione Caduti RSI .

La Vedova zia Ada De Paolis De Martino, mai percepì pensione, visse facendo anticamera presso quei Ministri di questa Repubblica che forse anche grazie a Lui potettero dire VIVA la REPUBBLICA ma si dimenticarono di un loro sacrosanto dovere, rendere giustizia o almeno alleviare la vedovanza di una giovane Donna sola .Resta solo concludere che :LA STORIA È DI TUTTI .

La storia è di tutti perché, nell’era della globalizzazione, le comunità hanno diritto ad una propria storia, nella quale tutti possano riconoscersi, collocarsi e dare un senso al proprio passato.
La storia è di tutti perché non sia più uno strumento di divisione e di distinzione, ma di unione, comunicazione e comprensione vicendevole fra uomini e donne di cultura e di provenienza diverse.
La storia è di tutti perché è un bene pubblico, che va salvaguardato dalla strumentalizzazio ne e dalla riscrittura a fini di potere.

Poiché LA STORIA È DI TUTTI , grazie alla storia  oggi in internet, io nipote di Domenico De Martino,avendo giurato a mio padre di rintracciare l’omicida e complici , posso dire che il supremo ha fatto già giustizia poiché nel 2007 Giovanni Pesce morì di morte naturale . Resta solo l’ultimo atto,  il solo motivo per poterlo ricordare come GIUSTO di questa terra . A tale scopo ho perorato quanto sopra presso il Comune di Milano , il Ministero della Difesa e Ministero degli Interni tramite la Questura di Milano .

OCCORRERA’ seguire e sollecitare molto perché ciò sia .

Bruno De Martino, nipote .

 

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Commenti al Post:
demartinodimonte
demartinodimonte il 10/04/09 alle 06:27 via WEB
Sono lieto di trovare altre notizie della nostra famiglia. Per approfondimenti ... http://digilander.libero.it/demartinodimonte/nuova_pagina_1.htm Saluti Luciano de Martino di montegiordano
 
 
GeppettoPinocchio
GeppettoPinocchio il 30/04/09 alle 09:46 via WEB
Ciao Luciano, Forse non Ti ho scritto con il percorso giusto ; ti ho inviato 2 lettere tramite il blog. se non ti sono giunte dammi notizie a : idrosistem@virgilio.it . Forse sarò a Milano nel mese di Maggio, se ti fa piacere inviami un contatto telefonico per una eventuuale conoscenza . Saluti Bruno
 
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Un blog di: GeppettoPinocchio
Data di creazione: 01/04/2009
 

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