|
Creato da Karmelia il 19/02/2007
Il mito e l'antica cultura della Dea Madre
|
Area personale
Tag
Cerca in questo Blog
Menu
I miei Blog Amici
Ultimi commenti
Chi può scrivere sul blog
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
« Sulle tracce della Maddalena... | I TAROCCHI E LA DEA: IL ... » |
bosich, pittore alchimista
Giuseppe Bosich
Spinta da grande curiosità intellettuale , esoterica ed estetica non potevo perdermi la visita alle pitture e sculture del grande Giuseppe Bosich ,di passaggio a Taranto.
E’ inimmaginabile l’effetto emotivo che può arrecare l ‘incontro con la sua arte .
Lo stretto connubio tra fantasia, gnosi e alchimia dell’artista creano atmosfere percipienti che immobilizzano e ammaliano, frutto di tempi interminabili di studio, ricerca acuta e appassionata per tutto ciò che il pensiero umano si pone come mistero irrisolto e da risolvere utilizzando forme e modi fuori del tempo finito.
Centellinando lo scibile e senza preoccupazione alcuna di tradurre in cifre che vanno oltre i limiti di una normale fantasia esoterica la sua pittura richiama , cattura, ipnotizza e spiega con grande abbondanza di allegorie e simboli gli alti misteri dello spirito.
Figure antropomorfe , composite danno luogo a un mondo animistico che richiama la favolosa esperienza dell’infanzia , l’alter-mondo ove figure inanimate prendono vita e illuminazione e comunicano attraverso alfabeti sconosciuti con l’umanità adulta ancora alla scoperta dei suoi misteri.
Indossato il suo scafandro di artista iniziato come un abile astronauta percorre la strada irta della gnosi, traducendola in versioni che avvincono e chiarificano agli adepti e allettano allo studio i non iniziati.
Bosich dà luogo a stesure estetiche descriventi mondi extraterrestri a volte immersi nella magica fluidità delle acque marine, a volte confluenti in postazioni astrali di cieli vivibili solo attraverso spazi aperti di fantasie che solo una vivida libido creativa può ipotizzare.
L’artista nella sua versatile estrosità non si pone limiti creativi , tutto ruota intorno alla concettualità del segno , simbolo valoriale dalle mille sfaccettature sempre in intima connessione con la dirompente malìa dei colori.
La tavolozza di Bosich è infinita , se un colore non c’è lo crea come il suo animo fantastico gli prescrive.
Colori con dentro la “Luce” spesso carichi di energia surreale , imponenti ma allo stesso tempo discreti : parlano a chi è in grado di mettersi in ascolto, ognuno col proprio grado di iniziazione.
Sarebbe riduttivo impacchettare il nostro genio dell’alchimia artistica in schedature o definizione di stili.
Il suo carisma è tutto nel proporre soluzioni concettuali estetiche e di precisi significati allegorici, lontano da ogni schema di arte già vista, necessaria perché solo in questa forma di fanta-realtà il segno traduce conoscenze invisibili a chi è completamente a digiuno di esperienze di gnosi ma che una mente già iniziata può tradurre e risolvere proprio per merito e grazia di una espressione artistica che va oltre e parla con ricorrente , inconfessabile e incontenibile immaginazione.
Carmela Amati
![]() |
Inviato da: Karmelia
il 11/01/2009 alle 17:57
Inviato da: LorenaBianconi
il 01/04/2008 alle 11:09
Inviato da: LorenaBianconi
il 01/04/2008 alle 11:06
Inviato da: Ramona_rrr
il 13/05/2007 alle 10:31
Inviato da: Karmelia
il 14/04/2007 alle 19:31