Decima Flottiglia...

Post N° 84


Valle di LocanaL’ ulimo giorno di luglio la “Decima” si mosse spostando alcuni reparti di Ivrea a Cuorgnè dove fu posto il comando operativo. Nello stesso giorno un reparto degli artiglieri del “Colleoni” si spinse fino a Canischio in esplorazione. La puntata condotta senza adeguate misure di sicurezza costo’ la vita al GM Moroni e a tre maro’ che marciavano in testa alla colonna. Il giorno dopo reparti della “Decima” erano a Pont-Canavese e Lanzo. Il “Fulmine” arrivo’ il 2 agosto ad Alpette dove entro’ con una manovra aggirante che costrinse gli avversari a ritirarsi abbandonando le armi e le vettovaglie. Da Pont reparti delle “Brigate Nere” avanzarono su Sparone senza incontrare resistenza. Al loro arrivo distribuirono viveri alla popolazione, soprattutto farina che mancava da mesi per le requisizioni dei partigiani.In Val di Locana (o Valle dell’ Orco) il principale nucleo partigiano era costituito dalla 4° divisione “Garibaldi” che aveva ripiegato sulla zona piu’ alta della valle, oltre Noasca. I reparti della RSI prima di avanzare si assicurarono i fianchi con alcune puntate nelle localita’ dove si rifugiavano i partigiani della divisione “Giustizia e Liberta’” e nella Valel Soana, rifugio di Piero Piero e della brigata “Matteotti”.Per la prima volta le artiglierie del “Colleoni” si fecero sentire con due modeste azioni di fuoco contro la montagna. Nei giorni che seguirono i partigiani minarono rocce e massi causando frane e interruzioni sulla strada sopra Noasca.  Quando una avanguardia di truppe repubblicane fu costretta a fermarsi, un centinaio di uomini della colonna delle “Brigate nere” (tra cui anche le alte gerarchie del corpo da poco costituito) fini’ sotto il tiro dei partigiani nascosti tra le rocce. Ci furono morti e feriti da ambo le parti. Tra i feriti il segretario del PFR Pavolini e anche il Comandante Borghese venen colpito ad un braccio.I reparti della Xa iniziarono una operazione di accerchiamento e immediatamente i garibaldini si sganciarono e si ritirarono.I battaglioni della Decima cosi’ entrarono a Ceresole Reale e colonne leggere si spinsero verso i passi del Nivolet e di Galisia.  Il giorno 14 un reparto formato da uomini del “Colleoni” con rinforzi del “Fulmine” si avvio’ verso il Passo della Crocetta. Una delle squadre fu bloccata frontalmente e perse due uomini, un’ altra fini’ in una imboscata ed ebbe sette caduti tra cui il S.Ten. Medico Vannucci.