Decima Flottiglia...

Post N° 88


Il battaglione “Lupo” in Val di TaroVerso la fine di agosto era arrivato nel canavese un altro reparto della Xa, quel battaglione “Lupo” che dall’ aprile aveva vissuto una sua vicenda particolare, separata da quella degli altri battaglioni.Dopo il periodo della Toscana (di cui s’e’ gia’ detto) aveva presidiato per tre settimane la rotabile che collega Chiavari a Parma attraverso Passo del Bocco e la Valle del TaroLa zona era tenuta da reparti della 19° divisione Falk (contraerea tedesca) che aveva gia’ subito pesanti perdite per un attacco di partigiani a Santa Maria del Taro. Il comando si era fermato  Carasco mentre la 1° compagnia aveva raggiunto Borgo Val di Taro dove ebbe modo di “intercettare” un lancio aereo di armi ed equipaggiamenti destinati ai ribelli.La 2° aveva preso posizione a Compiano, la 3° a Pelosa. Il comando tattico fu assunto a Bedonia dal comandante in 2° TV Stripoli.Era una zona “calda” ma solo raramente i partigiani dimostrarono aggressivita’. Anzi con essi furono possibili contatti e cio’ per merito del STV Detoni comandante della 1° compagnia che spesso si incontro’ con “Lupo” ex sottufficiale degli alpini, reduce della campagna di Russia. Fu trovato un accordo per assicurare viveri alla popolazione a lungo tagliata fuori dalle comunicazioni con la pianura.Ci furono contrasti invece con i comandi germanici della Falk che trasmise a Stripoli uno strano ordine per lasciar passare indenni le staffette partigiane. Stripoli rispose che non avrebbe eseguito l’ ordine e fu minacciato di deferimento alla Corte Marziale.Era chiaro che i tedeschi avevano in corso trattative con i partigiani e che intendevano tener fuori il reparto italiano. Dopo qualche tempo – infatti – i tedeschi si portarono a Fornovo, lasciando il “Lupo” isolato con uno schieramento troppo esteso per garantire un presidio della zona. A fine luglio trapelo’ la notizia che il comandante del reggimento tedesco era stato portato davanti ad un tribunale di guerra.All’ inizio di agosto il “Lupo” ricevette l’ ordine di attuare una azione offensiva nella zona di Passo Cento Croci per interdire ai partigiani delle Apuane l’ accesso alla Val di Taro. Arrivati al passo le compagnie si appostarono sul versante ligure e subirono alcuni attacchi. Il comandante Stripoli decise un attacco al Monte Scassella che fu condotto da due plotoni della 1° compagnia agli ordini del GM Manca. I partigiani furono messi in fuga. L’azione costo’ due feriti leggeri.Il 10 agosto il “Lupo” lascio’ il presidio a reparti della “Monterosa”, si riuni’ a Carasco e prosegui’ per Genova e da li in ferrovia a Torino. Al reparto fu assegnata la zona ad est di Cirie’.