Decima Flottiglia...

Post N° 89


DIVISIONE Xa Si costituisce la Divisione XaSi andava costituendo la grande unita’ destinata a raggruppare i battaglioni di fanteria di marina, i gruppi di artiglieria, i reparti di collegamento  e i servizi: era la Divisione Xa - La data ufficiale per la costituzione dell’ unita’ e’ quella del 1 maggio 1944.  Mancano i mezzi e le armi… ma ci si arrangia!Bardelli – richiamato in aprile da Anzio per assumere il comando del 1° reggimento – s’era messo subito al lavoro, ma non era impresa facile!La carenza di mezzi si era fatta sentire subito, valga ad esempio il caso del “Lupo” partito per la Toscana armato solo di pugnali e solo piu’ tardi aveva ricevuto i soliti moschetti ’91 e mitragliatori Breda 30, talmente vecchi e logori da sembrare solo simbolicamente armi, al posto dei bastoni che avevano impugnato nei primi giorni al medesimo scopo!Nel periodo piemontese il problema dei mezzi fu affrontato con migliori prospettive di soluzione. Nelle caserme di Torino c’era tutto quello che serviva per i reparti… ma era tutto sotto controllo dei tedeschi e la burocrazia rendeva penosamente lunghe le richieste per via ufficiale. Anche l’ esercito repubblicano di Graziani, la GNR di Ricci e le Brigate Nere di Pavolini si disputavano il poco che i tedeschi erano disposti a concedere.  Arrangiarsi era d’obbligo!Ogni reparto provvedeva da se’ per quanto possibile con mezzi leciti… e se necessario con quelli meno leciti.Saltava fuori di tutto, ma sovente la quantita’ era scarsa e non bastava nemmeno per l’ uso quotidiano.Alla caserma Monte Grappa esisteva un autoreparto della compagnia di presidio che provvedeva a rifornire i magazzini. Il piccolo reparto era autonomo ed era al comando di un un ufficiale bresciano che era sempre informatissimo su cio’ che movimentavano nei magazzini e nei depositi tedeschi. Materiali di ogni genere in attesa di essere destinati in Germania o alle truppe. L’ ufficiale conosceva le localita’, i punti d’accesso, i dispositivi di guardia e , quasi sempre, la parola d’ordine… Disponendo di un gruppetto di uomini svegli e di un paio di camion con targhe intercambiabili, magari facendo indossare abiti civili sopra la divisa… organizzava – tal volta con l’ accordo dei “rapinati” – autentici colpi che fruttavano parecchio. In una intervista di molti anni fa uno degli autisti ricordava “Generalmente non era difficile entrare, ma poi era una fatica del diavolo per caricare il massimo nel piu’ breve tempo possibile”Il comando tedesco della piazza spesso protesto’ vivacemente cheidendo anche di poter perquisire la caserma, ma il magg. Lisi nego’ ogni addebito e minaccio’ di ricorerre alle armi se truppe tedesche fossero entrate nella caserma.Vennero allora incolpati i partigiani, che come si sapeva, spesso si travestivano da maro’ della Xa.Le merci piu’ rare ed ambite erano le armi e la benzina. Ci fu modo di recuperare materiale persino nei conventi… e presso civili che avevano fatto man bassa nei giorni dell’ armistizio.Anche semplici maro’ senza camion e senza informazioni potevano contribuire. C’erano a Torino ragazzotti di buona famiglia che si erano arruolati nella polizia ausiliaria e facevano la ronda sotto i portici del centro armati di mitra nuovi di zecca… Bastava far scoppiare una bomba a amano da esercitazione  che per il rumore se la davano a gambe finendo in braccio ai maro’ che li disarmavano. La frase di rito era “Siete indegni di portare un’ arma… venite a riprenderle nella nostra caserma” – Non risulta che mai ci sia stato qualcuno che abbia osato reclamare!