Decima Flottiglia...

Post N° 94


Le “azioni” della guerriglia partigianaErano sporadiche azioni che raramente andavano oltre l’episodio facilmente redditizio, ma giorno dopo giorno si allungava la lista delle vittime da una parte e dall’ altra. Alcuni esempi tra tanti episodi per capire qualle fosse la logica di quei momenti San Francesco al Campo – tre marinai del battaglione “Lupo” (serg. Serrazanetti, s.c. Vasini, m.sc. Baraldini) durante la franchigia (libera uscita) decidono di andare a Cirie’. E’ sera e si dirigono all’ ospedale per andare a trovare un loro ufficialeferitosi in addestramento. Hanno trovato un paio di bottiglie di vino e vogliono portargliele. Noleggiano tre biciclette dal meccanico del paese come avevano fatto altre volte. Il meccanico non ha biciclette libere. Fanno con lui quattro chiacchiere, poi proseguono a piedi. Visitano il ferito, stappano con lui una bottiglia e poi ritornano che e’ gia’ buio. Per la strada si sentono intimare “Mani in alto!” Si voltano ed una raffica di mitra li ferisce tutti e tre. Rispondono al fuoco. Gli assalitori sono sei, ne restano a terra due, tra questi il meccanico. Il giorno dopo sui muri del paese un manifesto affisso dai partigiani ammonisce “Vendicheremo i nostri caduti nella vile imboscata fascista” Pont Canavese – Villanuova – pomeriggio del 19 settembre. Posto di blocco nei pressi di uno stabilimento tessile tenuto da una squadra della 3° compagnia del “Barbarigo”.  Alcuni partigiani si erano gia’ presentati il giorno prima per prendere contatto in vista del solito scambio di prigionieri.  Si erano fatte solo chiacchiere e il 19 i “parlamentari” vennero lasciati passare pacificamente e senza precauzioni. Una volta dentro il posto di blocco non ebbero alcuna difficolta’ a sorprendere i sei marinai e a catturarli per portarli via assieme alle armi individuali e alla Breda 37 della postazione. Ne segui’ un conflitto a fuoco. Cadde un sergente e rimase ferito un maro’. Il colpo fu probabilmente ideato da “Piero Piero” e messo in atto da “Maggio” (Maggiorino Canale). Non ci fu reazione diretta da parte della Xa, solo qualche cannonata in direzione di Ronco, sparata dalla batteria del “Colleoni”. Un mese dopo il 20 e 21 ottobre fu condotta una azione in forze contro la Val Soana  da parte di pionieri tedeschi con l’ appoggio di reparti della 162° divisione turcomanna formata da ex soldati russi (turkmeni, georgiani, azerbaigiani, armeni) che sorpresero e dispersero le bande partigiane. All’ azione partecipo’ simbolicamente una squadra di dieci uomini del “Barbarigo” al comando di un sottufficiale. Liberarono i prigionieri del posto di blocco ed altri due catturati precedentemente. Fu recuperata anche la Breda 37 e una autovettura. Venne catturata infine la bandiera della II brigata “Matteotti”