Decima Flottiglia...

Post N° 96


Un marinaio del “Lupo” scrive al suo comandante di battaglione Egregio signor ComandanteVogliate scusare la mia audacia, ma questa e’ la voce di tutto il battaglione.Comandante, il nostro battaglione, i Vostri Lupi si sono oramai fatti un nome e’ ora di valorizzarlo. Noi vogliamo andare al fronte!Perdonate questa subitanea esplosione, che forse avrebbe dovuto venire per ultima, ma comunque e’ meglio sia stata buttata li come premessa a tutta la lettera.Per mia fortuna e onore, sono uno dei primi elementi della Terza Compagnia e ho potuto seguire con la piu’ viva partecipazione l’ infanzia, la giovinezza e la maturita’ del nostro battaglione. Credo inoltre di aver sempre compiuto con gioia il mio dovere e di cio’ potrete essere edotto dai miei superiori diretti. Percio’ posso ben dirVi che in noi si fa sempre piu’ imperiosa l’ idea che guido’ i nostri primi passi: fronte, fronte, fronte!Signor comandante, le famose sei settimane di addestramento da Voi preannunciate e confermate dal principe Borghese si sono allungate un po’ troppo. Noi siamo nati per un’ altra idea e non possiamo piegare la nostra volonta’ a una guerriglia infame, che potra’ forse essere necessaria, ma che noi non vogliamo.Fiduciosi e decisi abbiamo superato il periodo di addestramento e la lunga marcia da La Bianca a carrara, fiduciosi e decisi abbiamo portato a termine il mese e mezzo di presidio nell’ Appennino. Ma dietro ad ogni sacrificio da noi compiuto s’ergeva luminoso il sogno di cio’ che noi abbiamo sempre bramato: il fronte!E ora, Comandante, finisco. Finisco con l’ implorare per me e per tutti i miei compagni la grazie. Diteci con sicurezza che presto andremo al fronte e vedrete l’ entusiasmo del battaglione raggiungere di nuovo le altezze del periodo spezzino, vedrete che i Lupi, per andare piu’ presto, rinunceranno alla promessa licenza. Primo fra tutti io, Comandante, e questo e’ tutto cio’ che posso darVi. E’ un pegno che Vi offro in attesa di poter offrire tutto.Viva l’ Italia! Viva il Lupo!Luigi Sitia, maro’ scelto  (Luigi Sitia  “Mettiti sull’ attenti carogna! Diario di un repubblichino”)