Decima Flottiglia...

Post N° 98


Ancora ad Ala di Stura…Il serg.magg. Birotti e il cap. magg. Zanotti compirono da soli una incursione in territorio partigiano. Saliti al Colle del Trione scesero in Val Grande fino a Forno Alpi Graie. Da qui salirono al Rifugio Davisio trovando il sentiero cosparso dei resti di una frettolosa fuga: nastri per mitragliatrice, caricatori di Bren, cassette di viveri, forme di formaggio… I partigiani si erano ritirati precipitosamente prima che la “Decima” li attaccasse. …e in Val di Viu’Negli stessi giorni in Val di Viu’ la 1° compagnia del “Lupo” al comando del STV Dettoni, si inoltro direttamente nella valle, mentre la 2° compagnia del STV Benzoni e la 3° del STV Sannucci seguita dalla 4° con i mortai di Jelenkovich si portarono in val d’ Ala, attraversarono le montagne fino a riunirsi in Val di Viu’ al resto del battaglione.Intanto il comando tedesco aveva accordato ai partigiani una tregua che scadeva a mezzanotte del 3 ottobre. Il cap Strippoli decise di non attendere ordini dai comandi tedeschi che ancora trattavano con i partigiani e alle 23.45 una cinquantina di uomini della 2a compagnia si trovavano alla periferia di Usseglio e stavano circondando un posto di guardia partigiano. Con ordine, in assoluto silenzio e senza sparare un solo colpo tutti i partigiani furono catturati e portati in un albergo.In una boscaglia vicino alla strada erano occultati dodici camion che vennero requisiti, ma per spostarli fu necessaria la collaborazione di alcuni partigiani autisti e meccanici. Qualcuno di loro accetto’ di venir assunto come militarizzato e seguire le sorti del battaglione.Dopo Usseglio fu una passeggiata, nessun incontro… I maro’ arrivarono in divisa estiva fino al ghiacciaio di Rocciamelone. I militari erano delusi per aver portato le armi fin lassu’ senza doverle usare. Il loro comadante allora organizzo’ una gara di tiro tra i plotoni.