Decima Flottiglia...

Post N° 108


4.- Tra disonesta’ storica e obiettivita’ Mauri Enrico Martini, ovvero Mauri, comandante degli “autonomi” che pretese di esserne anche lo storico, corona la sua esposizione dei fatti con queste parole: “…il nemico non doveva passare con i carri armati e le blindo, ci hanno battuti gli eventi, non i fascisti”  (E. Mauri “Partigiani penne nere” – Mondadori) E’ un autentico esempio, certo non l’ unico, di disonesta’ storica. I carri armati e le blindo erano rimasti fermi sulla sponda sinistra del torrente Talloria ed erano arrivati in paese quando la fanteria era gia’ entrata ad Alba da tempo. In quanto agli “eventi”” e’ chiaro che questi si chiamano “Battaglione Lupo”! FenoglioIl partigiano Beppe Fenoglio, che partecipo’ al fatto e poi scrisse come narratore che non aspira a lasciare documenti per la storia, nel suo “I ventitre’ giorni della citta’ di Alba” finisce il racconto mostrando un gruppo di partigiani che lasciano la citta’ e dalle colline vedono arrivare i carri armati L 6. Uno dei partigiani esclama: “O guarda, cosi’ avevano i carri e non li hanno nemmeno adoperati” . Lo stesso autore nel successivo libro “Il partigiano Jonny” ripete la scena quasi con le stesse parole.