Decima Flottiglia...

Post N° 116


8.- Assurde pretese dei comandi alleatiLe autorita’ della RSI non erano insensibili a questi problemi a sembravano incapaci di agire. L’ onere toccava alla Xa. Chi guardava agli anni della pace poteva capire che l’ azione del presente li avrebbe indirizzati in un modo o in un altro. Ma per non arrivare a questo occorrevano altre ali, che gli interlocutori di Borghese non avevano, imprigionati nel concetto della “lotta al tedesco invasore e al fascista suo servo”In questo scenario e con queste prospettive partono i contatti e le trattative tra la “Decima” e le brigate “Osoppo”, Boccazzi ne fu tramite occasionale… lasciato libero sulla parola per dieci giorni ritorno’ dai suoi in divisa di ufficiale della Xa Mas… prese contatto a Udine con il suo superiore “Nicholson” che trasmise via radio agli inglesi le notizie dei contatti e le proposte. Dal Sud arrivarono disposizioni per le trattative “Quale immediata prova di buona volonta’ da parte nemica si esige il passaggio delle formazioni fasciste in montagna per unirsi ai partigiani, cessazione quindi di ogni attivita’ di rastrellamento e di sevizie sui prigionieri. Alternativa: spostamento delle truppe al fronte con totale abbandono delle attivita’ repressive sulla popolazione e sulla resistenza”  (Cino Boccazzi “Col di Luna – Cronaca partigiana dal Friuli 1944 – 45”) In questi termini la proposta inglese appare assolutamente assurda. Come poteva essere concepita la simultanea , totale migrazione in montagna di tutti i reparti della Xa Mas sparpagliati per l’ Italia Settentrionale? Anche riferendosi alla sola situazione della Carnia: a quale formazione partigiana si sarebbero uniti se rimanevano solo qualche sparuto gruppo disperso? Infine, in quale modo la Xa avrebbe potuto spostarsi subito al fronte? Bastava forse una telefonata a Kesselring… “sposta una tua divisione che mando la mia…” ? Assolutamente assurdo.E’ lecito chiedersi se a Caserta nel quartier  generale degli alleati ci fosse qualcuno capace di interpretare la situazione quale veramente era sul campo.E’ altresi’ probabile che – riferendosi alla presunta “vaga” risposta di Borghese – Boccazzi abbia esposto la situazione in modo tendenzioso, mentre la realta’ delle cose e’ molto piu’ complessa.