Decima Flottiglia...

Post N° 119


11.- I messaggi radio del maggiore “Nicholson” (*)   …omissis…   b) la formazione non e’ filo-tedesca o fascista, ma crede in un forte Stato nazionale e combatte solo per arrivare a questo obiettivo. c) ogni futura attivita’ contro i partigiani italiani patriottici verrebbe a cessare da parte dei capi della X Flottiglia Mas, verrebbe fatto uno sforzo per unirsi ai patrioti ed aiutarli contro le distruzioni da parte tedesca delle proprieta’ italiane e per salvaguardare il territorio italiano. Ogni sforzo verrebbe fatto per distruggere gli attentati totalitari al governo italiano da parte di forze comuniste, siano esse italiane o slovene. d) le armi, gli ufficiali e la truppa verrebbero posti sotto il comando di qualunque forza patriottica che desideri giovarsi di essi. Nessun tentativo verrebbe fatto dalla Xa Flottiglia Mas per controllare in qualche modo il materiale e gli uomini cosi’ accettati.   “Nicholson” concludeva facendo presente la disponibilita’ della Xa ad inviare due suoi rappresentanti, assieme a “Verdi” e lui stesso, al quartier generale per discutere i modi per concretizzare una azione congiunta. La risposta fu ancora incerta, pur mantenendo aperta la porta della possibilita…  Allora “Nicholson” ribadi’ piu’ esplicitamente:  Relazioni tra italiani e sloveni molto tese sulla zona disputata qui, se ora il ministero degli Esteri non fa passi con i due governi qui vi sara’ guerra fra di loro appena i tedeschi se ne andranno, dal momento che entrambe le parti hanno deciso di occupare e tenere la zona disputata con la forza   Tra la fine di gennaio e la prima meta’ di febbraio 1945 i messaggi radio del maggiore “Nicholson” si fecero ancora piu’ pressanti, il 10 febbraio trasmetteva:  Ricevute oggi urgenti notizie da Mario (Mario Cenig), comandante 1° divisione “Osoppo” per immediata fornitura armi a seguito ordine Mac Pherson (capo della missione inglese) di  preparare azione combinata con Alleati contro imminente invasione slovena del Friuli ordinata da Tito   Seguivano note e riferimenti alla disponibilita’ operativa della Xa Mas e al Comandante Borghese battezzato in codice come “Willie”, tra l’ altro:  …i ragazzi di Willie hanno gia’ proposto una azione congiunta anti-slovena con la “Osoppo” e attualmente hanno preparato una linea di resistenza fortificata contro probabili attacchi sloveni. Tutti  ben disciplinati possono assorbire “Osoppo” in buona formazione militare…   Il documento testimonia come si dovesse vedere sul campo la situazione avendo gli occhi aperti e un cervello sveglio, ma le parole e gli appelli di “Nicholson” erano diretti a gente che viveva lontano e non intendeva impegnarsi per una Italia che considerava solo come nazione sconfitta. Il capo missione fu chiamato a Caserta dove fu coinvolto in inutili ed interminabili discussioni. Passavano i giorni… parti’ per Londra quando la guerra volgeva al termine, nessuno di parte alleata e nemmeno nel governo italiano del Sud volle prendersi la responsabilita’ di una iniziativa coraggiosa!   La Xa Mas intanto aveva lasciato il Venento Orientale per entrare in azione ad est di Gorizia.    (*) Conservati al British War Museum di Londra, sono pubblicati anche nella gia’ citata opera di Ricciotti Lazzero e nelle altre opere che si indicano di seguito:  Marco Cesselli “Porzus, due volti della resistenza”Aldo Moretti “Il problema delle zone di confine tra talia e Yugoslavia nella provincia di udine, nella ultima fase del conflitto” (in Storia contemporanea in Friuli anno V 1975 n. 6 pubblicato dall’ Istituto Friulano per la storia del movimento di liberazione in Friuli)