Decima Flottiglia...

Post N° 137


15.- La situazione sul campo diventa difficileDopo tre giorni dall’ inizio delle operazioni la situazione si era complicata, mentre nel settore occidentale le colonne della Xa avevano raggiunto i loro obiettivi, nel suo complessivo dispiegamento l’ azione si trovava in crisi.Le due colonne tedesche che dovevano attaccare da Idria e i domobranci che muovevano da Gottedrasizza non avanzavano per la forte resistenza degli sloveni e alla fine dovettero retrocedere al punto di partenza.Altrettanto era successo agli ustascia e ai cetnici partiti da Postumia che non erano riusciti ad andare piu’ in la’ di Aidussina.Le quattro colonne cha avrebbero dovuto intervenire per dare il colpo finale ed annientare il IX Korpus non si mossero essendo venute meno le premesse del loro impiego.L’ iniziativa era passata nelle mani degli sloveni che potevano spostare tutto il peso della controffensiva sui reparti della Xa. Il 2° battaglione della brigata “Kosovel” si attesto’ a Slappe per impedire una ulteriore penetrazione degli italiani nella Valle dell’ Idria, mentre altri due battaglioni si mossero per preparare l’ attacco nella direzione di Chiapovano.Aveva nevicato e faceva molto freddo, soffiava violenta la bora. La notte del 22 da Chiapovano si notavano segnali luminosi intermittenti sulle alture, era il IX Korpus che prendeva posizione e stringeva il cerchio  con altri battaglioni della “Garibaldi-Trieste” e della “Mazzini” formazioni costituite prevalentemente da partigiani comunisti italiani che si erano messi agli ordini di Tito!I maro’ della Decima di pattuglia catturarono un partigiano con un pastrano tedesco e la divisa inglese… ma forte accento friulano: era il commissario politico del battaglione “Mazzini”Furono presi altri prigionieri: un barbiere napoletano, militare sbandato dopo l’ armistizio, e un ragazzo sloveno che alla fine si fece saltare in aria con una bomba a mano tedesca trovata nel ricovero dove era stato portato.