Decima Flottiglia...

Porzus 6^ parte


Inchieste farsa Dopo che un'inchiesta del Comando Regionale Veneto non è approdata a nulla, il CLN di Udine decide la costituzione di una commissione d'inchiesta, formata da un rappresentante della Osoppo, uno della Garibaldi e presieduta da un membro del CNL stesso. Ostelio Modesti, il segretario del PCI di Udine, ha continuato la sua politica dello struzzo, opponendo inerzia al Comando Regionale che gli chiedeva di incontrare i responsabili della spedizione alle malghe. Ora la commissione del CLN dovrebbe chiarire le cose, ma si fa ancora tutto il possibile per ritardare, finché si arriva al 25 aprile, all'ordine di insurrezione generale, che fa passare ovviamente in secondo piano qualsiasi altra questione. Sarà la magistratura ordinaria ad occuparsi della strage di Porzus, in seguito alla denuncia presentata il 23 giugno 1945 al Procuratore del Re di Udine dal Comando Divisioni Osoppo. Il processo ebbe inizio solo sei anni dopo, nell'ottobre 1951, davanti alla Corte d'Assise di Lucca, dove era stato trasferito per "legittimo sospetto" e motivi di ordine pubblico e dopo un palleggiamento tra magistratura ordinaria e militare. Il dibattimento d'appello si svolse a Firenze tra l'1 marzo e il 30 aprile 1954. Dopo quasi un decennio dalla strage di Porzus veniva resa definitiva la sentenza che condannava Giacca e i suoi due luogotenenti all'ergastolo. Tutti e tre erano riparati da anni in Jugoslavia. Chi pagò un conto probabilmente non suo fu Ostelio Modesti, condannato a trent'anni, di cui nove scontati effettivamente.