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ROSARIO RANNISI: DIVIDI ET IMPERAM

Post n°80 pubblicato il 07 Maggio 2006 da Davide2nove

Per usare uno slogan alla Barbara D'Urso: La Fattoria lo show più triste che ci sia!

Oramai si sa l'Italia e gli Italiani sono fatti così ci si "nomina" e ci si "elimina" nei reality, nella politica e nella vita di tutti i giorni. Così, per non sentirmi estraneo a cotanto fenomeno di costume, ieri sera mi sono guardato una puntata della Fattoria e, che ci crediate o no, con una sola puntata o capito tutto quello che è successo in tre mesi. Questo la dice lunga sulla banalità dei meccanismi sociali che il programma mette in luce.

Attualmente i conconrrenti rimasti sono tre. Un attore (attore?) di Cento Vetrine, una gerontofila americana e un professionista dei reality. Pernarella, Justine Matera e Rosario Rannisi sono la triste selezione di un gruppo più ampio di esseri inutili. Intendiamoci magari nel loro lavoro hanno avuto sfortuna e/o assenza di buone amicizie, non li voglio giudicare professionalmente, ma umanamente hanno dei seri scompensi emozionali.

Ma veniamo alle trame che, sebbene la produzione abbia cercato di alimentare in tutti i modi, hanno il limite della capacità mentale dei concorrenti. Motore di mille conflitti è Katia Ricciarelli. Ieri sera è stato detto da più di qualche genio che Kationa ha saputo mettere in gioco la sua immagine di diva della lirica per il gusto del gioco. Secondo me lo ha fatto unicamente per il gusto dei soldi, perchè giocare ha giocato poco. Direi anzi che ha voluto dall'inizio mettersi al di sopra di tutti e anche quando scopava a terra faceva notare che era una diva che lo stava facendo. Il resto è cattiveria come, ad esempio, il suo comportamento con Rosario Rannisi. Tra le sue perle da diva: "Lo attacco al muro" e "Verme" (Ultima definizione per la quale ha dovuto citare un'opera lirica invece che chiamarlo verme direttamente...che classe!). Se il suo comportamento da despota è lo stesso che ha anche nella vita capisco bene perchè Pippo non la vuole vedere più nemmeno in cartolina.

La Ricciarelli era il punto fermo visto che ha praticamente litigato con tutti, il resto dei concorrenti si sono divisi in piccole fazioni dominate dai maschi alfa del momento. Uno dei maschi alfa dei momenti passati è stato Francesco Arca che, da provetto "Tronista", si è TRONATO quel gran pezzo di figliola di Jennifer Rodriguez. La loro storia però non ha retto alla dura legge del televoto, forse perchè, dato che Arca è abituato a vivere le sue storie in TV, in breve tempo si è trasformato in un menage consumato del tipo "vado a lavorare nell'orto così non mi rompi i coglioni". Il resto dei concorrenti non ha personaggi con peculiarità degne di nota, se non la cattiveria di Randy Ingerman uscita da questo gioco con un'immagine distrutta e inquadrature iplacabili sul collo da vecchia che si gonfia quando sputa veleno.

Dunque dicevamo la logica che ha comandato il gioco è stata quella dei maschi dominanti che lottano per il territorio. Francesco Arca è stato strategicamente battuto dal rivale Pernarella che proponeva qualcosa di molto più alettante: l'adulterio. Per dirla tutta lui non ha sprecato molte parole, ma si è abilmente reso bersaglio della voglia di flirt di Selvaggia Lucarelli. Trovo incredibile come le donne dei reality, nonostante siano costantemente riprese dalle telecamere, si lascino così impunemente andare per poi spudoratamente dichiarare "è stata una splendida amicizia che mi ha fatto stare bene." A dispetto della definizione di reality il sesso non c'è proprio per le onnipresenti video riprese..... sennò heheheheheh.

Comunque la storia tra Selvaggia e Clemente ha pagato consentendo ai due di arrivare alla fase finale, ma la produzione, finiti i maschi alfa, ha pensato bene di mettercene uno nuovo e, incosapevolmente, ha buttato dentro una scheggia impazzita. Dico inconsapevolmente perchè la produzione della Fattoria, viste le precedenti scelte, non può certo scrivere un trattato di psicologia comportamentale. Fatto sta che scegliendo a caso nel mazzo hanno tirato fuori il mitico Rosario Rannisi.

La reazione più bella è stata quella dell'inizio. I Vipponi si sono sentiti quasi schifati dal signor nessuno che gli era capitato tra capo e collo, salvo poi accorgersi che lo sconosciuto se li stava fagocitando uno dopo l'altro. Eh si... questo perchè Rosario non è andato alla fattoria per fare il cantante lirico, la soubrette, l'attore di soap o l'opinionista. Rannisi è entrato per fare quello di cui a esperienza (molto più degli altri concorrenti), ossia il concorrente di reality.

Dividi et imperam. Con questo motto, tenuto nasconsto sotto l'espressione quasi ingenua, ha distrutto le certezze degli altri concorrenti che non capivano come uno mai visto alle serate di Lele Mora potesse sodomizzarli senza dare nulla in cambio. Katia Ricciarelli ha sclerato. Justine Matera, priva della guida di qualcuno che avesse almeno 70 anni, ha rimbalzato da un maschio all'altro. La Cavagna si è alleata. Selvaggia era troppo occupata a flirtare per usare l'intelligenza che solitamente ha e Pernarella ha sbroccato, ma alla fine si è ripreso.

All'inizio Clemente si è comportato come il "nonno" di una caserma. Lo ha chiamato coglione, ha detto che se Katia non lo attaccava la muro lo faceva lui, ne ha boicottato il ruolo di Pascià e lo ha persino rinchiuso in casa barricando la porta. Alla fine si è ripreso, ma sono più propenso a credere che lo abbiano fatto riprendere. Nonostante il suo retaggio da attore, che di storie dovrebbe conoscerne, stava facendo l'errore più classico della storia delle dittature da Roma ad oggi, stava facendo diventare il suo nemico una vittima.

Rosario Rannisi stava vincendo facile facile. Così la produzione ha pensato bene di aiutare un po' il Vip (mica si poteva fare uno sgarro alla sua agenzia). Prima, per l'ultima designazione del Pascià, è stata organizzata una prova di cultura generale sulla Fattoria, questo perchè in una prova fisica sarebbe stato disintegrato da Rannisi. Poi gli sono state suggerite le risposte poco prima di entrare nel cortile della prova, non ha avuto molto tempo per essere preparato infatti ha confuso giorni con ore nella domanda del bacio. Per farlo vincere è stato fatto anche recuperare, con evidente imbarazzo di Francesco Salvi, da un insperato aiuto del notaio di studio che ha prevaricato sul notaio li presente alla prova. Infine al buon Clemente, una volta diventato Pascià, è stato suggerito come votare in modo da fare più bella figura nel momento dell'inevitabile confronto.

Così ora Rannisi e Pernarella sono in finale. Come andrà? Io spero che, a dispetto dei brogli visti ieri sera, a Rosario sia data la possibilità di essere effettivamente giudicato dal pubblico e non dalla mafia di produzione. Se così sarà vincerà sicuramente Rannisi che non ha (non ancora perlomeno) la sindrome del vip e che ha la dignità di prendersi del verme e del coglione senza a rispondere a parolacce contro cantante lirica in rovina e l'attore che finge anche le risate.

Davide

 
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lottergs
lottergs il 25/03/09 alle 06:27 via WEB
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