Ma è possibile?

Un luogo comune piuttosto diffuso vuole i partiti e l'elettorato di sinistra più sensibile al tema, di cui in questi giorni si fa un gran parlare, delle donne al potere.

Se andiamo a guardare i fatti però la situazione non sta prorpio così e a farcelo notare sono prorprio due donne elette ai massimi vertici del loro paese in questi giorni: Hellen Johnson Sirleaf, eletta battendo l'uomo simbolo della Libera George Weah, e la tedesca Angela Merkel. Ma le due signore non sono le uniche, prima di loro l'nglese Margaret Thatcher (con ben 11 anni di governo), la turca Tansu Ciller e canadese Kim Campbell.

La sinistra risponde con la norvegese Gro Harem Brundtland e con Helen Clark dalla Nuova Zelanda. Per non rimanere vergognosamente distaccati molti sperano nell'elezione a Presidente U.S.A. di Hillary Clinton (anche se per l'America risulta un po' strano parlare di sinistra). Per Hillary ci sono due problemi però. Il primo è che la sua avversaria sarebbe Condoleezza Rice, decisamente più ferrata in politica, e il secondo problema è trovare  un bravo (e abile) stagista che si adoperi in un bel "rapporto orale" di vendetta.

Davide