Der Steppenwolf

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EMILE CHARTIER

 

Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha.

Emile Chartier

 

 

 

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.


Emily Dickinson

 

 

FELICITà

Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.

H. Hesse

 

 

LAO TZE

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.

 

 

RIDERE

 

L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.

Henri Bergson

 

 

FëDOR DOSTOEVSKIJ

Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! - Guardate piuttosto come ride.

 

 

 

 

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Mizuki Tsujimura - Il castello invisibile

Post n°202 pubblicato il 18 Giugno 2019 da ixtlann
 

 

"Dietro le regole che governavano il funzionamento del mondo c'era sempre un perché, un motivo in grado di giustificare la loro esistenza e validità."

 

Forse un libro per ragazzi, ma che si fa leggere e coinvolge anche gli adulti.

Forse perché il tema trattato, anche se in modo diverso, riguarda e colpisce tutti, il bullismo e il disagio giovanile che ne segue.

 

"Aveva ragione lui, se avesse avuto i videogiochi a disposizione probabilmente avrebbe trascorso le giornate incollata allo schermo. Anche se doveva ammettere che di studiare non aveva la forza a prescindere."

 

Il romanzo è ambientato in Giappone, a Tokyo, e questo, forse , farà si che alcune abitudini sociali certi comportamenti siano leggermente diversi da quelli che potremmo riscontrare qui, ma non più di tanto.

La nostra protagonista, Kokoro, è una tredicenne che frequenta la prima media, o meglio che dovrebbe frequentare la prima media perché proprio a causa angherie gratuite che subisce da una sua compagna e dalla sua cricca si ritira da scuola, anzi si chiude in se stessa e nella sua camera senza più riuscire ad avere contatti con l'esterno.

 

"Un momento aveva paura, quello dopo voleva fuggire e al tempo stesso si pentiva di non essere stata più coraggiosa. Non riusciva assolutamente a capire che cosa desiderasse davvero."

 

C'è una parola che definisce questo stato "Hikikomori", forse da noi non è ancora molto conosciuta e diffusa, ma qui si capisce come una adolescente  finisca per assumere tali atteggiamenti.

Atteggiamenti che Kokoro condivide con gli altri protagonisti di questo romanzo tutti legati dall'aver abbandonato la scuola, e dal non credere più in se stessi e nelle proprio risorse, anche quando intorno a loro non mancano attenzioni e cure familiari che dovrebbero aiutarli, spesso è difficile anche essere capiti in casa propria.

Forse solo l'amicizia, vera, sincera può aiutare!

Messa così sembra un romanzo duro, mentre in realtà è una fiaba, o forse un storia pervasa dal realismo magico che anche in Giappone si va sempre più affermando.

 

"Ma quando pensava al suo futuro avvertiva un peso in fondo al cuore, un peso che la trascinava sempre più giù."

 

La nostra Kokoro che ormai con difficoltà esce dalla propria stanza, viene attratta e risucchiata dallo specchio della sua camera e finisce in uno strano castello fuori dal mondo reale, dove incontra altri sei ragazzi che hanno più o meno gli stessi problemi relazionali.

 

"Forse anche gli altri, proprio come Kokoro, si erano resi conto che l'essersi ritirati da scuola era ciò che li univa."

 

Nel castello è nascosta una chiave che permetterà a uno di loro di entrare in una stanza dove potrà esprimere un desiderio, qualunque esso sia, che si realizzerà e per contro si perderà la memoria del tempo e delle cose avvenute nel castello.

 

«Se comunque non ci potremo incontrare nel mondo esterno, tutto quello che ci resterà dopo la fine di marzo saranno dei semplici ricordi! Non vi sembra inutile? I ricordi non servono a niente. Non è meglio che almeno uno di noi possa far esaudire un suo desiderio?» «Io non vorrei assolutamente perderli, i ricordi di quello che è successo qui»

 

Kokoro che ha causa delle cattiverie subite ha poca fiducia nel suo futuro, come ne ha verso se stessa e verso le relazioni interpersonali, lentamente salirà la china riuscendo a legarsi un per volta agli altri personaggi e a non sentirsi più sola.

Il romanzo è scorrevole, fluido scritto con una prosa semplice che usa a tratti aprole nella lingua madre per rafforzarne l'efficacia (al termine del libro è fornito un vocabolario).

 

"«Da questo momento potrebbe iniziare un'avventura meravigliosa in un mondo diverso, e tu che fai? Scappi?» le aveva chiesto la bambina-lupo."

 

La voce narrante è sempre quella della nostra protagonista che ci mostra ciò che succede intorno a lei e dentro di lei, fornendoci uno squarcio sulle emozioni che l'attraversano e che attraverseranno il lettore che inevitabilmente, giovane o adulto che sia, tenderà ad identificarsi con Kokoro, e con lei crescerà fino a trasformarsi!

 

"Non si sentiva più sola. Se in futuro non fosse più riuscita a fare amicizia con nessuno, avrebbe potuto pensare agli amici di quel periodo, e quella consolazione le avrebbe permesso di andare avanti."

 

Inoltre la trama è costruita in modo da risultare avvincente, intrigante, e da lasciare spazio a colpi di scena, e benché sin dall'inizio ci si trovi in un mondo magico, questo magico risulterà sempre più complesso di quanto avremmo immaginato.

Un libro assolutamente consigliato!

 

"Ce l'avrebbe fatta. Si sarebbero aiutati a vicenda. Avrebbero combattuto insieme."

 

 

 

 
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SENECA

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

 

 

 

BERTRAND RUSSEL

Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti

 

OSCAR WILDE

Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza

 

SE TU AVESSI DORMITO?,

Se tu avessi dormito?,

E se, nel sonno, tu avessi sognato?

E se, nel sogno,

tu fossi entrato nel paradiso

e lì avessi colto uno strano, bellissimo fiore?

E se, al risveglio,

ti ritrovassi quel fiore in mano?


Samuel Taylor Coleridge

 

 

IL MOMENTO

Se ne va, se ne va, se ne va!

Se n'è andato!

E col momento,

se n'è andata l'eternità!

            Juan Ramòn Jiménez

 

 

N.NUR-AD-DIN

 

Nasciamo senza portare nulla,

moriamo senza poter portare nulla,

ed in mezzo,

nell'eterno che si ricongiunge

nel breve battito delle ciglia,

litighiamo per possedere qualcosa.

                              

 

 

IL RAGGIO VERDE

In particolari circostanze,

quando il sole scompare dietro l'orizzonte,

nel preciso momento in cui l'ultima luce diretta ci colpisce,

può da esso generarsi un raggio verde

che passando attraverso i nostri occhi,

ha la capacità di illuminare la nostra essenza,

permettendoci di dare uno sguardo

dentro di noi e

vedere chi siamo!

 

 

STRANO VAGARE NELLA NEBBIA

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l'altro,
Ognuno è solo.

Pieno di amici era per me il mondo,
Quando la mia vita era ancora luminosa;
Adesso, che la nebbia cala,
Nessuno si vede più.

In verità, nessuno è saggio
Se non conosce il buio,
Che piano ed inesorabilmente
Da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l'altro,
Ognuno è solo.

 

H. Hesse

 

 

AMBROSE BIERCE

Riso:  Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati.

È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.

 

 

 

OVIDIO

La Fama, che gode con le sue calunnie

a confondere vero e falso, e che dal nulla si dilata

per forza di menzogna

 

 
 

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