Der Steppenwolf

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EMILE CHARTIER

 

Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha.

Emile Chartier

 

 

 

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.


Emily Dickinson

 

 

FELICITà

Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.

H. Hesse

 

 

LAO TZE

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.

 

 

RIDERE

 

L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.

Henri Bergson

 

 

FëDOR DOSTOEVSKIJ

Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! - Guardate piuttosto come ride.

 

 

 

Messaggi di Novembre 2018

Ryu Murakami - Tokyo Soup

Post n°144 pubblicato il 05 Novembre 2018 da ixtlann
 

 

"Quando il corpo è imprigionato, anche lo spirito lo è. [...] quando ci si trova in una situazione disperata si ha la tendenza a fissarsi sui dettagli per evitare di affrontarla direttamente. Come qualcuno che salito su un treno con l'intenzione di suicidarsi si preoccupi ossessivamente di non aver chiuso la porta di casa."

 

Un'altra faccia di Tokio, potremmo dire Tokio by night!, una Tokio appena intravista in After dark  del ben più noto e omonimo autore, ma con il quale oltre al nome null'altro e condiviso.

Il libro parte con questo visione di un quartiere "a luci rosse" e rivelandoci aspetti della cultura di questo paese così lontano che ci sorprende. Forse perché siamo abituati a ben altre immagini del Giappone, sicuramente più romantiche e affascinanti, sicuramente diverse da questo potpourri di locali trash e gente persa. Nel corso della narrazione vengono a galla anche altri aspetti insoliti o poco noti di questo paese, che troviamo affascinante ma che scopriamo essere incredibilmente affascinato dall'occidente!

 

"Mi domandai perché tutte le persone che incontri debbano mentire. Mentono come se andasse della loro sopravvivenza."

 

La storia comincia con il metterci sul chi vive  ci lasciandoci immaginare pericolose evoluzioni che subito superano le nostre aspettative, sfociando in uno splatter inaspettato quanto incredibile. Così come ci sembra incredibile la posizione che assumo il nostro protagonista incapace di azione, eppure forse lo accettiamo. In qualche recondito angolo della nostra mente lo giustifichiamo, la paura può avere effetti inverosimili!

Strane ed interessanti anche molte delle discussioni che avvengono tra la nostra guida e il suo cliente.

 

"La cattiveria nasce da sentimenti negativi come la solitudine, la tristezza e la rabbia. Viene da un vuoto dentro di te che sembra scavato con il coltello, un vuoto in cui rimani abbandonato quando qualcosa di molto importante ti viene strappato via."

 

Uno strano libro.  Un libro dove dei Giapponesi leggi " In questo paese la gente non ha nessun rispetto per gli altri, non li sfiora neanche l'idea di risultare fastidiosa." Esattamente l'opposto dell'idea che di solito ci si fa di questo popolo!!

La scrittura facile e veloce, anche se non all'altezza di atri suoi connazionali, non è male e il romanzo scivola via facilmente, e alla fine anche se mi aspettavo qualcosa di diverso sono contento di averlo letto!

 

"Ma sono parecchie le cose strane qui da noi, dal punto di vista degli stranieri, e nella maggior parte dei casi io non sono in grado di spiegarle. Mi fanno domande tipo: Se il Giappone è uno dei paesi più ricchi del mondo, perché avete questo problema del karoshi, cioè la gente che si ammazza letteralmente di lavoro? Oppure: Capisco le asiatiche che vengono dai paesi più poveri, ma perché le liceali di un paese ricco come il Giappone devono prostituirsi? O ancora: Nel resto del mondo la gente lavora per fare felice la propria famiglia, perché in Giappone nessuno si lamenta del tanshin-funin, il sistema che spedisce gli uomini d'affari a vivere da soli in città o paesi lontani? Se non riesco a rispondere a queste domande non è perché sono particolarmente stupido."

 

 

 

 
 
 

Andres Neuman - Il viaggiatore del secolo

Post n°143 pubblicato il 03 Novembre 2018 da ixtlann
 

"Questo, intervenne Sophie, si vede spesso ultimamente, i romanzi moderni sono come uno specchio, bene, ma se gli specchi fossimo noi? intendo dire, e se noi lettori fossimo il riflesso dello stile di vita dei fatti narrati nei romanzi?"

 

Che dire, non so se recensire il libro o l'autore!

Già perché probabilmente il romanzo non è altro che una vetrina molto illuminata, forse troppo illuminata in cui si pavoneggia il nostro autore.

 

"Lo vide passare con il suo berretto perturbatore, la sua finanziera volgare, il suo fazzoletto annodato male, camminando con quel suo passo irritante a metà tra il distratto e il provocatorio, in parte trasandato e in parte dosato, un po' come quella sua chioma lunga, come se, pur abbandonandosi al proprio capriccio, fosse consapevole di essere osservato."

 

Stranamente cosciente del suo ruolo, si descrive nelle vesti del protagonista, sicuramente meno vanesio dell'autore!

 

Peccato, avrebbe anche potuto essere un bel romanzo, con delle belle trovate e degli strani colpi di scena.

Ma il buon Andreas ha voluto strafare. .

Innanzitutto l'idea di base che sarebbe quella di scrivere oggi un romanzo con lo stile dell'ottocento ci sta', anche se poi cade nell'uso di espressioni che sicuramente non sarebbero comparse in un romanzo dell'epoca.

Nelle recensioni sembra che si leggerà un romanzo del paradosso, che parla di una cittadina che non è possibile localizzare perche cambia le sue coordinate, nella quale le strade cambiano locazione e da cui è impossibile andar via, solo fumo negli occhi, accenni forvianti e che nulla danno al racconto.

 

"ogni poesia possiede un elemento non trasmissibile, un suono peculiare, una forma e connotazioni esatte, impossibili da adattare a un'altra lingua negli stessi termini di perfezione."

 

 

Il romanzo per buona parte, forse i tre quarti, è costituito da "chiacchiere"  che si svolgono in un salotto in cui si parla di politica, di teatro, di poesia, di filosofia, ma che in realtà servono solo all'autore per far sfoggio del suo presunto sapere e che appesantisce il romanzo rendendolo piuttosto noioso (più d'una volta si ha la tentazione di mollarlo). Ma nel romanzo per dritto o per storto c'è di tutto (sesso, droga e rock and roll!) e per non farsi mancare niente ci ha messo anche qualche considerazione socio politica sul lavoro, sulle classi, sui rapporti di genere, senza trascurare l'aspetto poliziesco, semplicemente ridicolo!

Volendo pavoneggiarsi troppo a fatto una ben misera figura!

 

"chi crede che il posto dov'è nato sia la sua patria, soffre. Chi crede che qualsiasi posto potrebbe essere la sua patria, soffre meno. E chi sa che nessun posto sarà mai la sua patria, è invulnerabile."

 

Ma non è tutto da disprezzare, magari se fosse la metà potrebbe anche essere affascinante.

Infatti il libro anche se noioso per le chiacchiere è ben scritto e si fa leggere abbastanza facilmente, con delle trovate davvero geniali e l'evoluzione della storia e dei personaggi è davvero molto interessante.  Peccato che percentualmente si tratti di ben poca cosa, e che si perde nel mare di chiacchiere tese a mostrare quanto è bravo e colto il nostro autore. Se un giorno dovesse riuscire a controllare il proprio narcisismo, (che è anche logico che ci sia, ma che va sicuramente contenuto) potrebbe scrivere davvero bei romanzi!

 

"Molto affetto l'un per l'altro abbiam sentito, eppur ci siamo bene sopportati. Giocammo spesso a far «moglie e marito», eppure non ci siamo malmenati. Abbiamo insieme scherzato e gioito, e ci siamo baciati e accarezzati. Con gioia fanciullesca abbiam  persino in boschi e prati fatto a rimpiattino, e alfin sapemmo così ben celarci che non ci fu più dato di trovarci."

 

Probabilmente un libro che potrebbe essere interessante leggere nei gruppi di lettura in quanto pieno di spunti che potrebbero dare il via a discussioni anche interessanti.

 

"perché viaggi tanto? Be', rispose Hans, perché non posso vivere diversamente. Credo che se sai dove stai andando e cosa farai, la cosa più probabile che accada è che alla fine non saprai più chi sei."

 

Per concludere non so lo consiglierei, o lo sconsiglierei, è dura arrivare alla fine, ma quando sta per finire diventa davvero interessante!

 

"Quanto più lavoravano insieme tanto più si rendevano conto delle similitudini tra l'amore e la traduzione, capire una persona e interpretare un testo, recitare una poesia in una lingua diversa e dare voce al sentire dell'altro. Tutte e due le missioni erano felici ma incomplete: restavano sempre dei dubbi, parole da cambiare, sfumature incomprese".


 

 

 
 
 

Pino Imperatore – Benvenuti In Casa Esposito

Post n°142 pubblicato il 02 Novembre 2018 da ixtlann
 

Questo è il secondo romanzo che leggo di quest'autore, e forse perché avevo più aspettative, generate dalla lettura del primo, non ha avuto lo stesso effetto.

Questo non significa che non abbia apprezzato questo romanzo che comunque si avventura in terreni paludosi e pericolosi come quello della camorra  trattando il triste argomento con spirito.

Ma oltre a parlare a mostrarci questo aspetto terribile della società odierna, ci mostra anche l'uomo che a volte ne fa parte e non sempre e come potremmo immaginarlo, ma può anche essere fragile, buono comprensivo e trovarsi schiacciato in un ruolo non suo ma che non sempre può rifiutare, ciò che ci circonda ci condizione e ci forma, anche se ci sono delle vie d'uscita come ad esempio " La conoscenza rende liberi, si dice. È proprio così. Il sapere rafforza, dà gioia, ci fa crescere come esseri umani.".

Il romanzo che ci presenta come al solito una Napoli da amare e visitare assolutamente, anche se qui non si raggiungono le vette espresse in " Allah, san Gennaro e i tre kamikaze" ci mostra una famiglia cresciuta in uno dei quartieri dalla pessima fama ma dove non tutti accettano la croce che dovrebbero portare, e anzi la figlia del protagonista ben rappresenta la voglia di emancipazione da una realtà impossibile. Molte le chicche di saggezza popolare sparse qua e la che arricchiscono un testo di per se colto anche senza essere pesante anzi con la superficiale  apparenza di libro comico e leggero, e dove la cultura e la conoscenza che lo attraversa e si mostra con discrezione senza mai venire  ostentata!

"Quando a Napoli piove, la gente s'intristisce. Cammina svelta, impreca, non ha voglia di scherzare. A stento si scambia un saluto. La pioggia bagna la città di malinconia"

 

"Chi prima non pensa, dopo sospira"

 

 

 
 
 
 
 

INFO


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SENECA

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

 

 

 

BERTRAND RUSSEL

Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti

 

OSCAR WILDE

Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza

 

SE TU AVESSI DORMITO?,

Se tu avessi dormito?,

E se, nel sonno, tu avessi sognato?

E se, nel sogno,

tu fossi entrato nel paradiso

e lì avessi colto uno strano, bellissimo fiore?

E se, al risveglio,

ti ritrovassi quel fiore in mano?


Samuel Taylor Coleridge

 

 

IL MOMENTO

Se ne va, se ne va, se ne va!

Se n'è andato!

E col momento,

se n'è andata l'eternità!

            Juan Ramòn Jiménez

 

 

N.NUR-AD-DIN

 

Nasciamo senza portare nulla,

moriamo senza poter portare nulla,

ed in mezzo,

nell'eterno che si ricongiunge

nel breve battito delle ciglia,

litighiamo per possedere qualcosa.

                              

 

 

IL RAGGIO VERDE

In particolari circostanze,

quando il sole scompare dietro l'orizzonte,

nel preciso momento in cui l'ultima luce diretta ci colpisce,

può da esso generarsi un raggio verde

che passando attraverso i nostri occhi,

ha la capacità di illuminare la nostra essenza,

permettendoci di dare uno sguardo

dentro di noi e

vedere chi siamo!

 

 

STRANO VAGARE NELLA NEBBIA

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l'altro,
Ognuno è solo.

Pieno di amici era per me il mondo,
Quando la mia vita era ancora luminosa;
Adesso, che la nebbia cala,
Nessuno si vede più.

In verità, nessuno è saggio
Se non conosce il buio,
Che piano ed inesorabilmente
Da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l'altro,
Ognuno è solo.

 

H. Hesse

 

 

AMBROSE BIERCE

Riso:  Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati.

È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.

 

 

 

OVIDIO

La Fama, che gode con le sue calunnie

a confondere vero e falso, e che dal nulla si dilata

per forza di menzogna

 

 
 

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