Der Steppenwolf

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EMILE CHARTIER

 

Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha.

Emile Chartier

 

 

 

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.


Emily Dickinson

 

 

FELICITà

Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.

H. Hesse

 

 

LAO TZE

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.

 

 

RIDERE

 

L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.

Henri Bergson

 

 

FëDOR DOSTOEVSKIJ

Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! - Guardate piuttosto come ride.

 

 

 

Messaggi di Gennaio 2019

Enrico Ianniello - La Compagnia delle Illusioni

Post n°172 pubblicato il 25 Gennaio 2019 da ixtlann
 

Enrico Ianniello - La Compagnia delle Illusioni

 

"tutto il mondo è teatro..." lanciai, presuntuoso. E lei la citazione ce l'aveva nel quadernone, e ti pareva?, e andò subito a pescarla. "...e tutti gli uomini e le donne sono attori, essi hanno le loro uscite e le loro entrate, e una stessa persona, nella sua vita, recita diverse parti."

Ero davvero contento che fosse uscito un nuovo libro di Ianniello, il suo Isidoro Sifflotin mi era piaciuto molto, quindi speravo di imbattermi in qualcosa di simile, magico, straordinario, surreale.

Invece questo romanzo, per quanto improbabile racconta una storia possibile, e rimane nei limiti del reale del credibile, una storia civile che forse qualcuno si era anche sognato!

La storia è sicuramente ben raccontata e abbastanza avvincente e anche quando sembra che si sia intuito come dove sta parando, ti sorprende, si non mancano certo i colpi di scena ne le grandi riflessioni, che non possono che farci pensare.

" "Vai! Non aver paura!", perché senza gioco non c'è racconto, senza gioco non c'è filosofia, senza gioco non ci sarebbero gli artisti, non ci sarebbe niente, perché niente oltrepasserebbe il limite della vita quotidiana, della realtà! 'A realtà è difficile assai, amore mio, perché 'a realtà ti invade secondo dopo secondo e ti intristisce, ti fa venire l'umido nelle ossa, ti cresce il muschio dell'attualità sulla pelle, poi tu ti vuoi curare e fai peggio ancora, ti dicono "informati!", "devi sapere!", e allora cerchi, cerchi confusamente di sapere, e l'inquinamento ti divora completamente e tu ti scordi di tutto quello che c'è di bello nella vita, ti scordi che sei nato per ballare, per correre, per sognare una vita diversa, e sincera, e nutrirti di quel sogno!"

 

Lui è un grande autore, quindi la prosa è molto affascinate, colta e cosparsa di napoletano che la rende più leggera e immediata, ma nonostante tutte queste belle caratteristiche, non sono riuscito ad apprezzare granché questo romanzo.

" Il fiore dell'illusione produce il frutto della realtà."

Forse dipende solo da me, dal fatto che sono stanco di leggere di dolore e nostalgia, forse perché ho l'età in cui la nostalgia dovrebbe farla da padrone che non riesco ad apprezzarla, anzi la rifuggo, e cerco il faceto, l'effimero, il magico, la speranza, tutte cose che qui sono negate. E questo suffuso senso di sofferenza che pervade lo scritto non mi ha permesso di godermelo fino in fondo.

"Voglio questo. Mi voglio emozionare, mi voglio mettere paura, mi voglio sentire giovane!"

Quindi forse ho letto un bel libro e non sono riuscito ad apprezzarlo, ma non mi sentirei neanche di consigliarlo, salvo che si voglia un può sguazzare in questi tristi sentimenti, per poi "apprezzare" la propria quotidianità!

""Noi donne siamo giovani per sempre, faglielo capire a tuo fratello! Diglielo che se vuole imparare a godersi la vita come fa un ragazzo, giorno dopo giorno, non deve sapere quello che gli succederà nella scena che sta per cominciare. Sennò che sfizio ci sta?"

 

 

 
 
 

Christopher Moore - Il Vangelo secondo Biff - Amico d'infanzia di Gesù

Post n°171 pubblicato il 22 Gennaio 2019 da ixtlann
 

 

"compassione porta al coraggio, la sobrietà alla generosità e l'umiltà alla capacità di comandare»."

 

Come sempre avvicinarsi ad uno scritto con delle aspettative può portare alla delusione!

Avevo letto recensioni positive di questo testo che ne parlavano come di qualcosa di ironico e dissacrante, così ho deciso di leggerlo aspettandomi una nuova versione di Gesù!

In realtà non è così, il libro in alcun modo si permette di dare un nuovo profilo a Cristo, anche se ne racconta quella parta di vita non presente nei vangeli.

 

"Non esiste un eroe conservatore".

 

Per far questo, l'autore si inventa un personaggio, Biff, che nel nostro romanzo è sin dall'infanzia  il miglio amico  di Gesù, e suo fedele compagno fino alla fine, ed è proprio dalla sua voce che apprendiamo degli anni trascorsi e di cui nulla si sa.

Quindi niente a che vedere con il libro di Pulmann, né con quello di Niven e men che meno con il vangelo di Saramago ma una storia per buona parte a inventata di sana pianta ma con un Cristo molto fedele all'immagine che ne abbiamo e che mantiene questo profilo anche quando la narrazione ci porta su terreni più conosciuti.

 

"l'amore non è una cosa a cui si pensa, ma una condizione in cui si dimora."

 

Diversi da come ci li saremmo potuti immaginare gli altri personaggi con cui l'autore si prende il gusto di scherzare, così i dodici apostoli ci ricordano piuttosto un'armata Brancaleone, che i dodici discepoli che siamo abituati a conoscere, e ancor più interessante e il personaggio della Maddalena, intelligente, moderna femminista e spregiudicata.

La narrazione trabocca di sarcasmo e ironia che riescono spesso a strappare qualche sorriso e a rendere veloce e facile la lettura e che insieme alle avventure sicuramente straordinarie interessanti e avvincenti fanno si che il romanzo voli via.

 

"Tu pensi troppo. E pensare non ti porterà che sofferenza. Sii più ingenuo"

 

Quindi forse diverso da quello che ci si potrebbe aspettare, ma tutto sommato leggibile, gradevole e che riesce a donare qualche ora di buon umore, consigliato.

 

 "Ovunque tu vada, trovi sempre qualcosa da imparare."

 

 

 
 
 

Stephen Fry - Mythos

Post n°170 pubblicato il 22 Gennaio 2019 da ixtlann
 

Stephen Fry      Mythos

"Nemmeno a dirlo, Ares - MARTE per i Romani - era tutt'altro che intelligente, anzi era del tutto privo di fantasia e di un'ottusità monumentale, poiché, come tutti sanno, la guerra è stupida."

I miti greci sono sempre gli stessi, ovviamente, ma c'è modo e modo di raccontarli! Stephen Fry sceglie un modo divertente semplice, avvincente per raccontarci alcuni dei miti più suggestivi e famosi.

Certo non sarà esaustivo e per gli appassionati di miti il riferimento continuerà ad essere Graves o Frazer, ma come opera divulgativa è davvero ben fatta.

In alcuni punti riesce addirittura a far ridere, e il linguaggio che usa non è mai pomposo e sterile, ma moderno leggero, affabile; inoltre spesso presentandoci un personaggio ne ricava le parole che ci ha lasciato in eredità così scopriamo che mnemonico ci viene da Mnemosine o che il tantalio deve il suo nome a Tantalo.

Inoltre il nostro autore spesso fa riferimento a opere, arte e pensiero moderno creando legami simpatici ed interessanti che snelliscono il "corpus" narrativo!

Insomma nulla di nuovo ma sicuramente un nuovo modo di narrare i miti a cui tanto dobbiamo!

"«È tutto?» A Zeus, l'elenco aveva quasi fatto girare la testa. «Credo di sì. Oh, e vorrei poter rendere più agevole il parto per le donne. Ho visto quanto è doloroso. Anzi, a dire il vero è proprio disgustoso, e vorrei contribuire a migliorarlo». «Accidenti. La luna non la vuoi, eh?» «Oh, che bella idea! La luna. Sì, vorrei anche la luna, per favore. Nient'altro. Non ti chiederò mai più niente». Zeus esaudì ogni suo desiderio. Come avrebbe potuto esimersi? "

 

 

 
 
 

Vincenzo Salemme - La bomba di Maradona

Post n°169 pubblicato il 14 Gennaio 2019 da ixtlann
 

"quello di scherno, accompagnato dalle risate, risate non riferite alla comicità voluta di un film ma alla sua involontaria ridicolaggine;"

Peccato avrebbe potuto essere un bel romanzo se solo fosse stato scritto da uno scrittore!

Invece è stato scritto da Salemme di cui mi dicono fosse un grande nel modo del teatro, ma che io ho conosciuto come attore regista cinematografico di B-Movie, e che si è cimentato come autore letterario di un B-Book (per assonanza con i B-Movie) forse aveva bisogno di soldi, perché immagino che il suo nome comunque indurrà molti all'acquisto, un buon affare.

Un test per sapere se un libro mi piace o meno e vedere se mi tiene attento o se mi fa sbadigliare e questo di sbadigli me ne ha rubati tanti, sin dalle prime pagine. Non vi parlo della storia, ua sinossi la troverete dappertutto e poi in fondo non è importante, diciamo che è strutturato come un poliziesco, e che la storia potrebbe anche essere avvincente se non fosse per la narrazione che stenta, non procede facilmente.

La prosa risulta un po' pedante, un po' forzata, a tratti "pedagogica", non scorre facile, spesso il testo risulta didascalico, a tratti pedante, senza ritmo o comunque lento.

Spesso farcito di una frasi tendenti a mostrare una cultura (magari in questo caso la parola è un po' esagerata) che in autori come  Di Mare affascina e avvince e arricchisce il testo qui stanca, annoia sembra posticcia e forzata. Anche le digressioni e descrizioni spesso risultano pesanti e noiose.

Non riesce a trasmettere le emozioni che i personaggi provano, nel mangiare uno spaghetto  o nel fare sesso, il tutto resta sempre asettico, mentale senz'anima, a empatia zero.

Ogni tanto prova a parafrasare Pirandello o quanto meno titoli di Pirandello, e non se ne capisce il donde, visto che non c'è proprio alcun legame o riferimento possibile.

Anche il linguaggio è vario e alterno usa parole come alea piuttosto che rischio e poi arrabbiato piuttosto che adirato!

"traslocare le proprie cose"

"A parte gli orari di punta, in cui il traffico rasentava davvero il livello di emergenza acustica e logistica sopratutto nei vicoli e stradine laterali,"

"passeggiavano seri ma non autoritari, attenti ma non pedanti."

 

 

 

 
 
 

Eshkol Nevo - La simmetria dei desideri

Post n°168 pubblicato il 14 Gennaio 2019 da ixtlann
 

"In effetti, l'amicizia è una faccenda strana, secondo me."

 

Strano romanzo, difficile da definire, teoricamente la storia di quattro amici ... in realtà potrebbe essere un metalibro che parla di se stesso, o la storia di un giovane in "cerca" di se stesso. Il libro è scritto tutto in prima persona anche se a volte ci riporta aspetti della vita degli "amici". Un libro piuttosto duro, pieno di dolore, perché chi scrive non riesce ad avere una meta. Non sa cosa fare della propria esistenza e si confonde con la vita di chi lo circonda!  Mostra atteggiamenti che sono solo di facciata "Sono andato da lei, l'ho baciata su entrambe le guance e l'ho invitata a unirsi a noi in soggiorno, fingendo che la sua presenza mi riempisse di gioia. E non di dolore." E non riesce a gestire i propri sentimenti "Odiavo quelle conversazioni con lei. E le aspettavo con ansia."

Studente di filosofia che sta scrivendo una tesi sui filosofi che hanno cambiato idea, spesso usa le figura che studia come esempi, ma senza trovare uno sbocco ai propri pensieri. Esiste in quanto parte di un gruppo di amici, anche se in fondo non si sa bene cosa sia questa "amicizia",

"ancora due ore, massimo due ore e mezza con questi tre rompiscatole, e poi me ne torno a casa e non dovrò mai più rivederli in vita mia." anzi il libro rende questa parola solo una parola, spesso senza un vero contenuto, si è amici perché ci capita, e si fanno affermazioni nelle quali non si crede o che non si rispettano.

"Come se fossimo quattro estranei o quattro persone incaricate di eseguire un compito comune durante dei test attitudinali, e non quattro amici-per-la-pelle."

 

Un libro molto introspettivo, strano, non facile! Buona giornata.

 

"«bisogna ricordare, ricordare sempre, che alla fine la primavera arriva»."

 

 

 

 

 
 
 
 
 

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SENECA

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

 

 

 

BERTRAND RUSSEL

Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti

 

OSCAR WILDE

Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza

 

SE TU AVESSI DORMITO?,

Se tu avessi dormito?,

E se, nel sonno, tu avessi sognato?

E se, nel sogno,

tu fossi entrato nel paradiso

e lì avessi colto uno strano, bellissimo fiore?

E se, al risveglio,

ti ritrovassi quel fiore in mano?


Samuel Taylor Coleridge

 

 

IL MOMENTO

Se ne va, se ne va, se ne va!

Se n'è andato!

E col momento,

se n'è andata l'eternità!

            Juan Ramòn Jiménez

 

 

N.NUR-AD-DIN

 

Nasciamo senza portare nulla,

moriamo senza poter portare nulla,

ed in mezzo,

nell'eterno che si ricongiunge

nel breve battito delle ciglia,

litighiamo per possedere qualcosa.

                              

 

 

IL RAGGIO VERDE

In particolari circostanze,

quando il sole scompare dietro l'orizzonte,

nel preciso momento in cui l'ultima luce diretta ci colpisce,

può da esso generarsi un raggio verde

che passando attraverso i nostri occhi,

ha la capacità di illuminare la nostra essenza,

permettendoci di dare uno sguardo

dentro di noi e

vedere chi siamo!

 

 

STRANO VAGARE NELLA NEBBIA

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l'altro,
Ognuno è solo.

Pieno di amici era per me il mondo,
Quando la mia vita era ancora luminosa;
Adesso, che la nebbia cala,
Nessuno si vede più.

In verità, nessuno è saggio
Se non conosce il buio,
Che piano ed inesorabilmente
Da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l'altro,
Ognuno è solo.

 

H. Hesse

 

 

AMBROSE BIERCE

Riso:  Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati.

È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.

 

 

 

OVIDIO

La Fama, che gode con le sue calunnie

a confondere vero e falso, e che dal nulla si dilata

per forza di menzogna

 

 
 

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