Der Steppenwolf

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EMILE CHARTIER

 

Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha.

Emile Chartier

 

 

 

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.


Emily Dickinson

 

 

FELICITà

Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.

H. Hesse

 

 

LAO TZE

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.

 

 

RIDERE

 

L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.

Henri Bergson

 

 

FëDOR DOSTOEVSKIJ

Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! - Guardate piuttosto come ride.

 

 

 

Messaggi di Febbraio 2019

Kim Stanley Robinson - Luna rossa

Post n°180 pubblicato il 22 Febbraio 2019 da ixtlann
 

Chi si avvicinasse a questo romanzo nella speranza di leggere la fantascienza tutta azione resterebbe terribilmente deluso.

Certo, è un libro di fantascienza essendo ambientato per buona parte sulla luna e ci racconta di un futuro abbastanza prossimo e piuttosto distopico, o forse no.

A dire il vero, ora il mercato è l'unico partito al mondo, o almeno aspira a diventarlo.

L'impostazione di base e quella del thriller, con un omicidio e la ricerca dell'assassino, che subito si complica introducendo altri personaggi e che fuggono o che inseguono. Ma l'azione che qui lascio sottintendere è lenta, diluita in tante altre cose che vanno dalla fisica quantistica al feng shui, dalla socio economia globale alla storia della politica cinese, dalle riflessioni sulle vicende umane all'analisi delle personalità.

Ci appoggiamo ad altre persone, e in questo modo rimaniamo dritti. Bisogna potersi fidare dei propri amici

Un libro davvero molto ricco e per tanti aspetti molto interessante, che però a volte può risultare lento o poco avvincente, proprio per i tanti temi che tratta e nei quali a volte si perde, e forse non sempre a noi vicini, come nel caso degli ultimi quarant'anni di storia cinese.

Quindi un romanzo sicuramente interessante ma non avvincente, con un ritmo variabile a tratti veloce e pieno d'azione, a tratti più lento e riflessivo, una lettura un po' impegnativa ma solo per appassionati. Dal finale non ho capito se avrà un seguito o meno!

Voi giovani, così pieni di vigore e vitalità, siete nel fiore degli anni, come il sole alle otto o alle nove del mattino. La nostra speranza è riposta in voi.

 

 

 
 
 

Sachiko Kashiwaba - Il meraviglioso paese oltre la nebbia

Post n°179 pubblicato il 18 Febbraio 2019 da ixtlann
 

"Sì. I libri attirano le persone e le influenzano. Sta in questo il loro fascino "

Ho letto questo libro, un racconto lungo piuttosto che un romanzo, perché sapevo che da esso era stato tratto il film di Hayao Miyazaki "La città incantata", e quindi cercavo i personaggio del film, errore, questo racconta ha "ispirato" Miyazaki, ma la storia e i personaggio sono ben diversi. Fatta questa importante precisazione, devo dire che questo libricino è una favola dolce e piacevole, probabilmente adatta a bambini o poco più, ma sicuramente leggibile e apprezzabile da tutti.

La storia ha anche una sua morale o forse più d'una, date con la semplicità e la dolcezza che caratterizza la scrittura giapponese, una storia fantastica ma e che si svolge in un paesino fuori dal tempo e dallo spazio, con un bambina che impara a vivere e a comportarsi da personaggi più o meno bizzarri.

Il libricino è davvero piccolo e molto veloce, e quindi ad un pubblico adulto potrebbe sembrare superficiale nell'affrontare gli ambiti che tratta, ma essendo destinato a bambini va bene così. Resta in ogni caso una lettura piacevole e consigliabile!!

"Quel piccolo libro aderì perfettamente alle mani dello studente, al punto che sembrava non volesse allontanarsene."

 

 

 
 
 

Victor Pelevin - Dialettica di un periodo di transizione dal nulla al niente

Post n°178 pubblicato il 18 Febbraio 2019 da ixtlann
 

"'Meglio primo in un villaggio gallico, che ultimo a Roma'"

Che dire, delirante, cervellotico, spassoso, filosofico avvincente difficile.

Questi sono alcuni degli aggettivi che si potrebbero usare per descrivere questo strano romanzo di che ci racconta di Stëpa, un ragazzo ossessionato dai numeri, con questa ossessione che lo accompagna e diventa l'aspetto più importante della sua vita.

Questa è la chiave di lettura principale, l'ossessione, in questo caso dai numeri, e quindi forse in parte comprensibile da molti, chi non ha un numero fortunato?

In questo caso il giovane Stëpa ha scelto il sette, ma rendendosi conto che questo numero è troppo gettonato passa al 34 (3+4=7).

Il fatto è che questa ossessione è la chiave che determina le scelte nella vita del nostro protagonista che decide tutto in base al suo numero fortunato o al suo opposto il 43 il suo numero sfortunato, quindi se si vuole apprezzare questo romanzo bisogna entrare nell'ottica di bisogna entrare nell'ottico di questo profillo ossessivo, e accettare questo modo di vivere e comportarsi, anche quando sembra eccessivo o esagerato.

Il nostro protagonista è una persona assolutamente disprezzabile, ma andando avanti nella lettura ci si affeziona e tutto sommato si cerca di capirlo e/o perdonarlo.

Un piccolo ostacolo è dato dai molti riferimenti alla storia contemporanea della Russia, ma resta un aspetto marginale, più o meno come la conoscenza dei Pokemon!

Quindi un romanzo gradevole e gustabile, e per alcuni anche divertente,  ma che potrebbe risultare noioso e difficile da accettare per chi non ha mai avuto una piccola ossesione!

"'Si può essere una persona sensata, e pensare lo stesso alla bellezza delle unghie'."

 

 

 
 
 

Stefania Bertola - A neve ferma

Post n°177 pubblicato il 13 Febbraio 2019 da ixtlann
 

 

 

"Bianca tirò fuori un libro che aveva nello zainetto, e lesse forte ai pesci: «'E io sarei innamorato! Io che sono sempre stato la frusta dell'amore, il Cerbero dei sospirosi, il critico, anzi, lo sbirro, anzi, l'aguzzino del dio dell'amore, quel ragazzetto ribelle, mezzo cieco, quel capriccioso pasticcione, lui, Cupido, viceré delle rime d'amore, signore degli abbracci, sacra maestà di gemiti e sospiri! Ah, povero cuore mio, e proprio io dovevo arruolarmi nella sua squadra e portare i suoi colori come il cerchio di un saltimbanco! Ecco la penitenza che mi ha inflitto Cupido per punirmi per avermlo per troppo tempo trascurato. E va bene, forza, amerò e scirverò, e sospirerò e supplicherò, e inseguirò, e gemerò...'» Bianca posò il libro e guardò i pesci, che erano ammutoliti e fermi. «Non esageriamo, però. Io non farò niente di tutto questo. Non vi preoccupate, ragazzi»"

Avevo già letto "Biscotti e sospetti" di quest'autrice e le avevo dato un 7,5, trovando un bell'intreccio e una scrittura più che piacevole, così ho deciso di leggere un altro libro di questa simpatica autrice. Ho fatto bene, ho ritrovato lo stesso stile, piuttosto particolare di narrare una vicenda con tanti personaggi e che sembra un po' incasinata ma, che in fondo, potrebbe anche essere un po' scontata, ma assai piacevole.

"Come un pugno lanciato a caso, il destino ci colpisce a tradimento."

Il romanzo è frizzante, allegro, veloce! Una lettura rilassante e avvincente. Un romanzo corale, con tanti protagonisti mossi dall'amore, ma senza mai diventare sentimentale o stucchevole, ma mantenendo un ritmo brioso e una trama avvincente e a tratti divertente. La storia a momenti si aggroviglia come se fosse un intenso giallo e le vicende dei protagonisti si intrecciano e ci appassionano portandoci a tifare per questo o per quello. Tanti sono i protagonisti che potremmo definire simpatici e ognuno ha modo di ritrovarsi un po' un po' nell'uno un po' nell'altro. Un romanzo per staccare, per rilassarsi e godere, senza null'altro chiedere a un libro se non di tenerci compagnia, e di farci distrarre piacevolmente per qualche ora, anche se, essendo ambientato nel mondo della pasticceria, bisogna fare molta attenzione alle voglie che potrebbe indurre!

"Si asciugò le lacrime , si preparò una tisana balsamica e si dedicò a una classica attività femminile: struggersi e languire, aspettare e sperare, prepararsi frasi da dire a qualcuno che non verrà ad ascoltarle."

Bellissimo il modo di scrivere e di narrare, il libro parte in quarta e ci tiene avvinti fino alla fine con un linguaggio a tratti spumeggiante e scherzoso e che potremmo dire adatto al racconto, e che esula dalle classiche regole del linguaggio, e, a questo proposito la scrittrice ci avverte che : tutto quello di strano o non corretto che trovate in questo libro è fatto apposta, chiaro? Perciò, tanto per fare un esempio, lo so che non si dice 'tops models', ma scritto così mi faceva ridere. Quindi non prendetevela con la Salani, grazie. "

Sicuramente leggerò altro di quest'autrice, leggere i suoi romanzi è una piccola fuga dal quotidiano restando perfettamente nel quotidiano, talmente strano da essere assolutamente reale!

"Ci sono momenti della vita in cui la nostra essenza salta fuori e ci sorprende."

 

 

 
 
 

Pino Imperatore - Aglio olio e assassino

Post n°176 pubblicato il 12 Febbraio 2019 da ixtlann
 

 

""Si' bbella e 'nfama comme 'o riavulo 'e Margellina". Sei bella e infame come il diavolo di Mergellina"

 

Questo è il terzo romanzo che leggo di Imperatore, l'ultimo pubblicato, forse il meno divertente.

In questo romanzo l'autore si cimenta con il poliziesco, introducendo un nuovo ispettore, Gianni Scapece, chissà se lo rincontreremo, e i proprietari di una trattoria i Vitiello.

Per quanto ben costruito, il romanzo non crea la suspence che ci si aspetterebbe in un poliziesco, forse perché comunque l'autore cerca di mettere anche questo libro in chiave comica, operazione non riuscita, e che anzi fa perdere qualcosa al romanzo, annacquando il ritmo. Anzi a tratti rischia di far piangere. Come succede nel capitolo 21 'O Rappezzo (che consiglierei proprio di saltare, tanto assolutamente inutile all'economia del racconto e noioso!) probabilmente scritto solo con il fine, non raggiunto, di rendere più comico il tutto.

 

"Vissuta dal di dentro, Napoli è coinvolgente, contaminante, trascinante.

    Vista dall'alto, lascia senza respiro. Strappa il cuore dal petto."

 

Altre trovate tese a far ridere, non raggiungono lo scopo e inficiano la qualità totale del romanzo, che avrebbe potuto essere valutato sicuramente meglio se non fosse stato per questo tentativo di essere comico.

Già, perché comunque Imperatore è piacevole da leggere e anche sempre molto interessante, come nei libri precedenti e soprattutto nel penultimo, leggere i suoi romanzi scatena una voglia di Napoli incontenibile. Il romanzo trasuda piacevolmente cultura e conoscenza della città, che il nostro autore ama smisuratamente, e che forse rappresenta uno degli aspetti più pregevoli dei suoi romanzi!

 

"«Cucinare è come vivere una storia d'amore fatta di dolcezze, cordialità, gesti affettuosi. Quando preparo un piatto, e lo dico senza intenti blasfemi, mi sento un piccolo dio."

 

Quindi un romanzo leggibile e gustoso, leggero e ben scritto, con l'unica pecca di voler far ridere un po' forzatamente senza riuscirvi, e con dei personaggi leggermente sopra le righe, che comunque potrebbero dare il via a una nuova serie.

Tra i protagonisti c'è anche un cane Zorro, chissà perché mi ha riportato alla mente Greg (Gregorio Scarta) il cane di Chico Pipa, famoso investigatore privato degli anni 50!

 

"«L'ignoranza mi irrita. Se io non sono capace di fare una cosa, lo dico e non la faccio, così non procuro danni. Se non ho cognizione di un argomento, lo studio, lo approfondisco e poi ne parlo, prestando ascolto a chi ha più conoscenze di me. Oggi, invece, tutti vogliono intervenire su tutto, a vanvera. La vita sociale sembra un carrozzone delle banalità»."

 

 

 
 
 
 
 

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SENECA

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

 

 

 

BERTRAND RUSSEL

Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti

 

OSCAR WILDE

Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza

 

SE TU AVESSI DORMITO?,

Se tu avessi dormito?,

E se, nel sonno, tu avessi sognato?

E se, nel sogno,

tu fossi entrato nel paradiso

e lì avessi colto uno strano, bellissimo fiore?

E se, al risveglio,

ti ritrovassi quel fiore in mano?


Samuel Taylor Coleridge

 

 

IL MOMENTO

Se ne va, se ne va, se ne va!

Se n'è andato!

E col momento,

se n'è andata l'eternità!

            Juan Ramòn Jiménez

 

 

N.NUR-AD-DIN

 

Nasciamo senza portare nulla,

moriamo senza poter portare nulla,

ed in mezzo,

nell'eterno che si ricongiunge

nel breve battito delle ciglia,

litighiamo per possedere qualcosa.

                              

 

 

IL RAGGIO VERDE

In particolari circostanze,

quando il sole scompare dietro l'orizzonte,

nel preciso momento in cui l'ultima luce diretta ci colpisce,

può da esso generarsi un raggio verde

che passando attraverso i nostri occhi,

ha la capacità di illuminare la nostra essenza,

permettendoci di dare uno sguardo

dentro di noi e

vedere chi siamo!

 

 

STRANO VAGARE NELLA NEBBIA

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l'altro,
Ognuno è solo.

Pieno di amici era per me il mondo,
Quando la mia vita era ancora luminosa;
Adesso, che la nebbia cala,
Nessuno si vede più.

In verità, nessuno è saggio
Se non conosce il buio,
Che piano ed inesorabilmente
Da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l'altro,
Ognuno è solo.

 

H. Hesse

 

 

AMBROSE BIERCE

Riso:  Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati.

È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.

 

 

 

OVIDIO

La Fama, che gode con le sue calunnie

a confondere vero e falso, e che dal nulla si dilata

per forza di menzogna

 

 
 

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