Der Steppenwolf

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EMILE CHARTIER

 

Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha.

Emile Chartier

 

 

 

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.


Emily Dickinson

 

 

FELICITà

Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.

H. Hesse

 

 

LAO TZE

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.

 

 

RIDERE

 

L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.

Henri Bergson

 

 

FëDOR DOSTOEVSKIJ

Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! - Guardate piuttosto come ride.

 

 

 

Messaggi del 25/10/2019

Madeline Miller - La canzone di Achille

Post n°231 pubblicato il 25 Ottobre 2019 da ixtlann
 

 

"Mio padre era un re, figlio di re."

 

Ho già detto che amo il modo di scrivere della Miller, studiosa di lettere classiche e insegnante di latino e greco, ha mantenuto una freschezza e una fantasia che le permettono di reinterpretare storie che tutti pensiamo di conoscere, eppure ci sorprendono, perché presentate in modo originale, nuovo, fresco, diverso, che ci fa scoprire aspetti alternativi senza per altro tradire la mitologia che le circonda!

 

"Il bordo affilato della mia invidia era come selce, a una scintilla di distanza dal fuoco."

 

E così che la guerra di Troia  ci viene raccontata da Patroclo, vista dai suoi occhi, narrata come la storia di Achille, suo compagno di giochi sin da ragazzo, poi amico e amante. Una storia di amore e di morte, temuta, annunciata, aspettata e quindi, forse, ancora più sofferta.

Una storia che benché ci parli e abbia come riferimento, sempre un amore, forte. passionale, tra due uomini che non si preoccupano di nascondere ciò che li, lega, non trascende mai, non è mai morboso, anche nelle scene più intime resta naturale, semplice, spontaneo!

 

"Era perfettamente immobile, aveva il tipo di calma che avevo sempre creduto inaccessibile agli umani, un modo di fermare ogni cosa a parte il respiro e il battito - come un cervo che cerca di cogliere il suono dell'arco del cacciatore. Mi ritrovai a trattenere il respiro."

 

Patroclo , giovane principe, pavido, ingenuo e succube di suoi coetanei, involontariamente provoca la morte di un altro bambino e non lo nega, viene così bandito dalla corte e dalla famiglia, privato di tutto, è esiliato e affidato a Peleo affinché lo cresca.

 

"«Achille è un'arma, un assassino. Non dimenticartelo. Puoi usare una spada come un bastone da passeggio, tuttavia ciò non cambia la sua natura.»"

 

Achille, principe di Ftia, figlio di Peleo e di Teti,  la più bella delle Nereidi e discendente di Oceano, brilla come una stella, in parte per il divino che è in lui, emana una luce che abbaglia e che intimorisce Patroclo, che schivo, lo evita perché non regge il confronto, ma Achille fra tanti ragazzi sceglie proprio lui come compagno, così nasce un'amicizia che si trasformerà in amore,  nell'amore di una vita, contro ogni tentativo di impedirlo e di ostacolarlo, contro lo stesso volere di Teti. Un amore che ha un limite già deciso, Achille morirà e Patroclo sa che non potrà sopravvivere alla morte del suo amato.

 

"«Lo so. Gli dei non permettono a nessuno di essere famoso e felice.» Inarcò un sopracciglio. «Ma voglio confidarti un segreto.» «Dimmi.» Adoravo quando faceva così. «Io sarò il primo.» Mi prese il palmo della mano e lo premette sul suo. «Giuralo.» «Perché io?» «Perché sei tu la ragione. Giuralo.» «Lo giuro» dissi, smarrito nel rossore delle sue guance, nella fiamma dei suoi occhi. «Lo giuro» fece eco lui."

 

È invece il pavido Patroclo, per amore di Achille e della sua fama, per non lasciare che il nome di Achille venga disonorato, che muore in sua vece, muore per amore e Achille non sa più che farsene della propria esistenza, una vita senza Patroclo non è vita non è degna di essere vissuta, così  insegue la morte che sa di aspettare, cerca Ettore e lo finisce, per avere accesso all'Ade,  per potersi ricongiungere all'amato!

 

"Non lo lascerò mai. Sarà così, per sempre, per tutto il tempo che lui me lo permetterà. Se avessi avuto le parole giuste, le avrei pronunciate. Ma non ce n'erano, nessuna sembrava abbastanza potente, capace di contenere una verità così immensa."

 

Certo tutti conoscono questa storia, eppure sembra di leggerla per la prima volta. La luce e la prospettiva da cui si osserva la scena sono nuove e interessanti e riscoprono fatti, rapporti, motivazioni, sentimenti che forse non avevamo notato, presi dalle urla della battaglia e accecati dall'odore del sangue, Elena, Paride, Ettore restano sullo sfondo, di una guerra che c'è, si sente ma non è mai la vera protagonista, mentre altre figure, come ad esempio la bella Briseide, Macaone e Podalirio, i medici dell'accampamento,  si uniscono a creare un mosaico di interazioni  e relazioni che creano un caleidoscopio di emozioni!

La prosa sempre avvincente forse a un leggero calo nella descrizione dei primi tafferugli tra le due fazioni, ma per il resto è sempre impagabile. Che dire, sicuramente da leggere e per gli amanti del genere, imperdibile!

 

 

"Una volta Chirone ci aveva detto che le nazioni sono la più sciocca invenzione dei mortali. «Non c'è uomo che valga più di un altro, e non importa da dove proviene.»"

 

 

 
 
 
 
 

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Un blog di: ixtlann
Data di creazione: 25/11/2013
 

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SENECA

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

 

 

 

BERTRAND RUSSEL

Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti

 

OSCAR WILDE

Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza

 

SE TU AVESSI DORMITO?,

Se tu avessi dormito?,

E se, nel sonno, tu avessi sognato?

E se, nel sogno,

tu fossi entrato nel paradiso

e lì avessi colto uno strano, bellissimo fiore?

E se, al risveglio,

ti ritrovassi quel fiore in mano?


Samuel Taylor Coleridge

 

 

IL MOMENTO

Se ne va, se ne va, se ne va!

Se n'è andato!

E col momento,

se n'è andata l'eternità!

            Juan Ramòn Jiménez

 

 

N.NUR-AD-DIN

 

Nasciamo senza portare nulla,

moriamo senza poter portare nulla,

ed in mezzo,

nell'eterno che si ricongiunge

nel breve battito delle ciglia,

litighiamo per possedere qualcosa.

                              

 

 

IL RAGGIO VERDE

In particolari circostanze,

quando il sole scompare dietro l'orizzonte,

nel preciso momento in cui l'ultima luce diretta ci colpisce,

può da esso generarsi un raggio verde

che passando attraverso i nostri occhi,

ha la capacità di illuminare la nostra essenza,

permettendoci di dare uno sguardo

dentro di noi e

vedere chi siamo!

 

 

STRANO VAGARE NELLA NEBBIA

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l'altro,
Ognuno è solo.

Pieno di amici era per me il mondo,
Quando la mia vita era ancora luminosa;
Adesso, che la nebbia cala,
Nessuno si vede più.

In verità, nessuno è saggio
Se non conosce il buio,
Che piano ed inesorabilmente
Da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l'altro,
Ognuno è solo.

 

H. Hesse

 

 

AMBROSE BIERCE

Riso:  Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati.

È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.

 

 

 

OVIDIO

La Fama, che gode con le sue calunnie

a confondere vero e falso, e che dal nulla si dilata

per forza di menzogna

 

 
 

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