Der Steppenwolf

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EMILE CHARTIER

 

Niente è più pericoloso di un'idea quando è l'unica che si ha.

Emile Chartier

 

 

 

Se io potrò impedire

Se io potrò impedire
a un cuore di spezzarsi
non avrò vissuto invano-
Se allevierò il dolore di una vita
o guarirò una pena-

o aiuterò un pettirosso caduto
a rientrare nel nido
non avrò vissuto invano.


Emily Dickinson

 

 

FELICITà

Felicità: finché dietro a lei corri
non sei maturo per essere felice,
pur se quanto è più caro tuo si dice.

Finché tu piangi un tuo bene perduto,
e hai mete, e inquieto t'agiti e pugnace,
tu non sai ancora che cos'è la pace.

Solo quando rinunci ad ogni cosa,
né più mete conosci né più brami,
né la felicità più a nome chiami,

allora al cuor non più l'onda affannosa
del tempo arriva, e l'anima tua posa.

H. Hesse

 

 

LAO TZE

Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua. E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.

 

 

RIDERE

 

L'unica cura contro la vanità è il riso, e l'unico difetto ridicolo è la vanità.

Henri Bergson

 

 

FëDOR DOSTOEVSKIJ

Se avete in animo di conoscere un uomo, allora non dovete far attenzione al modo in cui sta in silenzio, o parla, o piange; nemmeno se è animato da idee elevate. Nulla di tutto ciò! - Guardate piuttosto come ride.

 

 

 

Messaggi del 06/04/2020

Jennifer Egan - Il tempo è un bastardo

Post n°254 pubblicato il 06 Aprile 2020 da ixtlann

 

 

"Risentimento strutturale: La figlia adolescente di un maschio due volte divorziato sarà incapace di tollerare la presenza della sua nuova fidanzata, e farà tutto ciò che è nel suo limitato potere per distrarlo dalla presenza della suddetta fidanzata, utilizzando come arma principale la propria nascente sessualità. Affetto strutturale: Il figlio preadolescente (nonché preferito) di un maschio due volte divorziato accoglierà e accetterà la nuova fidanzata del padre poiché non ha ancora imparato a separare gli amori e i desideri del padre dai propri."

 

Non è facile descrivere questo libro, in cui ogni capitolo sembra una storia diversa, sembra di leggere una  serie di racconti eterogenei per ambientazione e stile, e collegati tra di loro dai personaggi che si ci vengono di volta in volta presentati e che seguiamo in un momento della loro vita, in cui per una ragione o per l'altra, spesso la musica o le droghe sono legati agli altri .  Al centro  di questo caleidoscopi c'è Bennie Salazar, ex musicista punk e ora discografico di successo, e il suo braccio destro Sasha, donna di polso ma dal passato turbolento. E intorno a loro ruotano le figure con cui è capitato che abbiano interagito o altri legati a loro volta a queste figure, con un filo conduttore,  che potrebbe essere il tempo, come suggerisce il titolo, il suo scorrere, le trasformazioni che induce, il suo scorrere, il crescere, l'invecchiare, il cambiare, a volte senza rendersene perfettamente conto e restando legati a quei momenti della vita in cui ci siamo sentiti al vertice di qualcosa.   

 

"Insoddisfazione strutturale: Tornare in un contesto che un tempo si giudicava soddisfacente, dopo aver sperimentato uno stile di vita più eccitante o lussuoso, e scoprire che non si è più in grado di tollerarlo."

 

Tutto questo fa si che si avvera un senso profondo di disagio, di rimpianto, un qualcosa che ci opprime, un peso fatto di ricordi, magari piacevoli,  ma che ci schiacciano, ci tolgono il fiato mentre ci emozionano confondendo presente passato. Forse si percepisce anche una critica allo star-system, alla società dell'apparire piuttosto che dell'essere, alla meravigliosa pericolosità delle droghe psichedeliche, che alterano il mondo nel quale viviamo  o ciò che di esso percepiamo.

 

"Ma le sorelle andavano per i trenta, stava dicendo ora a Bennie la sua produttrice esecutiva, Collette, e come liceali non erano più credibili, specie dal momento che una delle due aveva una figlia di nove anni."

 

Una narrazione insolita, un romanzo che non sembra esserlo, estremamente originale,  che a volte ricorre addirittura ai più moderni metodi della comunicazione virtuale, introducendo pagine e che sembra fogli/slide di una presentazione  Powerpoint, le abbreviazioni , tipiche della scrittura dei ragazzi che vediamo negli gli sms o nelle chat, con una prosa avvincente che cattura al di là di ciò che racconta, articolata anche se sembra semplice, che cambia e varia di profondità e ritmo con il cambiare dell'inquadratura e del montaggio!

 

"Alex chiuse gli occhi e ascoltò: la saracinesca di un negozio che scendeva. Il rauco abbaiare di un cane. Il fragore dei camion sui ponti. La notte vellutata nelle sue orecchie. E la pulsazione, sempre quella pulsazione, che forse in fin dei conti non era un'eco, ma il suono del tempo che passava. la ntte blu le stlle k nn vedi ql suono k nn va mai via"

 

Non so se sono riuscito a rendere l'idea, non è facile, descrivere questo libro, forse è più facile leggerlo, perché anche se è decisamente diverso da ciò che ci si aspetta da un romanzo, cioè che racconti una storia, è assolutamente più avvincente di tanti romanzi che la  storia la raccontano in modo canonico. Si, sicuramente  da leggere.  

 

"«E quindi», le disse, «secondo te non c'è nulla di intrinsecamente sbagliato nel fatto di credere in qualcosa, o sostenere di farlo, per soldi?» «"Intrinsecamente sbagliato"», ripeté lei. «Dio, ecco un perfetto esempio di morale fossilizzata. Devo ricordarmi di segnalarlo al mio ex docente di etica moderna, il professor Bastie; lui li colleziona. Senti», proseguì, drizzando la schiena e puntando su Alex gli occhi grigi piuttosto austeri (malgrado i guizzi amichevoli del viso), «se io credo in una cosa, ci credo. Chi sei tu per giudicare le mie motivazioni?» «Se le motivazioni sono economiche, non è crederci davvero. È una stronzata»."

 

 

 

 
 
 

Claude Izner - Il drago del Trocadéro: Un'indagine di Victor Legris, libraio investigatore

Post n°253 pubblicato il 06 Aprile 2020 da ixtlann

 

 

Il lavoro mi piace, mi affascina, potrei restare seduto a guardarlo per ore.

 

Claude Izner è uno pseudonimo dietro il quale si celano due sorelle, Liliane e Laurence Korb, libraie a parigi, ma anche tanto altro. Forse questo amore per i libri, le librerie e il lavoro di libraie le ha indotte a creare il loro personaggio Victor Legris, libraio investigatore, un 'altro investigatore! Se ne sentiva la mancanza.

Questa loro avventura è ambientata a Parigi, nell'estate del 1900 in occasione dell'Esposizione universale, che porta in città folla variegata e multietnica, composta da inventori,  scienziati, artisti, visitatori, curiosi, turisti, ma anche, logicamente ladri e approfittatori.

 

"Tu cedi alla procrastinazione, vecchio mio, ti abbrutisci!"

 

Il caldo insopportabile, la confusione, il chiasso, sono il giusto ambiente nel quale far svolgere questa storia che comincia con l'omicidio di un giapponese, Isamu Watanabe, che si è recato a Parigi per far visita a suo cugino  Ichirō, amico e inquilino dei nostri librai.

Mentre i due cugini stanno visitando le meraviglie dell'Esposizione, qualcuno fa scivolare un biglietto ni mano a Isamu, che ha appena il tempo di leggere l'enigmatico biglietto che una freccia lo colpisce in pieno cuore

 

"Safe and sound at home again

Let the water roar, Jack...

Don't forget your old shipmate...

AND REMEMBER MARY CELESTE"

 

Ha così inizio questa nuova avventura che vedrà coinvolti molti personaggi che ci vengono presentati di volta in volta e che in buona parte hanno preso alloggio al Palace Hotel, uno dei più prestigiosi alberghi del Trocadero, quartiere in cui si svolge l'Esposizione.

I morti uccisi da una misteriosa freccia continuano a succedersi, in un rocambolesco susseguirsi di inseguimenti, pedinamenti, falsi indizi e curiosità.

 

"Mescolati agli scippatori, ben decisi a riempirsi i borsellini, una serie di millepiedi formati da parasole, bombette, pagliette, cappellini fioriti procedevano lentamente in ogni direzione, saltando senza transizione dal Medioevo al regno di Luigi XIV."

 

I personaggi,  cosmopoliti, e che sembrano tutti sconosciuti l'uno all'altro, hanno qualcosa che li lega e il famoso biglietto è sicuramente l'indizio di partenza e la chiave di volta della ricerca nella quale Victor Legris e Joseph Pignot, i nostri investigatori della libreria antiquaria Elzévir, si lanceranno e che li porterà sulla scia di una nave fantasma, di misteriosi carichi, di contrabbando, di uccelli meravigliosi ed esotici.

Il romanzo potrebbe anche essere avvincente, e la prosa non è male, ma non riesce a coinvolgere, a prendere, forse la stessa storia se raccontata da qualcun altro avrebbe potuto essere davvero appassionante, ma c'è qualcosa che non va. I personaggi, in genere ben descritti a volte lasciano perplessi, come ad esempio i nostri protagonisti,

 

"Nei suoi anni d'indagini, Victor aveva acquisito la facoltà di localizzare qualsiasi individuo che gli stesse alle costole e di prevedere il minimo segno di una presenza sospetta."

 

eppure è costantemente seguito, anche da molto vicino, tanto da permettere a chi lom segue di ascoltare ciò che dice, ma non se ne accorge!! "Appostato a due metri di distanza, girato verso il pont des Arts, Tourette lo sentì spiegare"

Quindi, benché l'intreccio possa risultare avvincente, e nell'insieme la storia si dipani adeguatamente, dandoci indizi per far correre la nostra fantasia, alternandoli a fatti che danno colore e folklore al romanzo e lo rendono più completo, non mi sento di consigliarlo o di caldeggiarne la lettura, senza per altro poterne dire male. Non mi ha coinvolto, mi ha lasciato troppo spesso perplesso sulle scelte narrative, e io non sono ne un amante ne un esperto del genere che forse sarebbe stato più perplesso di me!


«Non serve una grande cultura per constatare che la storia della nostra specie è costellata di guerre, e che i trattati di pace sono ratificati da ipocriti che hanno un solo obiettivo: ricominciare i combattimenti per arricchirsi. Il commercio delle armi è un'attività lucrosa. I ricchi sono sempre più ricchi, a discapito dei poveri che vengono derubati. E il resto non sono che inutili chiacchiere. "Words, words, words", ha scritto Shakespeare.

 

 

 

 
 
 
 
 

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SENECA

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

 

 

 

BERTRAND RUSSEL

Temere l'amore è temere la vita, e chi teme la vita è già morto per tre quarti

 

OSCAR WILDE

Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza

 

SE TU AVESSI DORMITO?,

Se tu avessi dormito?,

E se, nel sonno, tu avessi sognato?

E se, nel sogno,

tu fossi entrato nel paradiso

e lì avessi colto uno strano, bellissimo fiore?

E se, al risveglio,

ti ritrovassi quel fiore in mano?


Samuel Taylor Coleridge

 

 

IL MOMENTO

Se ne va, se ne va, se ne va!

Se n'è andato!

E col momento,

se n'è andata l'eternità!

            Juan Ramòn Jiménez

 

 

N.NUR-AD-DIN

 

Nasciamo senza portare nulla,

moriamo senza poter portare nulla,

ed in mezzo,

nell'eterno che si ricongiunge

nel breve battito delle ciglia,

litighiamo per possedere qualcosa.

                              

 

 

IL RAGGIO VERDE

In particolari circostanze,

quando il sole scompare dietro l'orizzonte,

nel preciso momento in cui l'ultima luce diretta ci colpisce,

può da esso generarsi un raggio verde

che passando attraverso i nostri occhi,

ha la capacità di illuminare la nostra essenza,

permettendoci di dare uno sguardo

dentro di noi e

vedere chi siamo!

 

 

STRANO VAGARE NELLA NEBBIA

È strano vagare nella nebbia!
Solo è ogni cespuglio e pietra,
Nessun albero vede l'altro,
Ognuno è solo.

Pieno di amici era per me il mondo,
Quando la mia vita era ancora luminosa;
Adesso, che la nebbia cala,
Nessuno si vede più.

In verità, nessuno è saggio
Se non conosce il buio,
Che piano ed inesorabilmente
Da tutti lo separa.

Strano, vagare nella nebbia!
Vivere è essere soli.
Nessuno uomo conosce l'altro,
Ognuno è solo.

 

H. Hesse

 

 

AMBROSE BIERCE

Riso:  Convulsione interna che altera i lineamenti del viso ed è accompagnata da suoni inarticolati.

È infettivo e, seppure intermittente, incurabile.

 

 

 

OVIDIO

La Fama, che gode con le sue calunnie

a confondere vero e falso, e che dal nulla si dilata

per forza di menzogna

 

 
 

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