- Riconoscerei la tua voce tra mille, come ti chiami?
- Non posso dirtelo
- Ti chiamerò Aurora
- Perchè?
- Perchè mi svegli all'alba
- Sai..ho iniziato un libro
- Spero che parlerai di me nel tuo libro
- Dipende da te se accetterai un incontro, voglio conoscerti ne ho bisogno
- Prima ho detto di no, adesso...forse; posso chiederti una cosa? Spegni la luce, ho voglia di parlarti al buio, sei solo?
- Si, ma perchè non vieni da me, stanotte?
- l'ho fatto
- quando?
- Dopo mezzanotte mentre andavo a lavorare, ho bussato piano piano, non hai risposto e me ne sono andata
- Ma perchè non hai suonato il campanello?
- Non l'ho suonato perchè sono timida
- E io che stavo per crederti...
- Vuoi le prove? Abiti all'ultimo piano di un vecchio palazzo...
- Aurora devo conoscerti.
- e se ti deludo?
- Sarà un mio problema.
- Non sapresti riconoscermi, io si: sei di altezza media, viso scavato, aria tenebrosa, hai sempre l'aria preoccupata e muovi la testa come un uccello notturno; so tutto di te, hai un gran via vai di donne è scandaloso!
(da.."l'homme qui amait les femmes")
DEDICATO a chi cerca anche solo nelle parole uno spiraglio di consolazione, per far rinascere il sentimento intorpidito del sentirsi ancora desiderato, a chi basta anche solo una parola per innamorarsi.