NON PARLANO PIU' DELLA 'NDRANGHETA.
SE NE SONO DIMENTICATI O E' SERVITO SOLO PER ENTRARE NELLA STANZA DEI BOTTONI?
di Andrea Villa - consigliere comunale Lega Nord e Lista Civica per Desio
A distanza di 14 mesi dall’Operazione Infinito devo purtroppo rilevare che a Desio, a parte il colore dell’amministrazione comunale, non è cambiato niente e la presenza della malavita organizzata continua a farsi sentire.
La scorsa settimana il figlio di un boss della ‘ndrina desiana, arrestato lo scorso anno, è finito in manette con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Segno che nonostante il colpo sferrato ai danni della criminalità organizzata presente sul nostro territorio, occorre non abbassare la guardia e non illudersi che Desio si sia liberata da una presenza scomoda e ingombrante.
Proprio il traffico di droga è risaputo essere una delle maggiori fonti di entrate economiche nelle casse delle attività criminali.
Alla luce di questo e di tutte le parole spese nei mesi scorsi, ci chiediamo che fine abbiano fatto tutti i buoni propositi annunciati e i suggerimenti dati alla politica desiana da personaggi come il giudice Calabrò, intervenuto a Desio per un convegno.
Per mesi è stato detto che il problema principale da affrontare a Desio fosse quello relativo alle infiltrazioni malavitose. Oggi, i primi a stracciarsi le vesti davanti alle notizie che investivano la città sono i primi a non fare nulla per risolverlo. Non vorremmo che l’obiettivo vero fosse stato quello di guadagnare qualche poltrona, nascondendo tale bramosia dietro agli scudi della trasparenza e della legalità che oggi sono stati abbassati.
Cosa è stato fatto in questi mesi sul piano culturale e dell’informazione della città sul problema della ndrangheta a Desio? Cosa ha in mente di fare l’amministrazione?
Lancio una proposta: iniziamo con una campagna di sensibilizzazione contro l’utilizzo delle droghe, che oltre ad essere dannose per la salute di chi le assume sono anche fonte di finanziamento per le attività illecite gestite dalla criminalità organizzata.
L’anagrafe degli appalti pubblici e la tracciabilità dei passaggi di mano dei terreni perché non sono ancora state avviate?
La commissione comunale antimafia, ripetutamente richiesta dal PD quando era all’opposizione e annunciata anche dal sindaco Roberto Corti, dov’è? Ci aspettavamo che fosse costituita insieme alle altre, invece ad oggi non esiste nessuna sua traccia.
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