Sangue Nero

Laico o no?


Durante questi giorni di pausa forzata, impossibilitato dalla mancanza di connessione internet, mi sono concesso una pausa di riflessione, anche perchč spunti in merito non ne sono mancati. Mi riferisco pių precisamente alla faccenda di Benedetto XVI e alla sua mancata Lezio Magistralis per l'apertura dell'anno accademico all'universita di Roma. Fatto salvo il diritto di tutti di poter dissentire e di replicare, vorrei puntare il dito e richiamare l'attenzione su un'altra questione, per cosi dire, collegata alla faccenda. Come succede spesso in Italia, lo scontro si č spostato dal merito dell'intervento del Papa, ovvero dal testo della Lezio Magistralis, al merito dell'ingerenza del Vaticano sulla vita politica, laica, del'Italia e piu in generale, viste le ultime dichiarazioni di Zapatero, della vita politica di buona parte del mondo occidentale. Rileggevo in questi giorni il primo canto della Divina Commedia. Tra le tre fiere che Dante incontra all'inizio del suo viaggio, egli mette la lupa, la quale č considerata la peggiore e la piu pericolosa delle tre: "che dopo pasto ha piu fame che pria", ovvero, la cupidigia. La brama di ricchezza da parte dei politici/principi del tempo, la corruzione del clero, dei papi simoniaci e delle inopportune ingerenze "temporali" della chiesa. Egli propone la profezia del Veltro, ovvero, di una autoritā politica superiore che porti la pace sociale e che nel contempo impedisca al clero l'indebito esercizio di un potere terreno che invade la sfera dello stato. Senza per questo rinunciare alla spiritualitā che č propria di ogni essere umano, visto che il sommo poeta comunque non ha rinunciato, lasciandoci un capolavoro assoluto.Aggiungo ancora  che curiosamente molti dei politici che sono all'inferno, sono tutti, in una maniera o nell'altra, rei di aver tradito i loro ideali o sostenitori, di aver cambiato bandiera. Chissā Mastella dove lo avrebbe messo. Io, da credente che vā in chiesa quasi tutte le domeniche, sono sempre stato convinto della necessitā di uno stato laico. Mi fanno orrore i proclami ufficiali dell' Iran, che cominciano sempre allo stesso modo: " in nome di Allah..." e terminano : " per volere di Dio....". Sinceramente uno stato democratico non credo abbia bisogno di un qualcuno che interpreti la volontā di Dio e non penso nemmeno che la chiesa debba avere un partito di riferimento, vedi U.D.C. con il beneplacido della C.E.I.