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La destra, la sinistra e Star Trek – Fine (vedi msg. 3 e msg. 8)

Post n°22 pubblicato il 13 Marzo 2008 da unmuronelcuore
 

Io sono un fan di Star Trek. Non solo perché mi piace la fantascienza, ma perché trovo affascinante il modello di società futura che presenta, la possibile evoluzione della storia umana. Per chi lo ignora dirò brevemente che nel mondo di Star Trek l'umanità, dopo una Terza Guerra mondiale che ha fatto centinaia di milioni di morti, si rende finalmente conto che l'unico progresso possibile si basa sul ripudio delle divisioni causate da ideologie e religioni e sull'assunzione collettiva di responsabilità comuni; in altre parole sulla fondazione di una organizzazione sovranazionale che, ferma restando l'intangibilità di culture e tradizioni nazionali, regionali, locali, abbia il compito di governare il mondo intero. Insomma un'ONU realmente funzionante. Inoltre sulla Terra di Star Trek non si usa denaro: la realizzazione di “Imagine” di John Lennon.
Lo so, “fantastico” è l'aggettivo che descrive esattamente questa visione. Ma, come rispondeva Woody Allen a chi gli diceva “Credi di essere Dio?”, bisogna pur avere un modello a cui ispirarsi. Utopia?
Tutti gli uomini che – nel bene e nel male – hanno lasciato una traccia nella storia dell'umanità avevano una visione grandiosa, apparentemente impossibile. I grandi conquistatori, per esempio Alessandro Magno, Gengis Khan o Napoleone Bonaparte; i grandi leaders, come Gandhi, Martin Luther King e Nelson Mandela; Hitler – ne vogliamo parlare?
Sono gli obiettivi “alti” che conducono a grandi risultati. Un passo alla volta, certo, ma senza perdere di vista la meta.
In Star Trek non c'è destra e non c'è sinistra, che non significa affatto che non ci sia politica. In Star Trek non c'è ideologia, che non significa affatto che non ci siano idee.
In Star Trek c'è libertà, come è definita nella famosa citazione (“La libertà dell'individuo va limitata esattamente nella misura in cui può diventare una minaccia a quella degli altri”, John Stuart Mill). In Star Trek c'è responsabilità, nel senso di consapevolezza che le proprie azioni (tutte le proprie azioni) producono conseguenze di cui bisogna farsi carico. Soprattutto in Star Trek c'è rispetto, che è la base, il fondamento della convivenza umana.
Libertà, responsabilità e rispetto sono concetti largamente (credo) condivisi. Allora com'è che le cose non funzionano? Com'è che, signora mia, c'è tanta maleducazione in giro? Forse perché i maleducati sono sempre gli altri? Ma se ciascuno di noi pensa che la colpa sia degli altri, di chi è la colpa?
Proviamo a farci un esame di coscienza (me compreso, ovvio). Chissà che le cose non comincino a migliorare se, uno per uno, cominciamo a migliorare noi stessi. “Poco poco, piano piano”, direbbe Marzullo. Meglio che niente.

 
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