Il 25 Dicembre

Il compromesso, poco storico e tanto utile.


 Da quando le prime tesi sul compromesso storico avviato da Berlinguer e Moro cominciarono ad essere note a tutti,  il dibattito politico iniziò ad essere caratterizzato da profonde incertezze generando confusione non solo nelle stesse forze politiche, ma anche e a lungo fra gli opinionisti e nella carta stampata, quest'ultima molto aspra e critica. Un susseguirsi di pubblicazioni e trasmissioni televisive offuscano la mente di chi legge e soprattutto di chi ascolta, l'unica cosa che conta in questo paese è la moratoria per la vicenda Mediaset e tutto ciò che ruota intorno a lui! Una nutrita schiera di pendolari della politica, dirotta le opinioni politiche e sociali in base "all'aria che tira". Tutto voluto per animare dibattiti senza senso privi di significato, ma che alla fine daranno il risultato auspicato: il disorientamento dell'opinione pubblica!Dalla confusione generata, fra moderati e progressisti, c'è chi sa trarre il maggior profitto e anche Berlusconi che ha costruito un impero strumentalizzando e sfruttando le incertezze e le incapacità della sinistra, ancora stamani, rimodernando la sua tattica politica e la sua dialettica ha dichiarato, tramite i suoi "fedelissimi" che l'attuale governo non ha più le carte in regola per guidare il paese. Ricatti e minacce, così come suo costume, per impedire il regolare svolgimento della giustizia "indesiderata". E' questo un tangibile segno di forza, ogni formazione può essere utilizzata per andare avanti e consolidarne il potere! In termini semplici, il compromesso è storico quando due forze politiche opposte "stanno" insieme per la "comodità" del popolo! In breve, "trasformisti" per bisogno: occorre arginare qualsiasi altra pretesa e l'avanzata 5 Stelle ha le ore contate!Nella storia recente, non trascurando proprio nulla, dagli anni di piombo alla crisi  economica e istituzionale, il popolo italiano non si è fatto mancare nulla: ex comunisti, ex popolari, ex democristiani ed ex fascisti, hanno salutato la nascita della solidarietà nazionale, tutti insieme per gestire e trovare soluzioni che possano andar bene a tutti nella strana convinzione che l'unica cosa da salvaguardare sia la democrazia e la libertà di scelta.