Da dove arrivano le gigantesche (e misteriose) pietre che costituiscono il sito di Stonehenge? Per migliaia di anni la risposta è stata avvolta nel mistero e oggetto di dibattiti interminabili.
Ora, però, un gruppo di geologi inglesi ha scoperto che il primo circolo di pietre di Stonhenge fu realizzato 5.000 anni fa con massi che provenivano dal sud ovest del Galles, nei pressi di Pont Season, a centinaia di chilometri di distanza. È fino ad oggi il luogo di provenienza più preciso mai individuato per i megaliti magici di Amesbury
Fine del mistero. Questa scoperta chiuderà finalmente il dibattito tra gli appassionati del luogo: le pietre sono state estratte e trasportate dall'uomo (o dagli alieni) o sono arrivate nel Wiltshire trasportate da un ghiacciaio centinaia di migliaia di anni prima? Secondo Robert Ixer dell'università di Leicester e Richard Bevins del National Museum of Wales gli enormi megaliti furono trasportati per 250 chilometri, molto probabilmente con imbarcazioni. E questa tesi conferma le ipotesi secondo cui il tempio megalitico era qualcosa di più di un osservatorio astronomico. Era il ritrovo per occasioni solenni e magiche: riti propiziatori, offerte alle divinità, solstizi ed equinozi (come quello di stanotte, che al tempo erano considerati momenti sacri dell'anno). Se non fosse stato così importante, che senso avrebbe avuto trasportare le pietre così da lontano, quando nella zona c'erano pietre altrettanto utilizzabili e più comode da trasportare?
Questione di pietre. I due geologi hanno studiato la particolare conformazione delle pietre di Stonhenge confrontandole con alcuni siti minerari precisi: nel 99% dei campioni prelevati dai megaliti hanno trovato una perfetta corrispondenza con i rioliti presenti a Craig Rhos-y-felin, nella contra di Pembrokeshire.
Foto: Andrew Dunn