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Messaggi di Settembre 2011
Post n°921 pubblicato il 27 Settembre 2011 da diegobaratono
Comunico che anche quest'anno avrò l'onore d'essere ospite alla manifestazione organizzata dalla Repubblica di San Marino e dal dottor Roberto Pinotti, "11° Simposio Mondiale su Scienza, Tradizione e dimensioni del Sacro" in qualità d'oratore. Presenterò, ovviamente, il mio nuovo libro scritto insieme a Claudio Piani: "I segreti delle antiche carte geografiche. Simbologie mariane e cartografie per il Nuovo Mondo". Spero di potervi incontrare numerosi. Di seguito il programma delle due interessanti giornate.
Sabato 15 12° Simposio Mondiale sulle Origini Perdute della Civiltà e gli Anacronismi Storico-Archeologici sul tema: STORIA E ANACRONISMI ALIENI Con interventi di Massimo Barbetta, Mauro Biglino, Biagio Russo, Michele Manher, Michele Proclamato, Alfredo Benni, Clarbruno Vedruccio, Gianfranco Pecoraro, Roberto Pinotti Ore 21.00 – Proiezioni serali Domenica 16 11° Simposio Mondiale su Scienza, Tradizione e Dimensioni del Sacro Sul tema: LE TERRE DEGLI UNICORNI: GEOGRAFIA E ANTROPOLOGIA DEL MISTERO E DEL FANTASTICO Con interventi di David Donnini, Guido Ferrari, Emilio Spedicato, Ferdinando Catalano, Massimo Barbetta, Claudio Mazzucco, Patrizio Caini, Ilaria Cardelli, Diego Baratono, Maurizio Galafate Orlandi, Sergio Ciannella e Luigi Pruneti Entrambe le manifestazioni partiranno dalle 9.00 antimeridiane presso il Teatro Titano di San Marino Città in P.za S.Agata.
Post n°920 pubblicato il 23 Settembre 2011 da diegobaratono
Da:"LaStampa.it" News 23/09/2011 - il caso "I neutrini superveloci smentiscono Einstein" I neutrini sono particelle prive di carica elettrica e dotate di massa molto piccola (da 100 mila a 1 milione di volte meno degli elettroni) "Sembrano più rapidi della luce". Oggi l'annuncio del test italiano al Gran SassoVALENTINA ARCOVIO
I neutrini sono più veloci della luce, almeno secondo i dati dell’esperimento italiano «Opera», nel quale un fascio di neutrini viene lanciato dal Cern di Ginevra e raggiunge, dopo 730 km, i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.
Questa è la notizia che da giorni circolava nella comunità scientifica. Poi, ieri, Antonino Zichichi, rompendo a sorpresa il rigoroso embargo imposto alla comunità scientifica internazionale, ne ha dato conferma, anticipando lo scienziato che è il portavoce del team internazionale che ha effettuato l’osservazione. Si tratta di Antonio Ereditato, un cervello italiano che lavora all’Università di Berna. Il fisico ha ammesso che i neutrini, nel corso di 3 diverse misurazioni, sono arrivati sull’obiettivo con un anticipo di 60 nanosecondi rispetto a quanto avrebbero fatto, se avessero viaggiato alla velocità della luce.
L’Infn e il Cern, però, rispondono con un secco «no comment». Senza un «paper» ufficiale i due enti di ricerca optano per un prudente silenzio. I dati dovrebbero essere diffusi dal sito www.arxiv. org, ma, più importante, oggi è previsto un seminario al Cern di Ginevra, in cui gli scienziati autori della scoperta presenteranno i loro dati, confrontandosi con la comunità scientifica internazionale. La posta in gioco, infatti, è troppo alta per permettersi falsi passi: questa scoperta farebbe crollare uno dei pezzi più importanti della fisica attuale.
Lo stesso Albert Einstein verrebbe messo in discussione. Se i neutrini sono per davvero più veloci della luce, la teoria della Relatività speciale subirebbe un duro colpo. Nella concezione relativistica lo spazio ed il tempo formano un’unica entità, il «continuo spazio-tempo», con quattro dimensioni: tre dimensioni spaziali ed una temporale.Se gli scienziati dovessero confermare l’osservazione, questo «continuo» non esisterebbe, così come il «principio di casualità», e si aprirebbero scenari inediti.
Fino ad oggi si riteneva impossibile che i neutrini, particelle con una massa infinitesimale, potessero viaggiare più veloci dei fotoni, particelle senza massa che raggiungono una velocità di circa un miliardo di chilometri l’ora. Adesso - ci si chiede - tutta la fisica moderna è destinata a cambiare? E con questa anche il lavoro, presente e futuro, dei laboratori di ricerca di tutto il mondo?
Ora, comunque, la palla passa alla comunità scientifica che, con i dati alla mano, dovrà capire se confermare o smentire l’osservazione. E’ inevitabile che a questo esperimento, destinato a far discutere, dovrannoseguirne molti altri prima di arrivare a una risposta che si possa definire certa. «Siamo piuttosto sicuri dei nostri risultati - ha detto, laconico, Ereditato -. Ma abbiamo bisogno che altri colleghi li confermino».
Post n°919 pubblicato il 22 Settembre 2011 da diegobaratono
Il nuovo link che ho inserito, MATHEMATICA ITALIANA, è una raccolta di studi matematici che parte dal Rinascimento fino ai primi del '900. Assolutamente da consultare ...
Post n°918 pubblicato il 22 Settembre 2011 da diegobaratono
A settembre la scienza scende in piazza con la “notte dei ricercatori 2011″
Torna la Notte dei Ricercatori, venerdì 23 settembre 2011: l’iniziativa promossa e co-finanziata dal Settimo Programma Quadro dell’Unione Europea, nata per sensibilizzare il grande pubblico al tema della ricerca scientifica e alla figura del ricercatore. L’edizione 2011 ci aspetta per dimostrarci quanto la ricerca sia divertente, giovane e sempre viva, in una giornata ricca di eventi, esperimenti, conferenze, mostre e laboratori a contatto diretto con i ricercatori. Per far scoprire quello che solitamente accade in laboratorio, ma che diventa indispensabile per la qualità della vita. Di tutti. Le città piemontesi si stanno infatti preparando al meglio per offrire ai cittadini una serata all’insegna di esperimenti scientifici, giochi interattivi e spettacoli teatrali che si avvicenderanno a conferenze divulgative e a proiezioni di filmati multimediali: in programma più di 80 attività in tutto il Piemonte nelle primcipali province: Torino, Biella, Alessandria, Cuneo, Verbania, Vercelli e più di 300 tra ricercatori e dottorandi di università, centri di ricerca e altri enti. In questo video un assaggio di quello che è successo l’anno scorso in occasione della giornata insieme a giovani e ricercatori in Piazza Castello a Torino. La Notte dei Ricercatori è un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea fin dal 2005 e che coinvolge ogni anno centinaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i paesi europei. Quest’anno sono stati finanziati 52 progetti in 33 Paesi che coinvolgeranno 290 Città! All’edizione 2011 prendono parte il Piemonte e Valle d’Aosta – guidato dal Centro Agorà Scienza e composto da Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, CentroScienza Onlus e Creativa. L’Edizione 2011 prenderà il nome di “LINKeRS” ovvero “LINKs between Researchers and Society” che tradotto significa: Collegamenti tra ricercatori e la società
Post n°917 pubblicato il 09 Settembre 2011 da diegobaratono
Da: "Yahoo! Notizie.com"
La stella più brillante degli ultimi 30 anni: come e quando vederla
Si chiama “PTF11kly”, è una supernova e in realtà è nata 21 milioni di anni fa ma la luce è arrivata a noi solo ora Il Sussidiario.net – gio 1 set 2011 Nel nostro cielo è nata una supernova e ha il nome di “PTF11kly”. In realtà questa stella, nata dall’esplosione di nana bianca, cioè una stella grande quasi come il nostro Sole, è nata circa ventuno milioni di anni fa, ma la luce è arrivata fino alla Terra solo ora. È visibile in questi giorni, ecco come. (Per approfondire Clicca qui)
VENTUN MILIONI DI ANNI FA - La supernova è stata osservata da un gruppo di astronomi attraverso l’utilizzo di un sistema robotizzato per le osservazioni astronomiche, il “Palomar Transient Factory”, che si trova nell’osservatorio astronomico di Monte Palomar, in California. L’avvistamento è avvenuto nella galassia M 101, detta anche “girandola” per la perfetta forma a spirale che la contraddistingue, che si trova a circa 21 milioni di anni luce da noi verso la costellazione dell’Orsa Maggiore. Venuti a conoscenza della incredibile notizia, si sono attivati tutti gli altri grandi telescopi terrestri, come il Keck alle Hawaii o il Lick Observatory in California, o il telescopio spaziale Hubble, per poter documentare anche loro l’evento.
OCCHI AL CIELO - La supernova “PFT11kly” sarà visibile soprattutto verso l’inizio di settembre, quando il valore della magnitudine sarà compreso tra nove e dieci: in quel momento potremmo ammirare la supernova semplicemente con telescopio o addirittura con binocolo. Una supernova di tipo Ia, come la “PFT11kly”, è una tipologia di supernova che, come detto, nasce dall’esplosione di una nana bianca. Una nana bianca è ciò che resta di una stella che ha completato il suo ciclo vitale e al cui interno la fusione nucleare è già terminata. COME E DOVE VEDERE LA SUPERNOVA - La supernova raggiungerà il suo massimo splendore tra il 9 e il 12 settembre. Durante questo periodo, sarà possibile vederla attraverso i binocoli o dei piccoli telescopi, ma già l'8 settembre lo spettacolo sarà a disposizione di tutti. Il professor Mark Sullivan della Oxford University ha spiegato alla BBC che si potrà vedere la supernova subito dopo il tramonto. Per trovarla occorrerà guardare verso la costellazione dell’Orsa Maggiore, sopra le vostre teste. Fissate il manico del carro e tracciate una linea tra la seconda e la terza stella che lo compongono. Ciò che vedrete, sopra e a sinistra della linea, saranno dei filamenti di luce: si tratta della galassia di Pinwheel. La supernova, tra l’azzurrognolo e il bianco, è sul suo margine inferiore.
Per approfondire l'articolo va a IlSussidiario.net
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