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Messaggi di Dicembre 2011

 

Buon anno ...

Post n°946 pubblicato il 31 Dicembre 2011 da diegobaratono

1 000 000 di auguri a tutti per un sereno e felice anno nuovo ... buon 2012

 
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"I segreti delle antiche carte geografiche. Simbologie mariane e cartografie per il Nuovo Mondo"

Post n°945 pubblicato il 29 Dicembre 2011 da diegobaratono

Da:"La Voce dell'Accademia del Pizzocchero", n° 3, 2011

"I segreti delle carte.

I segreti delle antiche carte geografiche sono al centro dell'atteso libro di Claudio Piani e Diego Baratono, presentato quest'estate a Teglio nel salone San Luigi, messo a disposizione dalla parrocchia di S.Eufemia, per iniziativa della nostra Accademia e del Centro Tellino di Cultura. Gli autori seguono il filo rosso che lega tra loro località diverse come Saint-Dié des Vosges in Francia, Washington negli Stati Uniti e appunto Teglio, unite dalla presenza di una mappa simile a quella accolta a Palazzo Besta. Il libro indaga, attraverso una ricerca decennale che ha coinvolto storici ed istituzioni di varie nazionalità, sugli affascinanti enigmi contenuti nel ciclo affrescato della Sala della Creazione a Palazzo Besta e che a suo tempo hanno sollecitato l'attenzione di una trasmissione televisiva molto seguita come "Voyager". Gli autori si confrontano sui segreti e le simbologie che si nascondono nelle modalità di rappresentazione delle carte geografiche quali appunto il misterioso planisfero affrescato, unico in Europa, che i visitatori possono ammirare nel palazzo nobiliare alle porte di Teglio."

Professore Gianluigi Garbellini

Da:"La Voce dell'Accademia del Pizzocchero", n° 4, 2011

"I segreti delle antiche carte geografiche. Simbologie mariane e cartografie per il Nuovo Mondo.

In questo libro scritto con linguaggio da divulgatori, i ricercatori Claudio Piani e Diego Baratono indagano sui misteri delle antiche carte geografiche. E' un viaggio affascinante, tra storia ed ipotesi scientifiche, che fa tappa anche nella nostra Teglio (dove anni fa si tenne un interessante convegno in materia e il volume è stato presentato l'estate scorsa), a Palazzo Besta che conserva nella sua Sala della Creazione una delle diciassette mappe mondiali del XVI secolo esistenti in tutto il mondo. Un prezioso tesoro che rivela segreti interessanti, secondo gli studiosi. Infatti, costoro partono da uno studio della Madonna del Ghirlandaio (il cui manto steso è servito da ispirazione per il contorno delle mappe) e comparando diverse carte e globi "anomali" per la loro datazione, tra cui quello tellino, conducono un'innovativa riflessione sui primi viaggi da e per il nuovo continente, nel frattempo avanzando anche un'intrigante e mistica tesi sulle origini - sempre discusse - del nome America. Che non sarebbe derivato, come comunemente si crede, da quello di Amerigo Vespucci, ma rappresenterebbe un omaggio alla Madonna che tanta parte sembra avere in tutta la vicenda.

E Teglio? Il dipinto che adorna la bellissima "Sala della Creazione" conterrebbe degli indizi che confermerebbero l'ipotesi di una scoperta dell'America ben prima della data storica del 1492. Piani e Baratono sonstengono infatti che la data sul dipinto, unico esemplare affrescato della carta di Caspar Vopel, non sarebbe 1499 ma 1459. Considerato che la mappa raffigura con grande precisione sia l'America del Nord che quella del Sud (e vi compare persino come "Terra Australis" l'Antartide), è dunque probabile che nel 1492 l'America fosse stata scoperta da tempo. Si potrebbe dunque ipotizzare che Colombo nel suo storico viaggio sapesse bene dove stava andando. Non si spiegherebbe altrimenti la sicurezza con cui il genovese affrontò una navigazione per mari allora sconosciuti. Unendo con un filo rosso località lontane come Saint-Dié nei Vosgi, teglio e Washington negli USA, il libro di Piani e Baratono conduce il lettore in un viaggio intrigante tra simbologie e coincidenze, tracciando suggestive ipotesi che, se confermate, potrebbero cambiare la storia come la conosciamo da secoli."

Paolo Redaelli

 
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2012 la fine del Mondo: no, fra cinquemilioni di anni ...

Post n°944 pubblicato il 27 Dicembre 2011 da diegobaratono

Da:"yahoo.com"

Quando la Terrà evaporerà …

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Quando dobbiamo aspettarci la fine del mondo?E come sarà? Secondo gli scienziati è prevista tra cinque milioni di anni circa e sarà peggiore del più catastrofico film di fantascienza che si possa immaginare: la Terra verrà infatti vaporizzata dal calore del Sole che, alla fine della sua vita, evolverà in una Gigante Rossa.
L'inquietante teoria è stata confermata da un team di astronomi di Tolosa e Montreal che hanno scoperto due pianeti giganti grandi come Giove, sopravvissuti all'espolosione di calore della loro stella morente solo grazie alle loro dimensioni.

 

I due pianeti, KOI 55.01 e KOI 55.02, attualmente orbitano attorno a una nana rossa distante circa 4.000 anni luce da noi e sono stati scoperti quasi per caso grazie al telescopio spaziale Kepler.
«Quando il Sole si espanderà fino a diventare una gigante rossa ingloberà la Terra, che in un miliardo di anni circa.... evaporerà» spiega in un'intervista a Nature Elizabeth Green, scienziata dell'Arizona University. «Solo pianeti molto grandi come Giove o Saturno riescono a sopravvivere». Questi pianeti, a causa delle forze gravitazionali, mostrano alla loro stella sempre la stessa faccia così come fa la Luna con la Terra.
La parte esposta al Sole di Saturno è abbastanza calda da far sciogliere il piombo: le condizioni di un pianeta vicino a una stella cinque volte più calda sono facili da immaginare.

(Le 12 fini del mondo più spettacolari che si possano immaginare)

«Quando la stella morente si espande e ingloba il pianeta, ne strappa letteralmente via l'atmosfera e parte della componente liquida a causa dei grandi attriti che si creano. Ciò che resta è solo la parte solida» prosegue la scienziata.
Pochi giorni fa gli scienziati del team Kepler hanno scoperto il primo pianeta extrasolare veramente simile alla Terra anche se è troppo caldo per ospitare acqua allo stato liquido e quindi la vita.

Foto: NASA/Ames/JPL-Caltech

 
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Stonehenge senza più misteri?

Post n°943 pubblicato il 23 Dicembre 2011 da diegobaratono

Da:"yahoo.com"
Scoperta la misteriosa origine delle pietre di Stonhenge

Da dove arrivano le gigantesche (e misteriose) pietre che costituiscono il sito di Stonehenge? Per migliaia di anni la risposta è stata avvolta nel mistero e oggetto di dibattiti interminabili.
Ora, però, un gruppo di geologi inglesi ha scoperto che il primo circolo di pietre di Stonhenge fu realizzato 5.000 anni fa con massi che provenivano dal sud ovest del Galles, nei pressi di Pont Season, a centinaia di chilometri di distanza. È fino ad oggi il luogo di provenienza più preciso mai individuato per i megaliti magici di Amesbury 

 

Fine del mistero. Questa scoperta chiuderà finalmente il dibattito tra gli appassionati del luogo: le pietre sono state estratte e trasportate dall'uomo (o dagli alieni) o sono arrivate nel Wiltshire trasportate da un ghiacciaio centinaia di migliaia di anni prima? Secondo Robert Ixer dell'università di Leicester e Richard Bevins del National Museum of Wales gli enormi megaliti furono trasportati per 250 chilometri, molto probabilmente con imbarcazioni. E questa tesi conferma le ipotesi secondo cui il tempio megalitico era qualcosa di più di un osservatorio astronomico. Era il ritrovo per occasioni solenni e magiche: riti propiziatori, offerte alle divinità, solstizi ed equinozi (come quello di stanotte, che al tempo erano considerati momenti sacri dell'anno). Se non fosse stato così importante, che senso avrebbe avuto trasportare le pietre così da lontano, quando nella zona c'erano pietre altrettanto utilizzabili e più comode da trasportare?

Questione di pietre. I due geologi hanno studiato la particolare conformazione delle pietre di Stonhenge confrontandole con alcuni siti minerari precisi: nel 99% dei campioni prelevati dai megaliti hanno trovato una perfetta corrispondenza con i rioliti presenti a Craig Rhos-y-felin, nella contra di Pembrokeshire.

Foto: Andrew Dunn

 
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Buone feste ...

Post n°942 pubblicato il 20 Dicembre 2011 da diegobaratono

Auguro un felice e sereno Natale, ed uno straordinario anno nuovo. Buone feste a tutti ...  

 
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