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Messaggi del 21/02/2011

 

Originali ...

Post n°709 pubblicato il 21 Febbraio 2011 da diegobaratono

" ...Mi hanno imitato così bene che a volte sento gente copiare i miei sbagli ..."

                                                Jimi Hendrix

 
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Evoluzione ...

Post n°708 pubblicato il 21 Febbraio 2011 da diegobaratono

Da:"Antikitera.net"
Gli antropologi biologici s'interrogano sull'ascendenza umana

"Troppo semplice" e "non così in fretta" suggeriscono gli antropologi biologici della George Washington University e dell'Università di New York sulle origini dell'ascendenza umana. Nel prossimo numero della rivista Nature, gli antropologi s'interrogano sulle scoperte emergenti da diversi importanti fossili ritrovati nell'ultimo decennio, che potrebbero essere antenati dell'uomo. Invece, gli autori offrono una spiegazione più sfumata del posto dei fossili nell'albero della vita. Essi concludono che, invece di essere nostri antenati è più probabile che i fossili appartengano a lontani cugini estinti.

"Non fraintendetemi, questi sono tutti importanti reperti", ha detto il co-autore Bernard Wood, professore all'Università di origini umane e professore di anatomia dell'Evoluzione umana al GW e direttore del centro per gli studi avanzati di paleobiologia ominide. "Ma è semplicemente ingenuo presumere che qualunque fossile trovato in tale intervallo di tempo debba essere un antenato umano".

Il libro, "Il contesto evolutivo dei primi Hominidi, " riconsidera le relazioni evolutive di fossili denominati Orrorin, Sahelanthropus e Ardipithecus, databili da quattro a sette milioni di anni fa, che gli studiosi precedenti hanno sostenuto essere i primi antenati dell'uomo. Ardipithecus, comunemente noto come "ardi, " fu scoperto in Etiopia e risultava essere radicalmente diverso da quello che molti ricercatori avevano previsto per un antenato umano all'inizio. Tuttavia, gli scienziati che hanno fatto la scoperta erano irremovibili nel sostenere che fosse un antenato umano.

"Non stiamo dicendo che questi fossili non possano definitivamente essere primi antenati dell'uomo, " ha detto il co-autore Terry Harrison, un professore della NYU presso il dipartimento di antropologia e direttore del centro per lo studio delle Origini umane. "Ma il loro status era presunto piuttosto adeguatamente dimostrato, ed è possibile un certo numero d'interpretazioni alternative. Noi crediamo che sia più probabile che essi fossero scimmie fossili situate vicino all'ascendenza delle grandi scimmie viventi e degli esseri umani."

Gli autori sono scettici sull'interpretazione delle scoperte e invocano un approccio più sfumato per classificare i fossili. Wood e Harrison sostengono che è ingenuo pensare che tutti i fossili siano gli antenati di creature oggi viventi e notano anche che la morfologia condivisa o homoplasia " le stesse caratteristiche viste nella specie di ascendenza diversa " non erano prese in considerazione dagli scienziati che avevano trovato e descritto i fossili. Ad esempio, gli autori sostengono che, perché Ardipithecus possa essere considerato un antenato umano, uno deve assumere che tale homoplasia non esista nel nostro lignaggio, ma sia comune nel lignaggio più vicino al nostro. Gli autori suggeriscono un numero di potenziali interpretazioni di questi fossili e il fatto che l'essere un antenato umano non sia affatto la spiegazione più semplice o più parsimoniosa.

La Comunità scientifica a lungo ha concluso che la discendenza dell'uomo divergesse da quella dello scimpanzé tra sei e otto milioni di anni fa. È facile distinguere tra i fossili di uno scimpanzé moderno e un uomo moderno. Tuttavia, è più difficile distinguere tra le due specie quando si esaminano fossili che sono più vicini al loro antenato comune, come è il caso con Orrorin, Sahelanthropus e Ardipithecus.

Nel loro studio, Wood e Harrison mettono in guardia sul fatto che la storia ha dimostrato come l'acritico affidamento su alcune somiglianze tra scimmie fossili e l'uomo può portare a ipotesi errate sulle relazioni evolutive. Puntano al caso di Ramapithecus, una specie di scimmia fossile dall'Asia meridionale, che era considerato erroneamente come un primo antenato umano negli anni sessanta e settanta, ma poi fu riconosciuto come un parente stretto dell'orango.

Analogamente, Oreopithecus bambolii, una scimmia fossile dall'Italia, condivide molte somiglianze con i primi antenati umani, comprese le caratteristiche dello scheletro che suggeriscono che potesse essere stato ben adattato per camminare sulle due gambe. Tuttavia, gli autori osservano, abbastanza è noto della sua anatomia per mostrare che è una scimmia fossile che è solo lontanamente imparentata con gli esseri umani, e che ha acquisito molte funzionalità "come uomo" in modo parallelo.

Wood e Harrison evidenziano i canini piccoli di Ardipithecus e Sahelanthropus come forse la prova più convincente per sostenere il loro status come primi antenati dell'uomo. Tuttavia, la riduzione dei canini non era un'esclusiva del lignaggio umano perché è avvenuta in modo indipendente in diverse derivazioni di scimmie fossili (ad es., Oreopithecus, Ouranopithecus e Gigantopithecus), presumibilmente a causa di simili cambiamenti nel comportamento alimentare.

Fornito da New York University

 

 

 

 
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Post n°707 pubblicato il 21 Febbraio 2011 da diegobaratono

Da:"Antikitera.net"
20 Febbraio 2011 ARCHEOLOGIA
Jenna Krajeski The NewYorker
A colloquio con la Sfinge
Le porte dell'ufficio del Consiglio Supremo delle Antichità d'Egitto e di Zahi Hawass, Segretario Generale del Consiglio e poi Ministro per le Antichità, ora oggetto del pubblico ludibrio, ieri erano chiuse, nello sforzo di tenere lontani i contestatori. Gli impiegati disoccupati dell'archeologia egiziana gironzolavano per i corridoi esterni, chiedevano lavoro e la resa di Hawass. La calma della loro dimostrazione suscitava la domanda: la misura di sicurewwa era stata davvero necessaria, o non era un gesto teatrale voluto da Hawass?

Sin dal saccheggio del Museo Egizio del 28 gennaio, la storia ufficiale di Hawass è stata ambigua. Prima ha affermato che alcuni saccheggiatori dilettanti avevano rubato oggetti quasi privi di valore: "Grazie a Dio hanno pensato che il negozio fosse il Museo!" e che tutto andava bene. Hawass era designato come Ministro per le Antichità nel governo ad interim di Mubarak, e dichiarava che i contestatori dovevano ritornare a casa; la Sfinge, scriveva sul suo sito internet, era d'accordo con lui: "L'ho guardata negli occhi con attenzione, e mi è sembrato di vedere delle lacrime. La Sfinge è rattristata da quanto è accaduto; l'Egitto perderà miliardi e miliardi di dollari, e per l'Egitto il recupero di tale denaro richiederà almeno tre anni." Poi Mubarak si è dimesso, e Hawass ha rivelato che mancavano ancora otto pezzi dal museo, tra cui una statua di Akhenaten e due di Tutankhamun. Si stavano recuperando pezzi in frantumi dalla zona circostante il museo.

Giovedì scorso ho parlato con Hawass, che proclamava che era stata recuperata la statua di Akhenaten fuori d'un albero della periferia. (La cosa era evidente, ed egli indicava un assistente che appariva in una grande foto a colori della statua.) I saccheggiatori, egli affermava, cercavano oro, ma avevano trovato solo statue dipinte d'oro, e le avevano buttate via, senza comprenderne l'enorme valore; un pezzo, egli diceva, era stato trovato in un cassonetto della spazzatura in Piazza Tahrir. Riferiva che la gente era rimasta stupita per l' "idiozia" dei saccheggiatori.

Hawass corteggia la stampa, presenta se stesso come un facile bersaglio-un'oca dalle uova d'oro sotto il fuoco di fila dei media-e poi sbeffeggia i giornalisti per le critiche che gli rivolgono. (Ian Parker ha scritto un Profilo di Hawass per The New Yorker.) E' pieno di egomania e di élitismo, per non parlare della sua sbrigativa volgarità. ("Madame, cerchi di usare la testa!" mi ha detto, quando io gli chiesi se qualcuno dei "duemila piccoli Zahi Hawasses, " come lui li chiamava, che aveva personalmente educato, non si trovasse tra i contestatori). E' stato accusato di aver privilegiato la propria nomea rispetto alla qualità degli scavi. Le proteste di questa settimana includevano anche la domanda della fine della corruzione nell'ufficio delle antiquità. E Hawass non è per nulla disposto a trattare. Tuttavia ha una parziale difesa. Garry Shaw, un egittologo che ha lavorato con Hawass dal 2008 al 2010, mi ha scritto in una e-mail, "Non mi sorprende che le affermazioni iniziali siano state in seguito aggiornate e corrette.... Se un piano intero del British Museum fosse stato saccheggiato, dubito che sarebbero stati capaci di compiere un bilancio accurato dei danni nel corso delle prime 24 ore. L'altra opzione sarebbe stata quella di non dire semplicemente nulla sino a che l'accertamento non fosse stato compiuto. Allora la gente avrebbe accusato Hawass di nascondere informazioni." Shaw aggiungeva, "Se effettivamente avessero avuto complici nel museo, non vedo perché avrebbero dovuto rischiare di entrare dal soffitto."

Salima Ikram, professoressa di Egittologia all'Università Americana del Cairo, mi ha detto che i saccheggiatori del secondo piano del museo sembravano "opportunisti che pensavano più a rompere gli oggetti, e ad impadronirsi di quelli che sembravano essere d'oro, " senza nessuna apparente conoscenza del loro valore reale. Lei pensa che non potessero essere interni del museo.

Tuttavia è difficile immaginare chiunque altro, che non sia Hawass, capace di accusare la direttrice del museo di pigrizia e al tempo stesso di esaltare il proprio eroismo-"Ero al museo mentre lei stava dormendo in Germania." Non sembra la giusta reazione di un personaggio pubblico al furto. Nel British Museum non sarebbero capaci di esprimersi con una tale combinazione tra la atteggiamento paterno e il culto della personalità, per convincere il pubblico delle proprie ragioni, come invece fa Hawass. "Voi tutti mi conoscete, se accade qualcosa io rimetterò tutto a posto, " ha scritto il 4 febbraio. "Vi dico ancora, e ancora e ancora che i monumenti dell'Egitto sono al sicuro." E ora, per sua stessa ammissione, statue di Tutankhamun sono ancora mancanti.

So che I giornalisti egiziani usavano dire che Hawass era il secondo uomo più potente dell'Egitto, dopo Mubarak. Benché non fosse che un complimento, un tale confronto ora può essere imbarazzante per il Ministro messo in discussione. E' difficile immaginare una figura come Hawass, tanto in prima linea per la sua notorietà, che sopravvive ad una rivoluzione. Ma tanto Shaw che Ikram pensano che egli abbia operato abbastanza bene per l'Egitto. Secondo Shaw, "La sua eredità consiste in un buon numero di musei, in operatori meglio educati, regolamenti più precisi per proteggere i siti, servizi turistici più moderni, e, grazie alla sua opera mediatica, molti che potevano non essere interessati prima sono diventati attratti dall'archeologia egiziana." Oppure, come Hawass stesso ha detto ieri, dopo aver gridato con forza che poteva guadagnare di più facendo conferenze che non in un Ministero al Cairo, se fosse stato costretto all'abbandono, "ma l'Egitto perderebbe e il mondo perderebbe."

"Mi dispiace dirlo, ma la gente mi ama, " ha detto Hawass. Non è necessario aggiungere che i contestatori di fuori non contavano.

Illustrazione: Floc'h.

 

 
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Era ora ...

Post n°706 pubblicato il 21 Febbraio 2011 da diegobaratono

Da:"CNN.com"

Japan suspends annual whale hunt

By Junko Ogura, CNN
February 16, 2011 -- Updated 1430 GMT (2230 HKT)
A file image from the Sea Shepherd Conservation Society shows activists tailing a Japanese whaling vessel _n Jan. 1, 2011.
A file image from the Sea Shepherd Conservation Society shows activists tailing a Japanese whaling vessel on Jan. 1, 2011.
STORY HIGHLIGHTS
  • Japan suspends its annual whale hunt after anti-whaling group chases its ship
  • The Sea Shepherd Conservation Society regularly dogs Japanese whaling vessels
  • The group aims to lower the number of whales harvested

(CNN) -- Japan has suspended its annual Antarctic whale hunt because an anti-whaling group is tailing its ship, a government official said Wednesday.

Hirosh Kawamura, an official at the Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries, said the hunt has been "temporarily suspended" since February 10 due to the actions of the Sea Shepherd Conservation Society.

"We have experienced the dangerous attacks from them, it might take the life of crews," he said. "Considering the safety as the first priority, we decided to halt the whaling temporarily."

Sea Shepherd regularly dogs Japanese whaling vessels during their hunts to make their task more difficult and to lower the number of whales harvested.

2010: Effort to fight whale harpooning

Japan annually hunts whales in the Antarctic, despite a worldwide moratorium on whaling, under the loophole that a country may legally do so if its purpose is scientific research.

Sea Shepherd has said the science argument is a sham, noting that the whale meat is sold in Japan and served in restaurants.

 
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Shuttle, nuovo lancio ...

Post n°705 pubblicato il 21 Febbraio 2011 da diegobaratono

Da:"Reuters.com"

NASA readies for next week's space shuttle launch

Credit: Reuters/Scott Audette

CAPE CANAVERAL, Florida | Fri Feb 18, 2011 7:41pm EST

CAPE CANAVERAL, Florida (Reuters) - NASA will launch the first of three final space shuttle missions next week, sending the shuttle Discovery on its last flight on a long-delayed cargo run to the International Space Station, officials said Friday.

Liftoff of the Discovery, NASA's senior spaceship, is targeted for Thursday at 4:50 p.m. (2150 GMT) from the Kennedy Space Center.

Problems with the ship's fuel tank have kept the mission on hold since November. An unrelated hydrogen leak forced NASA to cancel a launch attempt on November 5.

Technicians then discovered a crack in the insulating foam that covers the shuttle's fuel tank, a potentially serious safety issue.

"The teams have done a great job. I think we're ready to go next week," Bill Gerstenmaier, NASA's associate administrator for space operations, told reporters.

In 2003, space shuttle Columbia was damaged by a piece of foam insulation that fell off the tank and hit the ship's wing during liftoff. The shuttle broke apart as it flew through the atmosphere for landing 16 days later, killing all seven crewmembers aboard.

The crack in Discovery's insulation proved more than skin deep. Engineers discovered cracking in underlying support beams that provide structure between the tank's liquid hydrogen and liquid oxygen compartments.

NASA worked on the problem for two months before determining that a slight defect in the batch of aluminum-lithium used to manufacture the tank's beams was the root cause. Technicians repaired the cracks and reinforced the beams.

The shuttle will be carrying an Italian-made storage room that will be added to the $100 billion space station, a project of 16 nations nearing completion after 12 years of construction.

The shuttle also will deliver food, science equipment and supplies for the six crewmembers aboard the station and a prototype humanoid robot.

Two spacewalks are planned during Discovery's weeklong stay at the station.

The 30-year-old shuttle program is ending due to high operating costs and to free up funds to develop rockets and spaceships that can fly beyond the station's 220-mile-high (355-km) orbit.

The Obama administration wants to spur private companies to get into the space taxi business, freeing NASA to focus on deep space exploration and new technology development.

(Editing by Kevin Gray and Peter Cooney)

 
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