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Messaggi del 30/03/2011
Post n°788 pubblicato il 30 Marzo 2011 da diegobaratono
Da:"rosacroceoggi.org" A scuola di esorcismo Nascono i nuovi «acchiappa-demoni» Preghiere di liberazione dal diavolo e antichi riti insegnati dai principali teologi della Curia. Gli aspiranti «Devilbusters», acchiappa-demoni con il timbro del Vaticano, sono arrivati da tutto il mondo per conseguire l’attestato da esorcista. All’ateneo pontificio «Regina Apostolorum», il vicario papale Angelo Comastri ha inaugurato ieri il primo corso d’esorcismo aperto anche ai laici, comprese le donne. Ad illustrare come combattere il maligno saranno i massimi esperti mondiali di possessioni diaboliche sotto il profilo antropologico, scientifico, spirituale e religioso. Sono 120 i futuri esorcisti iscritti all’università del Papa (sacerdoti, suore ma anche medici, psichiatri, operatori di comunità e catechisti) che per cinque mesi assisteranno alle lezioni, trasmesse in videoconferenza anche a Milano, Bologna, Perugia, Caserta. In apertura del corso la Santa Sede ha lanciato l’allarme occultismo e satanismo: «Per far fronte alle richieste di aiuto servono più esorcisti». Ai corsisti verranno svelati i «segreti del mestiere», come «parlare o comprendere lingue ignote, rivelare cose occulte e lontane, mostrare forze superiori per condizione ed età». Questi, infatti, sono i segni di possessione diabolica individuati dal nuovo rituale per l’esorcismo della Chiesa cattolica. Vengono spiegati, inoltre, gli «inganni del demonio in cui l’esorcista non deve cadere». Succede, spiegano i docenti vaticani di esorcismo, di «non avere nessuna reazione per lungo tempo». Dopo una manifestazione diabolica «i demoni fingono una liberazione, convincono il posseduto che si tratta di una malattia mentale, rivelano l’esistenza di un maleficio e la maniera di toglierlo, permettono di assumere l’eucaristia per fingere una liberazione». Comunque solo un caso su 10 di presunta presenza del demonio è autentica possessione. In crescita, invece, i fenomeni di satanismo, anche legati a sette organizzate di adoratori del maligno, che in Italia sono un cinquantina.
«Decine di bimbi fanno cose terribili. A sei anni hanno la forza di un adulto»
CITTA’ DEL VATICANO
«E’ stato terribile, era come se quel ragazzo si fosse trasformato, non era più lui, il diavolo aveva preso il controllo della sua vita». Padre Bernardo Mauri, religioso sacramentino della parrocchia romana dei Santi Martiri Canadesi, ha deciso di iscriversi al corso di esorcismo perché è convinto di aver visto il demonio all’opera dieci anni fa e non sa darsi pace per non essere riuscito a combatterlo. «E’ un esperienza che mi ha sconvolto, non potrò mai superare il senso di angoscia che mi ha lasciato dentro», sospira. L’incontro di padre Bernardo con la possessione diabolica avviene in una chiesa di Milano. «Lavoravo con i giovani e di alcuni seguivo personalmente i gravi problemi di disagio nella famiglia o nella scuola - spiega - un giorno un ragazzo mi viene a dire che la sua vita sta andando a rotoli e mi descrive minuziosamente una serie di eventi tragici che lo riguardano. Sente di essere vittima di un maleficio, del malocchio». All’inizio il sacerdote cerca di rassicurarlo ed è convinto che si tratti di un fenomeno di autosuggestione. «Poi, però, inizio ad accorgermi dell’effettiva gravità della situazione- ricorda padre Mauri - con la famiglia recitiamo in parrocchia una serie di preghiere di purificazione. Nulla da fare». A quel punto si decide di recitare il rosario davanti a lui. «Quel ragazzo, che da sempre era una persona devotissima, reagì come una belva colpita da un ferro incandescente - rievoca il religioso - le nostre invocazioni di fede scatenarono gesti violenti e bestemmie. Nella stanza eravamo in sei ma non riuscivamo a trattenerlo e ad impedire che ci si scagliasse contro come una furia». Da allora non è trascorso giorno senza che l’immagine della possessione diabolica non lo turbasse. «E’ per questo che appena ho saputo del corso di esorcismo, sono venuto ad iscrivermi - puntualizza padre Mauri - sento di dover portare aiuto a chi finisce nelle mani del demonio. Non voglio più provare il senso di impotenza, paura, frustrazione di chi non può rispondere alla sfida del maligno».
Post n°787 pubblicato il 30 Marzo 2011 da diegobaratono
Da:"LaStampa.it" Ritrovata Bibbia di Re Giacomo: è del 1611 Un esemplare rarissimo, risalente a circa 400 anni fa: è la Sacra Bibbia trovata in una piccola chiesa in Inghilterra, copia originale della versione del testo sacro del Re Giacomo, scritta nel 1611. Ne sono rimaste solamente 200 copie. Gli esperti sono in grado di indicare la data esatta a causa degli errori di stampa che si possono trovare solamente nelle copie della Bibbia dei primi anni. E per alcuni storici britannici questa edizione è la più importante mai stampata perchè ha poi influenzato la letteratura inglese negli anni successivi. Commissionata dal re Giacomo I, rappresenta infatti la versione ufficiale e autorizzata della Chiesa anglicana.
Post n°786 pubblicato il 30 Marzo 2011 da diegobaratono
Da:"Antikitera.net" 30 Marzo 2011 SCIENZA Francesco Tortora antikitera.net Energie alternative: creata la "foglia" artificiale. "Riscalda da sola una casa" L'energia prodotta è ben 10 volte superiore a quella della fotosintesi naturale. Sviluppata dagli scienziati del Mit potrebbe rivoluzionare il settore soprattutto nei Paesi in via di sviluppo MILANO - Una foglia artificiale che riscalda un intero appartamento. Alcuni studiosi l'hanno già definita "il Santo Graal della scienza" e affermano che grazie al suo ulteriore sviluppo ogni casa del futuro potrebbe riuscire a produrre autonomamente l'energia elettrica di cui ha bisogno. Questa cella solare, sviluppata da un gruppo di ricerca del Massachusetts Institute of Technology (Mit) guidato dal professor Daniel Nocera e presentata al 241esimo meeting nazionale dell'American Chemical Society ad Anaheim, in California, è grande più o meno quanto una carta da poker e riproduce il processo di fotosintesi clorofilliana delle piante trasformando la luce del sole e l'acqua in energia. Ma con una sostanziale differenza: l'energia prodotta dalla foglia artificiale è 10 volte superiore a quella creata dalla fotosintesi naturale. PAESI IN VIA DI SVILUPPO - Come racconta il tabloid britannico Daily Mail non è la prima volta che degli scienziati portano a termine un'invenzione del genere. Circa dieci anni fa John Turner, ricercatore del "U.S. National Renewable Energy Laboratory" di Boulder, in Colorado, aveva creato il primo prototipo di foglia artificiale, ma il suo costo era troppo elevato e l'energia prodotta era scarsa. La cella del Mit invece risulta davvero singolare: piazzata in un recipiente pieno d'acqua ed esposto al sole essa impiega dei materiali relativamente a buon mercato come catalizzatori fatti di nichel e di cobalto che sono in grado di accelerare le reazioni chimiche e di dividere l'acqua nei suoi due componenti principali, idrogeno e ossigeno. Una volta separati, i due elementi vengono inviati in una cella a combustibile e utilizzati per creare energia elettrica. Gli studiosi stimano che oggi con meno di 4 litri d'acqua la foglia artificiale riesca a produrre l'elettricità necessaria per riscaldare una casa in un paese in via di sviluppo. Nei test portati avanti dagli scienziati del Mit la foglia artificiale ha dimostrato di poter funzionare continuamente per almeno 45 ore senza alcun calo di attività. COMMERCIALIZZAZIONE - L'invenzione è pronta per essere commercializzata. Il gigante automobilistico indiano Tata ha già sottoscritto un accordo con i ricercatori del Mit per costruire nei prossimi 18 mesi una piccola centrale elettrica, grande quanto una cella frigorifera. Per adesso lo sguardo è rivolto principalmente ai paesi in Africa e in Asia, ma ulteriori sviluppi di questa tecnologia la potrebbero rendere efficiente anche in Occidente: "Il nostro scopo è quello di fare in modo che ogni casa abbia la propria centrale elettrica - spiega al sito web Wired Daniel Nocera, professore di chimica al Mit - Si possono immaginare interi villaggi in India e in Africa che riescono a produrre tutta l'energia di cui hanno bisogno utilizzando questa nuova tecnologia".
Post n°785 pubblicato il 30 Marzo 2011 da diegobaratono
Post n°784 pubblicato il 30 Marzo 2011 da diegobaratono
Da:"Reuters.com" China leads challenge to "scientific superpowers" LONDON | LONDON (Reuters) - China and other emerging nations such as Brazil and India are becoming leaders in science to rival traditional "scientific superpowers" like the United States, Europe and Japan, a top British academy said on Monday. A report by the Royal Society science academy also found some rapidly emerging scientific nations not usually associated with a strong science base, including Iran, Tunisia and Turkey. The report, entitled Knowledge, Networks and Nations: Global scientific collaboration in the 21st century, stressed the growing importance of international cooperation in the conduct and impact of science, and its ability to tackle global problems like energy security, climate change and loss of biodiversity. "The landscape of science is changing. Science is increasing and new players are fast appearing," Chris Llewellyn Smith, chair of the advisory group for the study, told a briefing. "Beyond the emergence of China, we see the rise of Southeast Asian, Middle Eastern, North African and other nations." Llewellyn Smith said in the five years from 2002 to 2007, global spending on research and development (R&D) had risen by almost 45 percent -- broadly in line with rising economic growth -- but in developing countries it had risen by 100 percent. "The increase in the developing world is mainly driven by China," he said. "But there are also others there." He said the growth in scientific research and collaboration should help the world find solutions to global challenges, and added: "No historically dominant nation can afford to rest on its laurels if it wants to retain the competitive economic advantage that being a scientific leader brings." SURPRISES The publication data analyzed by the report showed changes in the share of the world's authorship of scientific research papers between the periods 1993-2003 and 2004-2008. Although the United States still leads the world, its share of global authorship has fallen to 21 percent from 26 percent and its closest rival is now China, which has risen from sixth to second place with a share of authorship rising to 10.2 percent from 4.4 percent. Britain is stable in the rankings at third place, although its share is down slightly at 6.5 percent from 7.1 percent. Among big surprises in the report's findings were a handful of countries whose scientific credentials have come almost from nowhere to feature far more prominently in world science. Iran is the fastest growing country in terms of numbers of scientific publications in the world, growing from just 736 papers in 1996 to 13,238 in 2008. The Iranian government has committed to a "comprehensive plan for science" including boosting R&D investment to 4 percent of GDP by 2030, compared with just 0.59 percent of gross domestic product (GDP) in 2006. Turkey has also dramatically improved its scientific performance, at a rate to almost rival China, with R&D spending increasing nearly sixfold between 1995 and 2007.
During that time the number of researchers increased by 43 percent, the report found, and four times as many papers with Turkish authors were published in 2008 as in 1996. It also highlighted Tunisia, which has raised the percentage of its GDP spent on R&D to 1.25 percent in 2009 from 0.03 percent in 1996, at the same time as restructuring national R&D to create 624 research units and 139 research laboratories. (Editing by Mark Heinrich)
Post n°783 pubblicato il 30 Marzo 2011 da diegobaratono
Da:"ANSA.it" Ricerca: Rubbia, servono finanziamenti Nobel, strutture universitarie sane devono bessere sostenute 29 marzo, 20:10
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